Sussulto, girandomi lentamente verso Albus.
Mio cugino mi regala un sorriso furbetto, poi si alza e mi fa cenno di seguirlo.
Dopo aver attraversato un'infinità di corridoi, sbuchiamo nella Torre di Astronomia.
Mi fa sedere su una panca, poi si appoggia di schiena ad una balaustra e mi fissa, in silenzio.
Dentro di me, un turbine di emozioni che non riesco a decifrare.Che cazzo vuol dire "sei innamorata di lui"? E che cazzo vuol dire che mio cugino torna a parlarmi improvvisamente? Sono arrabbiata, confusa, triste e sollevata. E ora ho anche fame.
-No.-
Sbotto.-Che? -
Chiede lui.-No. Non sono innamorata di lui.-
-Lo stai solo negando a te stessa. Non sarò molto bravo in questo genere di cose, ma ti conosco. E conosco quello sguardo che avevi mentre osservavi Scorpius dare il meglio di sé in quell'aula. Quello sguardo l'hai avuto solamente un'altra volta, al quarto anno, quando hai scoperto che Kevin LoDoATutte Jones ti aveva tradita. Ti conosco Rose, alla fine ti sei innamorata, semplicemente non riesci ad ammetterlo a te stessa.-
-No! Non è vero! Come potrei essere innamorata di un arrogante, egocentrico e so-tutto-io come Malfoy? Non lo conosco neanche! -
Esclamo, forse con troppa enfasi. Ma come si permette di fare certe allusioni? Non è che se sono incinta di un ragazzo, devo per forza essere innamorata di lui.Lui mi guarda in modo strano, con l'aria di saperne molto più di me.
Questo mi fa schizzare.
-Albus, tira fuori le palle! Vorresti forse parlare di come hai reagito quando ti ho detto di essere incinta? Va bene, ho solo sedici anni e tutto, ma evitarmi per tre giorni, per tre fottutissimi giorni come la peste non è molto maturo.-
Inizio a piangere, portando mi le mani al volto.Sono leggermente contrariata: il mio intento era quello di urlare addosso a mio cugino, comunicandogli tutta la mia frustrazione, invece mi metto a piangere come una bambina. Dannati ormoni.
-Rose, io... Mi dispiace...-
Sussurra Albus, venendomi vicino.-Non avvicinarti! Sono molto arrabbiata con te, in realtà.-
Dico, asciugandomi le lacrime.- Mi dispiace davvero tanto, lo sai come sono fatto: ho avuto bisogno di tempo per pensare. Non trovo giusta la tua situazione: non state insieme, avete entrambi sedici anni, non siete assolutamente pronti per diventare genitori... non hai pensato di... abortire?-
-ALBUS! NO!-
Strillo, sentendo la faccia andare a fuoco per la rabbia. Mio cugino ha questa curiosa capacità di farmi arrabbiare tantissimo in pochi secondi. Perlopiù, quando qualcuno mi dice che non sono capace di fare qualcosa, faccio di tutto per dimostrare che si sbaglia. A quanto pare sono finita in Grifondoro per il mio orgoglio del cazzo.-Perché no? Almeno in questo modo non perderai l'anno e non avrai più quei fastidiosi sintomi...-
Credo che mio cugino sia un po' stupido. Non ha ancora capito che deve subito smettere di parlare se no lo strozzo. Decido di spiegargli la situazione con calma, sperando che capisca che mi sta spingendo oltre il mio limite, superato il quale non posso rispondere delle mie azioni. Non sarà colpa mia se morirà, oggi. Sarà colpa della sua boccaccia.
-Perché quello che ho in grembo è una bambino, un essere vivente. È orribile anche solo pensare di togliergli la vita, è un esserino indifeso. Non è colpa sua se sono in questa situazione, è solo tutta colpa mia. Al, io lo terrò e non perderò l'anno. Mi conosci, ce la farò.-
-E poi? Poi cosa farai? Lo crescerai da sola, non dicendogli chi è suo padre?-
Mi duole dirlo, ma mio cugino ha ragione. Non potrei mai essere capace di crescere un figlio a quest'età.
Sto un attimo in silenzio, cercando di riflettere logicamente, come ancora non ho fatto da quando ho scoperto di essere incinta. La cosa più semplice sarebbe ignorare la situazione, facendo finta che tutto sia normale. Tra pochi mesi, tuttavia, partorirò: a quel punto non potrò ignorare un bel niente. A meno che...
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OMG, I'm pregnant!
FanfictionDal testo: Sono incinta. Sono incinta e ho 16 anni. Sono incinta di Scorpius Malfoy. Sono incinta. *** I personaggi e il mondo descritti in questa storia sono opera di J.K. Rowling. La storia non ha alcun fine di lucro.