Jeremiah Valeska Di Gotham
Tempo: prima della sua prima apparizione (è ancora buono)
Canzone: Don't Blame Me - Taylor Swift
Sento il suono di un respiro affannato nella camera sigillata di Jeremiah. Busso, ma non risponde. Un rumore di oggetti che cadono a terra mi fa sobbalzare.
T/n:-Jeremiah?- lo chiamò preoccupata. Prendo dalla tasca il mazzo di chiavi del bunker che lui stesso aveva progettato per il terrore che un giorno Jerome sarebbe arrivato a prenderlo.Sono l'unica a sapere di quel posto, sono l'unica persona a sapere di Jeremiah e l'unica ragazza di cui si fida... o almeno così pensavo.
Apro la porta e vedo un disastro in camera sua, lui con le mani tra i capelli e il respiro rumoroso ed irregolare, mentre tutti gli oggetti che dovevano essere appoggiati alla scrivania, sono per terra. Mi porto le mani alla bocca, sconvolta da quella visione così inaspettata.T/n:-Jay...- dico piano mentre lui ha lo sguardo fisso sulla tv attaccata al muro. Subito dopo, mi sveglio dallo stato di trance e mi muovo velocemente verso di lui per aiutarlo. Mi metto di fronte a lui che continua a non muoversi. Gli prendo le mani che ha tra i capelli e le stringo.
T/n:-Jeremiah, sono io! Stringi le mie mani- Jeremiah alza lo sguardo sui miei occhi e ingoia la saliva.
T/n:-Forza, Jay- sussurro, lui stringe leggermente le mani ma il respiro non diminuisce.
T/n:-È tutto ok, avanti!- alzo la voce spaventata.Non lui, non deve accadere questo al mio Jeremiah. Devo impedire che gli capiti qualcosa di brutto ma in questo momento non ne sono capace.
T/n:-Jay!- grido tirandogli uno schiaffo, presa dall'ansia. Il rosso scuote la testa, ancora spaesato, e per rimanere in piedi si aggrappa alle mie braccia e il suo respiro comincia a rallentare fino a diventare stabile. I suoi occhi spaventati vagano per il mio viso senza mandare segni di vita.Jeremiah:-T-T/n, ti ringrazio- dice solamente tirandosi su e sistemandosi la giacca, imbarazzato. La sua freddezza spesso mi distrugge, sapendo che non potrà mai provare quello che provo io per lui.
T/n:-Cosa è successo, Jay?- chiedo preoccupata. Si guarda intorno, vedendo il disastro causato da lui.
Jeremiah:-Il telegiornale... non riesco...- sento che comincia nuovamente ad agitarsi, così gli metto la mano sotto il braccio e lo porto verso il letto, facendolo sedere.Jeremiah:-Jerome è evaso- risponde di colpo, aspettando che dica qualcosa. I miei occhi si spalancano, come la mia bocca.
T/n:-Non è possibile... come ha fatto?- chiedo incredula.
Jeremiah:-Era insieme a... Crane e Tetch- risponde confuso.
Jeremiah:-T/n, lui è evaso per me, vuole uccidermi e non posso fermarlo- dice passandosi una mano sul viso.
Non lo avevo mai visto così se non quando era morta sua madre.T/n:-Puoi farlo invece, sai che io ti aiuterò in qualsiasi situazione ti troverai- mentre dico quelle parole, lui fa scontrare i nostri sguardi e il mio cuore perde un battito: da troppo tempo ho dovuto vivere con questo sentimento pur sapendo che Jay non ricambierà mai ma ho sempre sperato che invece provasse qualcosa.
Jeremiah:-Come fai a sapere che vinceremo questa battaglia? È Jerome, uno psicopatico omicida- si sistema gli occhiali meglio.
T/n:-E tu sei un genio- controbatto.
Jeremiah:-Sul serio, T/n, non posso credere che tu sia convinta che...- si ferma, squadrando meglio il mio viso e assottigliando gli occhi.
Jeremiah:-A meno che tu non sia...- sospira con voce strozzata.Subito dopo, si alza di scatto e mi blocca i polsi, portandomi al muro e schiacciandomi col suo corpo. Perdo il respiro e mi dimeno, ma è troppo forte anche per me.
T/n:-Jeremiah, lasciami!- il rosso, però, avvicina il suo viso al mio e quasi non lo riconosco più. Non sembra lui, anzi, potrei dire di avere davanti Jerome con degli occhiali.
Jeremiah:-Lavori per lui- ringhia; non ha mai usato forza né tanto meno mi ha toccato, per la prima volta vedo un Jeremiah diverso e penso che abbia perso la testa... solo che in questo momento mi piace ancora di più.T/n:-Ehy! Non provare a incolparmi, come potrei mancarti di fiducia, Jay?- lui alza gli occhi al cielo e stringe la presa ai miei polsi che si dimenano sotto il suo tocco, premendo di più il suo corpo al mio e negandomi ogni via d'uscita. Il mio cuore sta per schizzare dal petto che si alza e si abbassa velocemente, nel bene e nel male.
Jeremiah:-Sei l'unica che sa tutto di me, sei l'unica che sa di questo posto, l'unica di cui credevo di fidarmi- ripete le esatte parole che ho pensato poco prima, i suoi occhi sembrano congelati e senza emozioni.Jeremiah:-E sei la mia unica amica- conclude senza staccare gli occhi dai miei.
T/n:-Jay, devi credermi, morirei pur di salvarti- lui scuote la testa.
Jeremiah:-Ma vivresti per me, T/n?- domanda troppo vicino al mio viso.
T/n:-Vivrei mille vite perché... perché io ti amo alla follia- confesso di colpo, sapendo che è l'unico modo per salvarmi da quella situazione. Lui allenta subito la presa dai miei polsi ma non si muove di un muscolo per allontanarsi da me.Jeremiah:-No, non è possibile- dice consapevole.
Jeremiah:-Perché io ti amo- dichiara prima di annullare le distanze fra di noi e baciarmi. Rimango sorpresa da quella mossa, ma subito dopo stringo i suoi capelli con le mie mani, lui non sembra curarsene, mentre porta le sue mani sui miei fianchi e li stringe facendomi leggermente male, ma non me ne importa molto.Sembra aver atteso quel bacio tanto quanto me e una volta allontanatosi dal mio viso, sistemandosi come sempre l'abito, cerca di mantenere lo sguardo glaciale che ha sempre.
Jeremiah:-Ed impazziresti per me?
T/n:-Impazzirei- rispondo sinceramente, seriamente, notando che però sul suo volto si dipinge un sorriso mai visto prima, scompare quasi subito, quando lui abbassa la testa e ritorna quello di sempre.Jeremiah:-Bene, devo lavorare sul nostro piano.
T/n:-Sì, hai ragione- concludo facendo per uscire, ma lui una volta girata di spalle mi richiama.
Jeremiah:-E T/n, più tardi avrò bisogno del tuo aiuto, qui- sorrido non credendo a ciò che è appena successo.
T/n:-Sarò subito da lei, Mr. J- e lo lascio solo nella sua stanza, avendo sempre la battuta finale.La storia di Joker e Punchline comincia così, tra ossessione e paura.
I once was Poison Ivy, but now I'm your Daisy
...Don't blame me, love made me crazy
If it doesn't, you ain't doin' it right.
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