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Mi chiudo in camera a chiave e mi butto a peso morto sul letto. Passo ore a fissare il soffitto. Perché mi ha chiesto una cosa simile? Non potrei esserne capace, ne sono certa.
Da quando è entrato nella mia vita sta solo cercando di innervosirmi e farmi stare male, cosa vuole da me? Non sono capace di fare cose simili, vero?
No, no, t/n. Non dare retta a quell'idiota.

Bussano alla porta.
Sono indecisa se aprire ma alla fine cedo.
È Steve. Ha uno sguardo triste e lo guardo prima di abbracciarlo e scoppiare in lacrime.
Lui mi fa entrare e richiude la porta dietro di se, poi ci sediamo sul letto e inizia a rassicurarmi che Bucky era solamente uno stronzo ubriaco. Mi ha raccontato che sono migliori amici da parecchi anni e che per un lungo periodo pensava addirittura che fosse morto. Come fa a volere bene ad una persona del genere non me lo so spiegare.
Ci addormentiamo entrambi sul mio letto poco dopo.
La mattina seguente, al mio risveglio, Steve non c'è, meglio così, preferisco rimanere da sola e dormire ancora un po'. Ma proprio poco prima di addormentarmi bussano alla porta. Sbuffo e mi alzo. "Hai dimenticato qui qualcosa Steve?" Dico aprendo la porta e stupendomi di trovare Bucky.
Lui si mette a ridere "quindi ve la siete spassata?"
"Non sono affari tuoi" brontolo prima di chiudergli la porta in faccia. Lui però la blocca con un piede ed entra.
"Sei venuto per chiedermi scusa?"
"Mh no, mi hanno assegnato a te per l'allenamento"
"Stai scherzando spero"
"Nemmeno io ne sono felice"
Scuoto la testa
"Oh andiamo t/n, io ti odio e tu mi odi, sarà divertente"
Ci penso su "oh sì, sarà divertente spaccare il tuo culo umano non appena capirò quali sono e come funzionano i miei poteri" rido
"Ah ha ah, certo, vedremo. Cambiati ora, ti aspetto giù, hai cinque minuti".

Lost on youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora