capitolo cinque

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arriviamo sul luogo del concerto qualche ora prima. qui alcune persone stanno già aspettando arianna, nonostante manchi ancora tanto. alla ragazza non interessa della sicurezza. si avvicina alla folla, se così si possono chiamare otto persone, e concede loro di farsi una foto e una chiacchierata con lei.
la guardo da lontano e noto quanto sia piccina e dolce.
dopo dieci minuti torna da noi e jenny arriva proprio in quel momento.
non si baciano, si limitano ad abbracciarsi, probabilmente per non farsi scoprire dalle fan.
jenny è veramente bella, questo mi fa male al cuore.
"sei pronta per il tuo primo concerto?" domanda mio zio alla ragazza.
lei risponde timidamente di sì. credo stia per andare in panico, immagino che per lei sia strano.
per farla tranquillizzare la bionda le tiene la mano e le accarezza i capelli, mentre io provo a non guardarle per non rimanerci male.
"allora, facciamo le prove. ari, devi cantare mille guerre e pillole, ok? non altro e non spoilerare la intro di pillole, per favore" dice un uomo abbastanza alto e moro che non conosco.
lei annuisce semplicemente e si sposta sul palco. io, jenny e ambro andiamo a vederla da fuori. ci sediamo in prima fila e attendiamo che inizi.
ha una voce bellissima, lei è bellissima.
mi rendo conto di star esagerando, non voglio iniziare a provare nulla per nessuno, quindi mi alzo e mi allontano il più possibile dal palco. vado a sedermi infondo, agli ultimi posti. lì nessuno mi vede. ambro e jenny mi hanno guardato confusi, mi hanno chiesto dove andassi ma non ho risposto.
arianna invece si è bloccata per un secondo, ma ha continuato a cantare subito dopo.
stando da sola capisco che potrei iniziare ad essere leggermente sottona per arianna. lei, però, è fidanzata e non voglio assolutamente rubarla a jenny, giustamente.
che poi dicendo di non voler rubarla a jenny esagero, ari ha sicuramente occhi solo per lei. io sono solo una nullità. lei parla con me solo per pena.
mi scende una lacrima ma ritiro in dentro le altre quando vedo alberto avvicinarsi a me.
"bea, che succede? perché sei qui?"
"niente zio, volevo stare in disparate per un secondo"
"sicura di star bene?" si siede di fianco a me e inizia ad accarezzarmi i capelli, proprio come faceva la bionda ad arianna.
"credo di sì"
"perché credi? è successo qualcosa?"
lui è l'unico che mi capisce davvero, forse.
sussurro per non farmi sentire dalle persone un "arianna è bellissima". lui mi guarda, annuisce con la testa e sospira. credo abbia capito tutto con solo tre parole.
"ah, quindi..."
"non lo so" ammetto. alla fine non la conosco per niente, ma è così carina e gentile.
"zio, lei parla con me solo per pena, vero?".
fa una faccia da "adesso faccio un discorso serio" e inizia a parlare.
"no bea, non è vero. conosco arianna da anni e anni, non lo farebbe mai. so che le parole che ha detto in studio possano farti pensare ad altro, ma non è così. sai, lei ha una paura pazza di perdere le persone e se dovesse affezionarsi poi ci starebbe malissimo. odia soffrire, è il tipo di persona che vorrebbe vivere sorridendo, se solo potesse. non credere che ti stia mentendo, le ho parlato anche al telefono tantissime volte e mi assicura che sta iniziando a volerti bene per davvero".
sorrido alle sue parole, anche se il -volerti bene- fa male.
decido di seguirlo e andare dietro il palco a mangiare qualcosa, mentre ari finisce di provare pillole.
danny mi porge un pezzo di pizza, dicendomi che avrebbero ordinato glovo tra qualche minuto.
sono le tre del pomeriggio, ma non abbiamo mangiato.
arianna scende dal palco velocemente, appena mi vede si immobilizza ma per non fare la figura dell'idiota afferra una fetta di pizza.
ambro e jenny restano a parlare fuori.
"sei stata brava" dice alberto sorridendole.
lei saltella per ringraziare, dato che non poteva dirlo avendo un pezzo di pizza in bocca.
"oh ricordati, non ti far prendere dal panico" dice prez facendole l'occhiolino.
arianna mi guarda, sperando che dicessi qualcosa sulle sue prove. tutti lo stanno facendo tranne me.
abbasso lo sguardo, non avendo intenzione di aprire bocca.
ale e marco arrivano proprio in quel momento.
appena mi vedono mi salutano abbracciandomi, dopodiché salutano ari. le fanno i complimenti anche loro perché l'avevano sentita da fuori.
io continuo a stare zitta.
quando tutti si allontanano un secondo io e ari rimaniamo da sole.
si siede davanti a me e prova a guardarmi negli occhi con scarsi risultati.
"bea, tutto apposto?"
annuisco con la testa, senza alzare lo sguardo.
"sei sicura? non mi sembri tanto felice"
alzo le spalle e sforzo un sorriso. peccato che non mi esce.
"dai, puoi sfogarti con me. ti ho vista prima mentre cantavo, cos'è successo?"
scuoto la testa e mi scende una lacrima, che per fortuna non nota.
fortuna o sfortuna, perché credo che si stia arrabbiando un pochetto.
"ok, vabbè ho capito, ciao".
si alza e se ne va, lasciandomi lì da sola.
non mi è mai successa una cosa del genere, di solito sono la ragazza antipatica, schietta, che non si vergogna di nulla.
da quando conosco ari sto notando di star diventando dolce e gentile nei confronti delle altre persone, cosa stranissima che non succede da prima della morte dei miei genitori.
dopo qualche ora inizia il concerto.
piango ad ogni canzone, tanto nessuno lo nota con la confusione che c'è.
sono seduta dalla parte del palco opposta a tutti.
la guardo felice mentre le lacrime mi scorrono sul viso e non riesco a non pensare a quanto sia bella quando sorride.

💃💃💃💃💃💃💃
ciao genteee. ieri ho visto ari a livorno<3
è stata gentilissima, è veramente speciale. è minuscola, vi prego.
se volete vedere qualcosa di ieri, sul mio profilo (in bio) dovrei aver scritto il mio nickname di instagram.
mi manca già, le voglio un mondo di bene<333

bella addormentata nel bronx // arieteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora