20

91 6 0
                                    

Mi sveglio perché la luce che passa attraverso la finestra mi sta letteralmente accecando. Bucky è scomparso, ritrovo solo la maglia che gli avevo prestato sul letto.
Fatico a credere a quello che è successo la sera scorsa. Mi alzo e mi metto la maglia che avevo prestato a Bucky, ha il suo profumo.
Decido di scendere a fare colazione e mentre scendo le scale inizio a sentire delle urla sempre più vicine, quindi inizio a rallentare il passo e cerco di farlo il più silenziosamente possibile, sentendo con i piedi nudi il pavimento freddo.
"Che problema hai?" Riconosco subito la voce di Trevor
"Non voglio che le fai del male cazzo, mi ha parlato di te e dello psicopatico che sei, devi starle lontano" ringhia Bucky
Rimango nascosta dietro al muro e continuo ad origliare, stanno forse parlando di me?
"Non le starò lontano e penso che nemmeno lei voglia starmi lontano, dovevi vedere come urlava ieri, ha bisogno di me" ride Trevor
Aggrotto la fronte e trattengo il respiro, ieri io cosa?
"Non credo proprio sia potuto accadere, è abbastanza matura per non ricadere nei suoi errori"
"Eppure l'ho fottuta così bene, mi supplicava di scoparla, ma forse era perché aveva bevuto" ghigna Trevor
"Che cazzo hai detto?" Urla Bucky
"Hai sentito benissimo" ribadisce Trevor
"Ti sei approfittato di lei?" Urla su tutte le furie
Esco allo scoperto e mi sto per mettere in mezzo incazzata, quando vedo il pugno di Bucky colpire la faccia di Trevor.
Iniziano a colpirsi con forza e rimango paralizzata per qualche secondo, poi ricordo poco e niente a scatti.
Prima nero, poi immagini di un fuoco, di un incendio, poi ancora nero e poi delle urla di Bucky.

Mi risveglio a fatica, mi sento molle e ho dolori ovunque. Provo ad aprire gli occhi piano, ma sembrano come appiccicati. Dopo diversi tentativi ce la faccio, ma vedo leggermente male, quindi sbatto più volte le palpebre per mettere a fuoco. Mi guardo attorno e mi rendo conto di essere in ospedale, quindi inizio ad agitarmi parecchio. Odio gli ospedali, l'ultima volta che ci sono stata era quando ho perso i miei genitori. Sento l'aria iniziare a mancarmi e mi impanico ancora di più.
All'improvviso sento una mano toccarmi il braccio e mi giro di scatto. Bucky è seduto sulla poltrona di fianco al mio letto. Mi si riempiono gli occhi di lacrime e non so perché.
"Ehi, sht sht, va tutto bene" mi sussurra accennando un sorriso dolce
"C-che ci faccio qui, Buck?" Lo guardo negli occhi
"Hai fatto proprio un bel casino t/n, abbiamo capito di ciò che sei capace"
Lo guardo interrogativa "cosa ho fatto?"
Sospira, noto tutti i tagli e i lividi in viso e mi ricordo della lite con Trevor
"Per interrompere me e Trevor bhé... è difficile da dire..."
"Dillo e basta"
"Hai dato fuoco a tutto il soggiorno e cucina t/n"
"Io cosa?" Chiedo sconvolta
Lui annuisce, fisso qualche secondo il vuoto pensando e alcune immagini mi ritornano in testa, poi mi giro di scatto verso di lui "ti ho fatto del male?"
"Solo qualche bruciatura qua e là, stai tranquilla"
Mi sento nuovamente gli occhi appannarsi "mi dispiace Buck, spero di non averti fatto male..."
Lui mi accenna un sorriso e mi prende la mano "e Trevor?" Sussurro
Lo vedo irrigidirsi e toglie la mano dalla mia "qualche ustione se l'è beccata, ma se lo merita quel coglione" ringhia
"Perché dovrebbe meritarlo?"
"Per quello che ti ha fatto" si guarda le mani piene di ferite
Sospiro "Bucky ho sentito tutto il vostro discorso, stavo intervenendo per smentire quello che diceva"
"T/n non ti devi giustificare con me, puoi andare a letto con chi ti pare, solo che non è giusto se eri ubriaca..."
"Bucky, non ero ubriaca e non sono stata con lui, siamo soltanto usciti a cena, probabilmente voleva solo darti fastidio"
"E perché avrebbe dovuto darmi fastidio?"
Sento una fitta allo stomaco "non ti importa di me?" Sussurro
Lui rimane in silenzio, l'ho spiazzato con questa domanda, quindi continuo "ci ho sperato, sai? Pensavo fossi cambiato, pensavo ci tenessi a me, ci ho creduto"
"T/n..."
"No, cazzo, no. L'altra sera ti ho trovato per chissà che motivo in camera mia ubriaco, mi hai detto che volevi stare con me, addirittura che ti stavi innamorando di me. Abbiamo dormito insieme, anche più di una volta. Tutto questo non ha significato nulla per te?" Inizio ad alzare la voce
Abbassa lo sguardo "tu mi ami, t/n?"
Rimango in silenzio e poco dopo una lacrima inizia a scorrermi sulla guancia, ma me l'asciugo subito con il dorso della mano "e tu?" Sussurro
Lui rimane in silenzio, la fitta alla pancia si fa sempre più forte e mi sento il cuore in gola
"Vattene"

Lost on youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora