Dopo qualche giorno entro nello studio di Tony durante una riunione. Al mio arrivo Steve mi sorride, Thor mi fa un cenno con la testa, gli altri mi salutano con la mano e infine Bucky sbuffa facendo una faccia scocciata. Di proposito mi siedo di fianco a lui che mi lancia un'occhiataccia. "T/n, tesoro, sono in riunione, hai bisogno di qualcosa?" Mi domanda mio zio
Scuoto la testa "mi annoiavo, posso rimanere?"
"No" borbotta Bucky
Lo ignoro "sarebbe meglio che tu andassi t/n"
Mi alzo e imbarazzata per essere stata esclusa esco sbattendo la porta. Sono già stufa di essere qui.
Dopo mezz'ora, alla fine della riunione, placco Bucky nello studio non appena tutti gli altri sono usciti
Appena mi vede ruota gli occhi "che vuoi?"
"Voglio che mi dici tutto quello che sai su di me e che io non so"
"Io non ti devo dire proprio niente, non sei messuno per darmi ordini"
Ahi, questa mi ha fatto male. Mi acciglio. Faccio per controbattere ma mi interrompe "non sprecare fiato con me, se vuoi sapere qualcosa chiedi a tuo zio" dice lasciando la stanza
Lo detesto, davvero, con tutto il mio cuore.
Vado a passo spedito da Tony e provo a ricavare qualche informazione. "Zio? Mi devo dire qualcosa?"
"Tipo cosa?"
"Mah, non saprei, per esempio il motivo per cui non posso uscire di casa o perché metto in pericolo gli altri?"
Sospira "è complicato.."
"E allora spiegami!" Urlo
"Hai dei poteri t/n"
"C-cosa?" Spalanco gli occhi
"Non sapevo come dirtelo. Il martello di Thor riesce a sollevarlo solo chi è degno, tua madre ci riusciva... potresti essere come lei"
"Io non ne sapevo nulla" sussurro
"Lo so, non te l'ha mai voluto dire per proteggerti, ma forse avrebbe dovuto insegnarti a controllarli, se li hai"
Non so cosa dire, sono senza parole
Non so nemmeno chi sono
Sospiro e torno in camera mia. Ormai penso che rimarrò qui a lungo.
Sono rimasta giorni chiusa in casa, in realtà non ho proprio voglia di uscire dalla camera. Perfino Bucky è venuto a chiedermi se volevo uscire a mangiare qualcosa. Era visibilmente scocciato, quindi mi sono irritata ulteriormente.
Ormai ho preso brutte abitudini. Dormo di giorno e mi sveglio di notte. Oggi mi sono svegliata nel tardo pomeriggio. Mi sono resa conto che è il mio compleanno, ma non mi va nemmeno di festeggiare. Inizio a farmi troppe domande e l'idea di non riuscire a darmi una risposta mi fa impazzire.
Ad un certo punto entra Natasha e mi fa gli auguri, lei è gentile con me. Prima di uscire mi ha chiesto di indossare quello che mi ha messo in un sacchetto e di raggiungerla in soggiorno.
Non ho niente di meglio da fare e non voglio deprimermi al mio compleanno.
Il vestito che mi ha portato è un vestito molto elegante, rosso, scollato e aderente. Lo indosso e mi metto a ridere guardandomi allo specchio, sono proprio ridicola. Per abbinare il vestito decido di mettere un rossetto rosso uguale e farmi una riga di eyeliner nero.
Quando arrivo in soggiorno è tutto buio.
Ad un certo punto tutti urlano "sorpresaa!" E le luci si accendono. Subito parte la musica e mi ritrovo incredula a fissare gli invitati. Sono contenta di non passarlo da sola, ma conosco solo 1/3 degli invitati. Molti vengono a farmi gli auguri, anche quel ragazzino. Ho scoperto che si chiama Peter ed è davvero molto simpatico. A quanto ho capito è il pupillo dello zio, o qualcosa del genere.
Mi siedo su una poltrona mentre alcuni giocano al gioco della bottiglia. Nello stesso momento Bucky arriva e si siede abbastanza vicino a me.
Lo ignoro e guardo gli altri giocare mentre bevo i drink che mi passano. Spero di non perdere il controllo.
Steve arriva e si avvicina a me, mi da un bacio sulla fronte e mi fa gli auguri. Subito dopo si siede al mio fianco.
"Giochiamo ad obbligo o verità?" Chiede sbiascicando Bucky
Lo squadro
"T/n, obbligo o verità?" Mi chiede subito lui
"Mh, verità..?"
"È vero che hai ucciso i tuoi genitori?"
Tutti sussultano. Steve lo riprende subito.
Io mi sento mancare. Nei secondi dopo è tutto troppo veloce, ma capisco di avergli tirato un pugno dritto in faccia.
Molti sono scioccati dalla mia forza, altri dale parole di Bucky.
Mi guardo attorno e tutti mi fissano. Mi si riempiono gli occhi di lacrime, così corro via.
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Lost on you
FanfictionT/n è una ragazza trasferitasi da poco a New York dall'Europa. Dopo la morte dei suoi genitori decide di andare a vivere con gli zii Tony e Pepper per staccare da quella che era la sua vecchia vita, ma inizia ad incasinare la loro. Un giorno però ca...