I (REVISIONATO)

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Arrivo a Mystic Falls e mi guardo intorno, sono più di ottocento anni che non torno in questa casa. La porta si spalanca e la prima cosa che vedo è la chioma bionda di zia Freya, mi corre incontro e mi abbraccia.
"Ciao zia." Sorrido e ricambio l'abbraccio, pur non parlando con la mia famiglia da anni ho conosciuto zia Freya per prima. "Vieni Sel, tuo padre ti sta aspettando." Annuisco e zia mi prende per il polso trascinandomi davanti allo studio di Klaus.. "Klaus è arrivata Selene." Klaus a queste parole si alza in piedi e mi viene in contro. "E' un piacere vederti figlia mia." Afferma rifilandomi un sorriso finto, roteo gli occhi e lo guardo. "Come se ci credessi, dov'è Hope?" Fremo dalla voglia di conoscerla, Klaus mi ha impedito di vederla per sedici anni anzi diciassette affermando che non era pronta a sapere di avere una sorella e ora compiendo diciassette anni è abbastanza grande. "La incontrerai questa sera a cena, ora è fuori con sua madre." Annuisco e lo guardo. "Bene allora ci vediamo questa sera, vado a sistemarmi nell'appartamento che ho affittato." Klaus annuisce e i suoi capelli biondi si muovono spettinandosi. "Non se ne parla." Mi giro e sorrido vedendo zio Elijah, i capelli castani sono perfettamente ordinati come al solito, gli corro incontro e lo abbraccio. "Ciao zio." Sorrido sentendolo ricambiare l'abbraccio. "Tu rimarrai a casa tua con noi e non accetto un no come risposta." Sospiro ed annuisco, in fondo non li vedo mai è giusto stare con loro. "Va bene ma ora vado a fare un giro, dopo sistemerò le mie cose." Zio annuisce e io ne approfitto per scappare da quello studio. "Mi sembrava di aver udito la tua voce soave." Mi volto e la prima cosa che vedo è quello splendido sorriso che affascinerebbe chiunque. "Ciao zio Kol." Sorrido e lo abbraccio stringendomi forte a lui, il suo odore di arancia e sangue mi invade le narici e sorrido come una bambina sentendo che usa ancora lo shampoo all'arancia, quello che piaceva a me. "Ciao principessa." Gli bacio la guancia mentre lui mi stringe ancora sé. "Zio vado a fare una passeggiata, ci vediamo più tardi." Mi stacco da lui e sorrido. "Va bene, sta attenta." Annuisco ed esco di casa.

Arrivo davanti al grill e qualcuno mi viene addosso facendo cadere una tazza di caffè su di me. "Scusami, non ti ho proprio vista." Alzo lo sguardo trovandomi davanti un ragazzo con labbra carnose, occhi verdi con venature castane e dei capelli e dai capelli marroni un po' mossi. "Sta tranquillo non fa niente." Gli faccio un piccolo sorriso e lui si toglie la giacca. "Tieni, metti questa, ti ho sporcato la maglietta." Gli sorrido e afferro la sua giacca di pelle indossandola. "Grazie." Lui mi sorride e scuote la testa come per dire -Di niente.- "Non sei di qui vero?" Mi chiede guardandomi negli occhi. "In realtà sono nata qui ma sono tornata in città solo oggi." Gli spiego. "Capisco, comunque piacere, Stefan Salvatore." Mi porge la mano presentandosi ma il cognome Salvatore non mi è nuovo. "Piacere mio, Selena Morningstar." Gli stringo la mano. "Beh Selena posso offrirti qualcosa, per farmi perdonare del caffè." Mi chiede guardandomi dritto negli occhi. "Non c'è bisogno ma volentieri." Gli sorrido e lui mi apre la porta del grill.

*Pov's Stefan*

Davanti a me ho una ragazza di circa diciassette anni o almeno questo è quello che sembra, penso sia un ibrido, sento l'odore di lupo però non sento il suo sangue circolare nelle vene. Ha gli occhi e i capelli castani, penso sia alta almeno un metro e settantacinque,  indossa un paio di jeans neri strappati ed un top bianco che ho macchiato con il caffè eppure il suo viso mi sembra così familiare.

Passiamo quasi tutto il pomeriggio a chiacchierare finché non mi arriva una chiamata di Damon. "Perdonami Selena ma devo andare." Lei mi sorride e scuote la testa. "Sta tranquillo, devo andare anche io." Prende una penna dalla borsa e prende il fazzoletto del bar, ci scrive sopra e poi me lo porge. "Starò in città per un po' di tempo, chiamami se vuoi." Mi sorride e se ne va.  

*Angolo Autrice*

*Angolo Autrice*

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