Gary "Eggsy" Unwin di Kingsman
Tempo: la prova della camera piena d'acqua
Canzone: Say Amen (Saturday Night) - Panic! At the Disco
Su richiesta (non riesco più a taggare ahimè)
Mi preparo per dormire, per fortuna non mi sono mai vergognata di togliermi la maglietta davanti a degli uomini - voglio dire... è come stare in costume al mare.
Dopo essermi messa il pigiama, mi metto seduta sul letto, guardando l'ora: non hanno ancora spento le luci. Sto per mettermi sotto le coperte, ma una voce mi ferma.X:-Non mi aspettavo di rivederti qui, sai?- è Eggsy, il mio amico d'infanzia. Siamo cresciuti in un quartiere povero di Londra dove o rubavi o non avevi una speranza di sopravvivere. Ci siamo conosciuti mentre cercava di scappare dai soliti bulli del posto, io lo feci entrare in casa mia così che si potesse nascondere. Gli sorrido, scrollando le spalle.
T/n:-Che coincidenza, eh?
Eggsy:-Già, entrambi qui- fa abbastanza imbarazzato.Eggsy:-T/n, perché te ne sei andata?- domanda dopo qualche secondo. Infatti, dopo sei anni da quando ci siamo conosciuti, dovetti trasferirmi.
T/n:-Mio padre, lo sai, dopo mia madre ha voluto voltare pagina- stringo le labbra, abbassando lo sguardo. Lui si morde il labbro, non sapendo cosa dire.
Eggsy:-Mi sei mancata, non potevo più mangiare i biscotti da te- cerca di sdrammatizzare, non riuscendo nell'intento.
T/n:-Quelli che preparava mamma...- sospiro, pensandoci.Eggsy:-Non mi hai neanche lasciato il tempo di salutarti- continua.
T/n:-Così mi fai sentire in colpa- ridacchio e lui arrossisce. Mi è sempre piaciuto questo suo lato timido anche con me, la sua amica più stretta.
Eggsy:-I-io non intendevo questo- si scusa, grattandosi la nuca.
T/n:-Sai, per un Kingsman come papà, sapere che mamma è dalla parte del nemico è la cosa più brutta che possa capitare- gli spiego.
Dopo un po' che passiamo a stare in silenzio, forse ricordando il bel passato insieme, decidiamo entrambi che bisogna dormire.***
Buio, solo uno strano suono. Subito dopo, delle braccia mi smuovono e apro gli occhi, ritrovandomi Eggsy con uno sguardo impaurito e allerta. Mi metto a sedere, ma immediatamente salto in piedi notando l'acqua che sta riempiendo pian piano la stanza. Gli altri ragazzi sono tutti già a lavoro per trovare una soluzione. I tubi delle docce. Ma l'acqua ormai è quasi arrivata in cima e mi costringe a prendere un bel respiro ed immergermi.
Quando vado a prendere ossigeno tramite lo scarico del water per permettermi di respirare, lancio uno sguardo al mio amico, sono finiti i tubi e lui sta andando dalla parte opposta. Non posso lasciare che muoia, non lui.
Ma è solo una prova, nessuno muore.
Penso. Ma è più forte di me, devo aiutarlo. Così, inspiro e faccio due bracciate verso di lui, arrivandogli accanto. Eggsy mi vede e subito si altera, mi prende le spalle e mi spinge verso i tubi delle docce per farmi respirare, ma scuoto la testa, non volendo saperne. Il ragazzo continua e cerca di spostarmi lontano da lì, preoccupato per me, ma quando gli accarezzo il viso facendogli cenno che no, non l'avrei lasciato solo, lui si fa coraggio e comincia a tirare dei pugni al vetro, lo raggiungo in un attimo, sentendo però la testa girare, i polmoni esplodere, i muscoli gridare pietà, continuo a battere contro il vetro.
Il vetro sembra non volersi spaccare, la mia vista si fa sfocata e sento che un altro secondo senza aria distruggerà il mio corpo...
***
Papà:-T/n, non farlo!
T/n:-Papà... scusami- cerco di dire, ma lo sforzo è troppo.
Papà:-T/n, ti prego, resta con me- la voce è forte e chiara nella mi testa.Sono dalla tua parte, papà, tranquillo.
Penso, credendo che lo capisca.
Una pressione sul mio petto mi opprime e un momento dopo è come se qualcosa mi prema sulla bocca, poi, respiro, svegliando in me finalmente tutti i sensi.Tossisco forte, sentendo l'acqua uscire dalla bocca, ho freddo. Davanti a me c'è Eggsy, non mi ci vuole molto per capire che la voce nella testa è la sua. Ha gli occhi abbastanza lucidi, ed è fradicio, proprio come me e tutti i ragazzi che sono sparpagliati nel pavimento di una stanza accanto al dormitorio.
Eggsy:-Grazie a Dio- sussurra un secondo prima di abbracciarmi, stringendomi al suo petto, anch'esso freddo. Non ho tante forze, ma ricambio la stretta, posando le mie mani sulla su schiena.
T/n:-Grazie Eggsy- riesco solo a dire.
Eggsy:-Scherzi? Hai rischiato la vita per aiutarmi- mi sorride, grato, senza però staccarsi del tutto da me. Lo sento scosso da forti brividi, sia per il freddo che per la paura che tutti abbiamo avuto.
Le altre persone sono già in piedi, cercando di riprendersi, ma nessuno è contento di aver completato la prova.T/n:-Eggsy, che hanno tutti?- domando tra un brivido e l'altro.
Eggsy:-Uno di noi è morto- dice abbassando lo sguardo e non volendo chiudere gli occhi, sapendo che potrebbe rivivere quel momento con un battito di ciglia. Trattengo il sospiro, non potendo crederci.
T/n:-Non è possibile, era una prova- lui continua a rimanere impassibile, con lo sguardo perso.
Eggsy:-Avresti potuto essere tu, capisci?- chiede con un tono lento, mentre le gocce che cadono dai suoi capelli cadono sulla mia fronte, quando ancora sono abbracciata a lui, per terra.T/n:-Non è successo grazie a te- lo rassicuro.
Eggsy:-Ho lasciato che tu mi aiutassi quando avrei dovuto farti tornare ai tubi dell'aria- le sue labbra sono viola, in effetti, deve avere parecchio freddo dato che non ha neanche una maglia addosso.
T/n:-Sono capace di decidere per chi rischiare di morire- affermo, prima che lui si avvicini al mio viso lentamente, ma un secondo prima di toccare le mie labbra con le sue, una voce ci disturba.Harry:-È bastata la respirazione bocca a bocca di prima, signori... avete bisogno entrambi di asciugarvi adesso- il tono serio dell'uomo mi fa arrossire, così Eggsy mi aiuta ad alzare ed entrambi ci allontaniamo da quella stanza, con una nuova strana visione della nostra amicizia.
Been waiting for somebody else to carry me
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