Clay Jensen di 13 Reasons Ehy/ Tredici
Tempo: nella quarta stagione, quando ha tutta la serie di allucinazioni ed attacchi di panico, specialmente quando rimane chiuso in una classe da solo a scuola perché c'è l'allarme.
Canzone: Breathin - Ariana Grande
Per tutta la scuola risuona l'allarme che nessuno di noi avrebbe voluto sentire. Non è un'esercitazione... un uomo armato si aggira tra di noi.
Subito mi fiondo in una classe, è abbastanza grande, posso nascondermi in più punti, cerco di spostare l'armadio vicino ma non ci riesco, devo bloccare le porte. Il cuore mi batte a mille, sto andando in panico, ma non posso permetterlo, così quando mi faccio coraggio...Troppo tardi, la porta si apre di colpo, grido e mi chino per terra, non sapendo cosa fare, ma subito sento una mano bloccarmi la bocca, impedendomi di fare rumore. Apro gli occhi terrorizzata, ma tiro un sospiro di sollievo quando vedo che è solo Clay. Per carità, non mi dispiace affatto che ci sia lui, soprattutto lui, ma per fortuna non è uno psicopatico che sta impugnando un'arma a fuoco che vuole uccidermi.
Le sue mani tremano, come d'altronde facciamo entrambi. Mi aiuto ad alzarmi sempre in silenzio, poi insieme spostiamo l'armadio e altri vari mobili.Solo dopo ci mettiamo seduti vicino, davanti ad una serie di banchi.
Clay:-Stai bene?- mi chiede premurosamente.
T/n:-Sì, grazie- gli dico senza nascondere però la mia paura.
Volta lo sguardo da me, di scatto, guardando il vuoto. Non so cosa stia precisamente osservando ma è molto concentrato.
Strizza le palpebre un paio di volte, prima di passarsi una mano sul viso.
Clay:-Non anche qui- sussurra prima di scuotere la testa. Io e Clay siamo ottimi amici, in realtà lui mi piace, quindi a maggior ragione mi interesso a lui, mi ha anche detto che ultimamente va dallo psicologo ma non so per cosa, forse adesso troverò una risposta.T/n:-Clay- lo richiamo, lui volta velocemente lo sguardo verso di me, è più terrorizzato di me.
T/n:-Cosa c'è?- domando riferendomi a quel che ha appena detto, ma lui volta di nuovo il viso verso quel punto, aprendo leggermente la bocca.
Clay:-Ti prego, smettila- continua.
T/n:-Di parlare?- domando.
Clay:-N-non tu- aggrotto la fronte, ma in quell' istante sentiamo altri rumori incomprensibili e ci stringiamo più vicini immediatamente. Dovrei essere emozionata di stare attaccata a Clay, adesso, ma in questa situazione non riesco proprio ad immaginarmi una cosa del genere.Clay:-Non ora- sussurra nuovamente, così, non sapendo cosa dirgli, gli passo una mano attorno alle spalle e lo stringo in un abbraccio.
T/n:-Clay, non dobbiamo parlare, ci potrebbero sentire- dico il più piano possibile.
Clay:-Ma i-io non voglio parlare, sono loro che...
T/n:-Loro chi?
Clay:-Loro... io li vedo- dalla voce rotta ed il respiro affannato capisco che sta avendo un attacco di panico.
Non so chi stia vedendo, sta indicando un punto sotto i banchi vuoto, ma non faccio altre domande perché non riuscirebbe a rispondere in modo sensato.
T/n:-Respira- il suo torace si abbassa e si alza troppo velocemente, la sua bocca è aperta cercando di prendere più aria possibile, i suoi occhi sono puntati nel vuoto.T/n:-Respira, Clay- ripeto, prendendogli una mano e stringendola.
Clay non da altri segnali, spaventandomi.
T/n:-Clay!- ripeto mettendomi di fronte a lui e scuotendolo. Non so certo come comportarmi.
T/n:-Ascoltami, devi respirare, hai capito? Stringi la mano- Clay in risposta preme leggermente le sue dita sul mio palmo ed annuisco con un po' di speranza. Dopo pochissimo tempo, lo vedo tornare in sé e respirare affannosamente.
Clay:-Mi... manca l'aria- tenta di dire.
T/n:-Non parlare, sprechi fiato- do un'occhiata veloce alla porta. Lui annuisce e poco dopo si riprende.
Clay:-Grazie- sussurra imbarazzato. Sorrido grata che non sia successo niente di grave.***
Saranno passati dieci minuti quando sentiamo degli spari non troppo lontani che ci fanno avvicinare l'un l'altra e abbassare il più possibile dietro i banchi. Stringo gli occhi. Non pensavo che sarebbe giunta una fine, questi attacchi terroristici li vedevo in tv, sui giornali, ma non credevo che proprio a me sarebbe toccato.
Clay passa un braccio attorno alle mie spalle, abbracciandomi. Schiaccio il viso sul suo petto, cercando di non pensare a niente, ma come faccio? Sto per morire... i miei genitori, i miei amici... già, loro saranno ancora vivi?Troppe domande mi assillano e sento le lacrime farsi strada sul mio volto, inumidendo la maglia del ragazzo.
Clay:-Andrà bene- mi sussurra lasciando un bacio sui miei capelli.
T/n:-Clay, se dovessi...- comincio, alzando il viso distrutto e guardandolo negli occhi.
T/n:-Se dovessi morire- lui scuote la testa, sembra quasi assente.
Clay:-No T/n.
T/n:-Clay promettimi che dirai a tutti i miei cari che li ho amati- è dura dire quelle parole, ma devo farlo.
Clay ha gli occhi lucidi e scuote la testa.
T/n:-Giuramelo, ti prego- forse per la pena di vedermi così, annuisce.
Clay:-E se dovessi sopravvivere tu... lo farai per me- io annuisco.
Clay:-T/n, voglio che tu sappia che tu per me sei veramente importante... mi ricordi quando le giornate non erano così complicate e... è gratificante sapere che se qualcuno adesso mi uccidesse, l'ultima cosa che vedrei sei tu- il mio cuore è distrutto, sta praticamente dichiarando i suoi sentimenti adesso, come una specie di addio.Clay:-E adesso vorrei baciarti- dice lentamente guardandomi insicuro negli occhi.
Io annuisco, non sapendo come rispondere, lasciando che lui mi baci. Avrei voluto farlo ben prima.
Dopodiché ci abbracciamo a lungo, aspettando qualcosa che non accadrà oggi.Some days, things just take
way too much of my energy
I look up and the whole room spinning
You take my cares away
I can so over complicate
People tell me to medicate.Non ci credo... Breathin' è la canzone di Clay.
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