Capitolo 3

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-Rosie.. Rosie... Rosie...-
Vengo svegliata da qualcuno che sussurra il mio nome.

Mi stropiccio gli occhi, ancora assonnata, e mugugno un "Che c'è" poco convinto.

-Rose, se vuoi arrivare puntuale all'appuntamento con Andrew, è meglio che ti sbrighi.-
Spiega semplicemente Dom, la quale (in qualche modo) si è intrufolata nella mia camera, di nuovo.

-Mmmh, perché, che ore sono?-

-Undici e mezza.-

-COOOOSA?- 
Urlo, balzando in piedi e iniziando a svestirmi velocemente. Ho più o meno mezz'ora per prepararmi.

Mentre sto indossando i jeans, Dom si avvicina per aiutarmi con i capelli. A causa della vicinanza, sento il suo profumo: un misto di vaniglia e cioccolato.

Ho sempre adorato il suo profumo, ma stamattina c'è qualcosa che non va: mi sembra dolce, troppo dolce.

Qualcosa si muove nel mio stomaco e corro in bagno, rigettando quel poco che mi è rimasto della cena di ieri sera.

-Rose! Stai ancora male?-
Mi si avvicina Dom, tutta preoccupata.

-No Domi, è il bambino. Dopo il vomito di ieri, mi sono documentata e ho scoperto che durante la mattina posso soffrire di nausea. Personalmente, credo sia il suo modo per ricordarmi che esiste.-

-Ma smettila. Sicura di voler andare comunque all'appuntamento con Kent? Sono certa che se gli dici che stai male, rimanderà di sicuro...-

-No Domi, sto bene, davvero. Ora è già tutto passata, anzi mi è venuta una gran voglia di fare una passeggiata a Hogsmeade. Io vado, ci vediamo quando torno!-
Concludo e, prima che mia cugina possa ribattere, corro velocemente verso l'ingresso della Sala Grande, luogo d'incontro tra me e Andrew.

Durante il tragitto, inizio a pensare. So per certo che ci sono due parti di me fortemente in conflitto: la prima, quella razionale, continua assiduamente a ripetermi che è stupido e immorale uscire con Kent, non solo perchè sono incinta, ma anche perchè mi ha insultata. E come sapete tutti, la minestra riscaldata non è mia buona, se capite quello che intendo. La seconda, quella irrazionale (ho notato essere più la parte più rilevante, ultimamente), dice che devo godermi quel poco di libertà rimasta e vivermi la mia vita come se fossi una normale ragazza adolescente. In questo caso, starei solamente usando Andrew per illudermi di avere un utero vuoto e una vita normale, anche solo per pochi mesi. E sarebbe anche una vendetta per come sono stata trattata. Merlino, sono così malefica

-Andrew! Scusa per il ritardo!-
Esclamo, quando raggiungo il ragazzo.

-Non preoccuparti Rose!-
Mi dice lui, sorridendomi e prendendomi la mano. Questo gesto, mi fa pentire delle riflessioni fatte poco prima. Magari a lui piaccio davvero, come posso prenderlo in giro? Magari potrei riprovarci sul serio con lui... se solo non fossi incinta. 

Avendone abbastanza del tema "gravidanza", sventolo la mano, come a scacciar via questi brutti pensieri. Andrew mi guarda stralunato poi scrolla le spalle, come se fosse normale che qualcuno iniziasse ad agitare le proprie mani a caso. Penso abbia capito che niente che quello che faccio ultimamente sia normale. Ripeto, sono consapevole che il mio percorso sul candido sentiero della pazzia è appena iniziato.

Venti minuti più tardi ci troviamo alla Testa di Porco, circondati dallo schiamazzo degli studenti, intenti a godersi il primo weekend di vacanza. Andrew sta lentamente sorseggiando la sua burrobirra, evitando il mio sguardo. Hey, dove è finita tutta la sua voglia di tornare a frequentarmi? 

- Ehm, allora?- 
Azzardo, tossicchiando nervosamente. 

- Allora?- 
Chiede lui, sbattendo gli occhi. 

OMG, I'm pregnant!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora