19. A-Alpha!

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Bakugo se ne stava li con una bottiglietta d'acqua in mano e guardava la scena con occhi minacciosi e contemporaneamente lussuriosi. Sentiva il sangue delle vene pulsare per l'incazzatura nel vedere il suo Omega in mezzo a persone che non erano lui nel momento del suo calore.

Sentendolo pronunciare il suo nome e guaire per il dolore l'aveva portato ad avvicinarsi molto lentamente, senza mai staccare gli occhi dalla sua figura.

Nessuno osava muovere un muscolo, i feromoni dell'Alpha, nonostante fossero all'aperto, stavano innervosendo tutti.

"A-Alpha.. Alpha!" lo richiamò nuovamente il verdino togliendosi la giacca e portando il sedere in alto.

Il corpo ricoperto di sudore aveva fatto attaccare la camicia bianca alla sua pelle, mettendo in risalto le sue curve.

Katsuki mostrò i denti e ringhiò profondamente facendolo gemere vergognosamente e lo vide esporre il collo in segno di sottomissione mentre si strusciava ad un cuscino.

I ragazzi erano immobili e non sapevano come fare per andarsene; se avessero fatto anche un passo falso, Bakugo li avrebbe attaccati senza esitazione, l'istinto prevaleva su ogni legame affettivo al momento del calore del compagno.

Katsuki si tolse la giacca e si aprì la camicia non curandosi dei bottoni che saltarono per fare in modo di circondare Izuku col proprio odore, afferrando il suo Omega per alcune ciocche e strattonandolo finché non fu supino. Si mise a carponi sopra di lui, sovrastandolo col suo corpo sia per imporgli la sua dominanza sia per nasconderlo da sguardi indiscreti.

A risolvergli il problema della fuga fu proprio Bakugo in persona.

"Via" mormorò socchiudendo gli occhi mentre l'Omega sotto di lui si contorceva per il dolore e guaiva, aggrappandosi alle sue braccia, graffiandole.

"Andatevene fottutamente da questa terrazza!" quel briciolo di autocontrollo che aveva stava per andare a puttane a causa di Izuku, il quale aveva preso a succhiare la pelle sopra la ghiandola dell'odore del biondo, facendolo fremere dal piacere più puro.

Gli amici capirono che non sarebbe resistito molto così Uraraka usò il suo quirk, assieme a Tokoyami, per scendere nel modo più veloce dal grattacielo.

"Merda Izuku, che tempismo del cazzo"

"Alpha... A-alpha per favore!" Improvvisamente i rumori della città, la musica, i bar notturni cessarono di esistere. Il biondo alzò lo sguardo pieno di lussuria vedendo sempre le stelle, chiudendosi cosa stesse succedendo, ma capì quando notò Momo fluttuare con Todoroki, Uraraka e Shinso e terminare la cupola di vetro che circondava la terrazza, isolandola dal mondo esterno.

"Non sono comparse proprio inutili allora" fece un cenno col capo a mò di ringraziamento, vedendo la ragazza sorridere e scendere assieme agli altri.

"T-ti prego... ho bisogno di a-averti dentro" lo sguardo color del sangue scrutò il ragazzo sotto di sé in preda alla disperazione per non essere stato ancora annodato.

Strappò i loro pantaloni e lo stesso destino toccò all'intimo, allargò le gambe dell'Omega prima di leccare il suo orifizio.

"A-Alpha!"

"Fanculo Deku!" imprecò penetrandolo tutto di un colpo, tappando le urla dell'amante con un bacio bagnato.

"Katsuki!! S-scopami Katsuki!" urlò completamente annebbiato dal piacere l'Omega, succhiando la pelle sotto l'orecchio dell'Alpha, che ringhiò dal leggero fastidio provato... gli Alpha non erano nati per essere marchiati con succhiotti o segni vari.

"Ti piace marchiarmi Omega?"

"Mio Kacchan!"

"Quando diventi possessivo mi ecciti da morire Izuku... vediamo che sai fare" rotolò sulla schiena, cosicché il ricciolino si ritrovasse a sedere sulla sua erezione

Per tutti i miei sbagli...vuoi sposarmi?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora