Capitolo 6

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Sono circondata dalle urla dei tifosi e dal rombi delle scope. Mi trovo assieme a Domi sugli spalti spalti del campo di Quidditch, dove è in corso la prima partita della stagione tra i Corvi e le Serpi.
Domi è vestita tutta di verde e argento e incoraggia a gran voce la sua squadra, mentre io ho indossato una semplice felpa nera, visto che in teoria dovrei essere imparziale: Andrew è un Corvonero e dal momento che mi sento una fidanzata modello ho cercato di metterlo di buon umore facendo finta di non tifare nessuno. Tuttavia non posso trattenermi dal gridare più forte ogni volta che Al segna. Che ci volete fare, l'amore per mio cugino vince su ogni cosa. 

In realtà, non sono molto appassionata di Quidditch, notizia appresa con grande sgomento da mio padre. Mi viene da ridere ogni volta che ricordo come il grande Re Weasley abbia provato a insegnarmi il suo sport preferito fin da piccola (avrebbe voluto una figlia portiere, che ripercorresse le sue orme), mentre io mi nascondevo in casa a leggere. Ogni volta che succedeva, a mio padre veniva un attacco isterico. È un uomo così emotivo, il mio papà: se non morirà quando scoprirà che sono incinta (SE lo scoprirà, sto ancora valutando l'idea di nascondere la gravidanza ai miei), gli darò una medaglia. 

Vengo risvegliata dal mio fantasticare ad occhi aperti dall'urlo di Dominique.
Andrew ha lanciato un bolide contro Malfoy e quest'ultimo non è riuscito a scansarlo.
Nei film babbani, questi momenti sono sempre ripresi al rallentatore, ma nella vita reale è diverso, molto diverso: un attimo prima Scorpius sta volando tranquillamente sulla sua scopa, un attimo dopo si trova sanguinante a terra. Nessuno ha pensato di lanciare un incantesimo per fermare la sua caduta, è successo tutto troppo velocemente.

Oh Godric, Merlino, Salazar e compagnia bella, fa che non sia morto, mi ritrovo a pensare.

-Rosie, stai calma.-
Mi sussurra Domi, facendomi capire che sto dando voce ai miei pensieri.

La ignoro e corro verso le scale, cercando di scendere verso il campo. Verso Scorpius.
Quando lo raggiungo, noto che sta perdendo del sangue da una ferita sulla testa e che ha un braccio piegato in modo strano. Tutte e due le squadre sono atterrate e formano un cerchio intorno a lui, bisbigliando preoccupati. 

Veniamo raggiunti anche dai professori e la preside lancia un incantesimo per farlo rinvenire, ordinando ai colleghi di trasportarlo in infermeria. 

Malfoy apre gli occhi e si guarda intorno un po' stordito, come se non capisse come mai ci sia mezza Hogwarts sul campo da Quidditch. Viene fatto levitare su una barella e a quel punto mi vede. Prima di svenire per una seconda volta, mi regala un sorriso sanguinante.

Dopodiché i professori lo portano in infermeria, mentre io sento una rabbia incontrollabile montarmi nel petto.

-Ragazzi, siete pronti a ricominciare?-
Domanda Madama Bumb, ma mio cugino la ignora, dirigendosi furente verso Andrew.

-Hai quasi ammazzato il mio migliore amico!-
Strilla, prima di mollargli un pugno in faccia, facendogli uscire il sangue dal naso. 

Finalmente, trovo un modo per sfogare tutta l'adrenalina e la rabbia che sento dentro di me: insomma, pochi minuti fa non sapevamo neanche se Scorpius fosse vivo o morto e la prima cosa che salta in mente ad Albus è picchiare Andrew. So per certo che quel pugno sia parzialmente una vendetta per il passato comportamento di Kent nei miei confronti.

Stupido cugino, doveva proprio dar scena davanti a tutta Hogwarts? 

Strappo la scopa dalle mani del portiere di Serpeverde, marciando furente verso mio cugino e il mio ragazzo, che ora se le stanno dando di santa ragione, mentre Madama Bumb fischia come una forsennata. 
Perchè non può semplicemente lasciar andare il fischietto e separarli? A quanto pare, devo intervenire io, con la mia voglia di uccidere qualcuno. 

OMG, I'm pregnant!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora