capitolo ventiquattro

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il concerto a livorno è appena finito e sono distrutta. dobbiamo rimanere qui un'altra ora, aspettando che se ne vada un po' di gente.
"sei andata bene" le dico appena si avvicina a me, dopo esser scesa dal palco.
le lascio un bacio dolce e ci spostiamo in un tendone.
è leggermente sudata e sta tremando.
"che hai?"
"ho un po' freddo" ammette.
mi ricordo del borsone portato da romina e mi alzo per cercare dentro una felpa. fortunatamente trovo la mia, che avevo consegnato ad alberto in caso di urgenza.
la indossa velocemente e la abbraccio, lasciandole diversi baci sulla guancia.
restiamo attaccate per un po', mentre gli altri bevono fuori dal tendone. siamo solo io e lei, io che cerco di proteggerla e lei che trema.
"vuoi qualcosa da bere?" le domando preoccupata.
"potresti passarmi dell'acqua? non fredda".
apro la borsa di romina, naturalmente con il suo consenso, e le passo la bottiglietta.
"grazie bea".
ne sorseggia un po' e poi torna tra le mie braccia.
gioca un po' coi miei capelli mentre tossisce.
"bea, allontanati"
"perché?"
"non sto bene. se avessi il covid?"
"sei solo stanca" la rassicuro afferrandole la mano.
"sì, ma voglio comunque farmi un tampone domani mattina. ho il concerto a cremona, non voglio far morire tutti".
sembra triste di non poter baciarmi o toccarmi, ma preferisce non rischiare.
alberto e danny entrano nel tendone e guardano ari: ha gli occhi lucidi e continua a tossire.
"dobbiamo farti fare un tampone veloce"
"ma dove? quando?" chiede lei spaesata.
è veramente confusa, spero vivamente che non sia quello che penso.
"mah, cancelliamo il concerto e domani mattina lo prenotiamo".
"no, non voglio cancellarlo, che cazzo" ribatte lei.
provo ad avvicinarmi ma danny mi blocca: "no bea, stai lontana dai".
sbuffo e mi risiedo.
"andiamo al pronto soccorso e facciamoglielo fare subito".
"adesso?" chiede lei.
"sì, adesso" risponde alberto mettendo tutto apposto.
"andiamo in taxi?"
"direi di no, prendiamo il furgone e qualcuno rimane qui per sistemare" dice danny sbadigliando. "tanto siamo tanti, andiamo solo io, te e alberto".
"e io" aggiungo guardandolo male.
"va bene, ma non avvicinarti alla tua fidanzata nemmeno per sbaglio"
"no".
lei accenna un sorriso osservando la scena e mi sciolgo. in questo momento sento il bisogno di baciarla.
arriviamo al pronto soccorso in poco tempo, fortunatamente la fanno passare e glielo fanno subito.
ci chiedono poi di aspettare fuori per mezz'ora e così facciamo.
"negativo" annuncia il dottore sorridendo.
appena usciti dall'edificio mi prende per i fianchi e mi bacia.
"eccola" dice alberto guardandoci.
"le mancava" sussurra danny, in modo da farsi sentire.
"sì".
mi rilascia un bacio e mi aiuta a sedermi.
dentro al furgone i due parlano del più e del meno, mentre io e arianna ci coccoliamo. sto provando a riscaldarla un po', mi fa troppa tenerezza.
arrivate in hotel zio mi permette di stare con lei in stanza, solo per calmarla un po'.
"arianna, ma domani non dovevamo andare ad anzio?"
"dovevamo, ma mi ero completamente dimenticata dei concerti, quindi ci andiamo il quattro. è ok per te?"
"va bene, non ti preoccupare".
le accarezzo i capelli fino a quando non si addormenta.
purtroppo però la noia mi assale, quindi decido di andare su whatsapp.
ho solo un messaggio da parte di jenny.

jenny:)
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dai che palle

che c'è?

ho voglia di parlare, mi annoio

anche io

mi annoio

ti va di parlare? dai giuro,
l'ultima volta ma almeno non
sto qui a fissare il soffitto

e va bene

l'ultima volta

mi ammazza

bella addormentata nel bronx // arieteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora