Jason Todd - Titans

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Jason Todd di Titans

Tempo: dopo che è caduto dal grattacielo

Canzone: We Belong - Dove Cameron

Da ore Jason sta chiuso in camera, non fa entrare nessuno e questo mi preoccupa da morire

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Da ore Jason sta chiuso in camera, non fa entrare nessuno e questo mi preoccupa da morire. Sono seduta al tavolo in sala con Gar e Rachel, mi sto torturando le mani con i denti e i due mi guardano preoccupati.

Gar:-T/n, parlagli, vai- io scrollo le spalle.
T/n:-Lo forzerei e io non voglio questo- preciso.
Rachel:-È tuo diritto parargli, sei la sua ragazza, la sua famiglia- sospiro trattenendo le lacrime. Sono troppo orgogliosa e glaciale in certi momenti che non so proprio come facciano a sopportarmi, i miei unici amici.
T/n:-Ha Bruce, lui è la sua famiglia, chissà quante ragazze avrà già avuto- sbotto distogliendo lo sguardo dai due.

Gar:-Ma lui adesso ha solo te, qui, capisci? Ora ha bisogno di te- dice cercando il sostegno della corvina.
Rachel:-Ha ragione, vai da lui- mi stringe la mano e io le accenno un sorriso ricambiato da entrambi i ragazzi davanti a me.
T/n:-Ok, grazie ragazzi- faccio prima di alzarmi e dirigermi verso la sua stanza.

Busso alla porta, nessuno risponde, ma so che è lì, così lo chiamo.
T/n:-Jason, ora entro- lo avverto, ma quando apro la porta della stanza lo trovo intento a fissare la finestra.
T/n:-Jason?- chiedo una volta affiancatami a lui.
Il ragazzo scatta la testa verso di me, come se si fosse svegliato da un incubo.

Jason:-T/n- dice solamente, rigirando la testa verso la finestra.
Faccio un altro passo verso di lui e gli poso una mano sulla spalla. I suoi muscoli sono tesi.
T/n:-Vuoi dirmi cosa succede?- domando tranquillamente.
Jason:-Succede che lo rivedo tutte le volte che chiudo gli occhi o guardo il cielo- ingoio la saliva, non sono mai stata brava con le parole.

T/n:-Non devi pensarci Jas, sei stato salvato, questo è l'importante- gli massaggio la spalla, ma lui, come ormai so, è irascibile e si allontana dal mio tocco.
Jason:-T/n, io stavo per schiantarmi a terra da un grattacielo! Come puoi pretendere che non ci pensi?!- grida guardandomi quasi ferito dalle mie parole.
T/n:-Scusami, non volevo intendere questo... volevo aiutarti.
Jason:-Anche tu la solita frase: volevo aiutarti, ma nel momento in cui avevo bisogno di te, non ci sei stata!- quelle parole mi feriscono davvero, tanto che comincio ad alterarmi.

T/n:-Jason, io non sapevo dove tu fossi! Ero la più preoccupata, non pensi mica che volessi che tu cadessi?!
Jason apre la bocca per ribattere, ma la richiude non sapendo cosa dire. Il suo respiro è pesante.
Jason:-Ho solo bisogno di stare solo, adesso- risponde con voce rotta.
T/n:-Io ho bisogno del mio Jason, quello di cui mi sono innamorata- lui sta per addolcirsi, lo vedo dai suoi occhi, ma nel momento in cui Rachel entra furiosa, urla qualcosa che non riesco a comprendere perché la sua voce diventa pesante e metallica, i suoi occhi rossi, così mi piazzo davanti a Jason senza neanche pensarci.

T/n:-Rachel, che succede?- chiedo, ma Jason mi interrompe nel discorso.
Jason:-Sono stanco di questa merda- dice con voce tremante prima di prendere la giacca ed andarsene dalla camera. Io guardo Rachel con irritazione e lei segue Jason, così la sorpasso e mi avvicino a Jason.
T/n:-Ehy, Jas, tranquillo- lui mi ignora ed arriva in sala, così mi metto davanti a lui.
Jason:-T/n, ti prego, non è il momento- mi supplica di andarmene, ma non lo faccio.

Rachel:-Non andartene via adesso!- dice arrabbiata.
Le leggo nel pensiero, so che non dovrei farlo, ma sono troppo confusa. Vedo una stanza con delle croci, il volto di Jason nella sua mente sfocata.

Dawn:-Ehy, cosa sta succedendo, qui?- chiede notando la tensione palpabile.
Rachel:-Jason ha riempito la mia stanza disegnando delle croci- si lamenta.
Jason:-Balle!- grida, io gli stringo il braccio.
Dawn:-Jason, va bene se sei arrabbiato...- prova a spiegare in tutta tranquillità.
Jason:-Non ho fatto proprio niente, ok? Quindi non incolpatemi per problemi voodoo!
T/n:-Jason- lo richiamo per calmarlo.
Jason:-T/n, ti prego- mi zittisce. Lascio la presa dal suo braccio, stanca.

Donna:-Di che si tratta il dramma?- domanda entrando in sala.
Dawn:-Rachel crede che Jason le abbia scritto delle croci in camera- spiega.
Rachel:-So che lo ha fatto- puntualizza.
T/n:-Rachel, calmati- mi altero.
Hank:-Bella idea con la bottiglia di Bourbon, non è il mio tipo, preferisco l'amaro... sei per caso entrato in camera mia mettendoci quella roba e ti sei scordato in che squadra stai?- questa situazione mi da sui nervi, tutti incolpano Jason senza neanche lasciarlo parlare.

Donna guarda prima me, poi Jason.
Donna:-Perché Jason?- domanda seriamente.
Jason:-Non so di cosa stiate parlando ragazzi ma io non l'ho fatto- prova a spiegare.
Dawn:-E la foto di Ellis?
Donna:-O della soda all'arancia.
Jason:-Io vado- dice, ma Hank lo richiama.
Jason:-Voi siete pazzi, preferirei essere con Deathstroke adesso, pensate che tutto sia per colpa mia- sono visibili le lacrime agli occhi del ragazzo.

T/n:-Jason, non è vero, io ti credo- provo a dirgli, ma lui si è già allontanato, così lo seguo a passo veloce.
T/n:-Jason, fermati- gli dico una volta che è salito sul tetto.
T/n:-Jas, no- lo richiamo, prendendogli il braccio, ma lui si gira, strattonando il braccio e lasciandosi dalla mia presa.
Jason:-Lasciami stare, perché ti interessa tanto di me se tutti credono che sia io dalla parte del torto?- i suoi occhi luccicano a causa delle lacrime.

T/n:-Perché ti amo, lo sai, mi fido di te- gli spiego, quasi piagnucolando.
Jason:-Ma per favore... tu non mi ami- fa per andare all'orlo del palazzo.
T/n:-E tu non mi credi... Jason, tu potrai non amarmi- lui cerca di rispondermi ma io lo fermo.
T/n:-Ma non mettere mai in dubbio l'amore che provo per te- gli dico, arrivando accanto a lui, sul cornicione del grattacielo.

Jason:-T/n, torna dov'eri prima- mi ordina.
T/n:-Non seguo gli ordini di nessuno, ci tornerò solo se lo fai anche tu e se ti butti...- gli stringo la mano, allacciando le nostre dita.
T/n:-Porterai giù anche me- non c'è un pizzico di paura nella mia voce, so che farà la cosa giusta.
Jason:-T/n... non devi fare questo per dimostrare di amarmi, ok? Ho capito, ti credo, adesso torna lì- fa segno alla terrazza ma io non mi accingo a spostarmi.

T/n:-Dopo di te, Jason- dico stringendo più forte la sua mano.
Lui mi guarda negli occhi, respirando a fatica per la tensione.
Jason:-Perché ti rovini per stare con me?- chiede sull'orlo della disperazione.
T/n:-Perché noi ci apparteniamo, e lo sai... in qualsiasi situazione, se tu sei fottuto, lo sono anche io, ma va bene così finché stiamo insieme- gli sorrido, più tranquilla di quanto mi sia aspettata.

Lui abbassa lo sguardo e torna al sicuro, portandomi con lui, sul tetto.
Jason:-Cristo, questo è l'effetto che mi fai, è come se fossi allergico a chiunque ma tu sei l'unica che mi fa stare bene- quasi sussurra prendendomi il viso tra le sue mani, io così gli asciugo le lacrime che scorrono sul suo viso e gli do un bacio semplice e delicato sulle labbra, che lui accetta bisognoso.
Jason:-Credo di amarti- gli sorrido ancora più intensamente perché è la prima volta che me lo dice, anche se ormai mi era ben chiaro.
T/n:-Io sono sicura di amarti- e quando stiamo per ribaciarci qualcuno ci interrompe.
Dick:-Oh... scusate, vi ho rovinato il momento... torno giù- io ridacchio, seguita da Jason, il quale non sta più pensando al momento in cui stava cadendo dal grattacielo.

Think I'm allergic to every other person
You're the one, now I'm certain

𝕀𝕄𝕄𝔸𝔾𝕀ℕ𝔸 𝕄𝕌𝕃𝕋𝕀𝔽𝔸ℕ𝔻𝕆𝕄 su richiesta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora