La porta chiusa a chiave di quella casa non bastava a fermarmi, non so come, non so con quali forze, ma mi arrampicai fin sul tetto ed entrai dalla finistra in quella che doveva essere la cameretta di un ragazzo.
I poster di Bob Marley sulla parete azzurra, i Queen su quella bianca.
Almeno aveva buoni gusti in fatto di musica.
Iniziai a cercare qualche oggetto utile nella stanza.
Affianco al letto c'era uno zaino da scuola, non era molto capiente ma meglio di niente.
Liberai la cartella dai libri scolastici e continuai a cercare.
Sulla scrivania una calcolatrice spenta, una matita e un quaderno di matematica.
Misi la matita e il quaderno dentro lo zaino dove, precedentemente, avevo infilato una fionda.
Preparai il coltello ed aprii delicatamente la porta che si affacciava sul corridoio.
Nel corridoio c'erano tre porte chiuse, contando anche la cameretta da dove ero uscito.
La casa era sicuramente vuota, non si sentivano passi, e nemmeno vaganti far rumori strani con le mascelle: silenzio.
Aprii delicatamente la porta sulla mia sinistra.
Il bagno, fortunatamente vuoto.
Iniziai a frugare.
Trousse, trousse rosa, trousse viola e altre trousse: perfetto! Cercherò di farmi bello prima di morire, si sa, quando si muore e si diventa zombie l'aspetto è la prima cosa che conta.
Comunque ne approfittai e mi lavai il viso.
Mi levai il sangue di dosso e mi guardai allo specchio.
''Anche da spettinato sei figo, Harry” si vantava la vocina dentro di me.
Guardai dietro lo specchio: bustine per il mal di testa, creme per ferite, disinfettante e bende.
Misi tutto nello zaino che portavo fiero di me sulle spalle ed uscii dal bagno.
Spalancai l'altra porta ma due zombie che erano all'interno mi vennero addosso.
Chiusi la porta lasciandoli lì dentro.
-Ma non fiatavano, cazzo.-
Al piano di sotto tutto era stabile, dopo un giro di ispezione notai che c'era una porta che portava in cantina, ci sarei andato dopo.
Mi precipitai senza indugi in cucina a cercare del cibo.
A mia sorpresa trovai del cibo in scatola, cioccolato e tre bottiglie di acqua.
Bevvi e mangiai e me ne andai in salotto.
Nulla.
Scesi le scale che portavano alla cantina, totalmente buia.
Se ci fosse stato un vagante sarei stato morto.
Provai a tastare la superficie di un piano da lavoro e miracolosamente trovai un pacco di fiammiferi.
Ne accesi uno, mi guardai in giro, non c'era nessuno.
Ne accesi un altro.
Trovai una candela che accesi subito.
Con la cera che mi bruciava le mani quando sciogliendosi scivolava lungo la candela, cercavo del materiale che potesse essere utile.
Quella doveva essere la mia giornata fortunata visto che trovai una mappa degli Stati Uniti e una torcia carica.
Andai al piano di sopra, entrai nella cameretta del ragazzino e spostai la scrivania davanti alla porta, in modo che nessuno potesse aprirla, e mi misi a riposare sul letto.

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Welcome to the new age
FanfictionHarry Styles, 33 anni, uno dei cantanti più influenti del secolo viene sparato davanti ai suoi fan da uno sconosciuto con dei strani capelli. Chi sarà? Perché lo avrà fatto? E, sopratutto cosa succederà al suo risveglio? Appena sveglio Harry si acco...