Tommy - Dunkirk

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Tommy Di Dunkirk

Tempo: dopo che sono montati sulla barca del padre del ragazzo biondo.

Canzone: Another Love - Tom Odell

Su richiesta🌫

È da troppe ore ormai che i miei compagni hanno scoperto che sono una donna

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È da troppe ore ormai che i miei compagni hanno scoperto che sono una donna... si, sono una donna in guerra. Mi ero camuffata per non abbandonare mio fratello minore, ma dopo la sua perdita era come se tutto quello che avevo fatto per stargli accanto fosse scomparso, avevo deciso che non mi sarei più nascosta per fare vedere chi ero veramente. Una donna. Una donna che voleva solo proteggere il fratello.

Ed è da troppe ore che rimango al fianco di un ragazzo di nome Tommy, l'ho incontrato mentre piangevo sul corpo di mio fratello, mi ha portato in salvo ma sarei rimasta lì, pronta a morire.
La nave su cui siamo montati per l'ennesima volta è stata affondata e ora ci hanno caricato su una barca civile, siamo sporchi di gasolio tanto che faccio fatica a riconoscere il mio amico. È inutile dire che la paura arriva subito.
T/n:-Tommy? Tommy?!- grido presa dal panico. So che lo conosco da poco, ma in guerra ogni secondo è come se fosse interi minuti, ogni minuto ore e ore sono giorni.
Diverse persone si girano o alzano le mani, siamo tutti inglesi e Thomas è un nome molto comune, ma ciò mi da un po' di speranza, così prendo un panno e lo bagno con dell'acqua del mare.
Prendo il primo uomo ad aver alzato la mano e gli pulisco il viso. Non è lui. Il secondo, neanche e neppure il terzo.
Le persone mi guardano curiosamente e stancamente, non capendo quale sia il mio scopo. Al quarto mi tremano le mani, l'ultimo che potrebbe essere lui. Spero che riesca a riconoscermi sotto tutto il nero del gasolio che ho in volto, ma non dice niente. Gli prendo delicatamente il volto tra le mani, gli passo lo straccio tra le guance che diventano di un rosa pallido. Poi, facendo un respiro profondo, la passo sugli occhi del ragazzo. I tratti. Li riconosco. È vivo ed è accanto a me.
T/n:-Tommy! Sei vivo, oh mio Dio, Tommy... sono T/n- c'è silenzio nella barca, solo io che gemo dolorante quelle parole.
I suoi occhi sembrano illuminarsi sotto tutta quella tragedia.
Tommy:-T/n- sussurra.
Di scatto ci stringiamo in un abbraccio forte e resistente, per quanto sfiniti possiamo essere.
Sento le lacrime bagnarmi il volto e i singhiozzi uscire copiosi dalla mia bocca, così stringo più forte il ragazzo.
Tommy:-Siamo vivi, siamo vivi- ripete come stupito.
Ci sediamo accanto stringendo le nostre mani l'una nell'altra.

Una volta arrivati a destinazione, scendiamo dalla barca e ci dirigiamo al molo, senza lasciarci andare.
Ci danno del pane e un bicchiere di tè, poi una coperta ciascuno e ci dirigiamo sul treno.
Ci sediamo ad uno scompartimento e chiudiamo le porte che ci dividono dal corridoio del treno.
Finalmente lo posso guardare attentamente, non mi ero mai accorta della grazia del suo volto, i lineamenti dolci ed ingenui che sono irriconoscibili se spaventati e tesi.
Mi sorride a stento, con gli occhi lucidi.

Tommy:-Che pensi di fare adesso?- chiese subito.
T/n:-Sono sola, mio fratello era tutto quello che avevo, vedrò quando saremo arrivati. Tu?
Tommy:-Anche io sono solo, però s-se sei d'accordo possiamo... possiamo rimanere uniti- i miei occhi si riempiono di lacrime ancora una volta.
T/n:-Va bene- rispondo solamente.
T/n:-Tommy, senza di te io sarei morta, voglio ringraziarti, cosa posso fare per te?- lui scuote il capo.
Tommy:-Era mio dovere, saresti morta.
T/n:-Hai rischiato di morire, sei l'unico ad avere ancora un cuore funzionante qui- dico con voce strozzata.
T/n:-E meriti qualcosa in cambio per questo- gli prendo le mani dalle nocche distrutte fra le mie, facendo attenzione a non fargli troppo male.
Tommy:-Allora devi chiudere gli occhi- senza indugiare obbedisco.
Tommy:-E vedere un bel prato pieno di fiori, stai camminando- tutto ciò che pronuncia flebile è chiaro nella mia mente, per un secondo mi dimentico quello che ho passato. Purtroppo che i fiori non sono cresciuti tra le macerie di Dunkirk.
Tommy:-E poi ci sono io, ho un fiore in mano, un girasole. E tu sei bellissima, hai un vestito azzurro, voglio parlarti e così ti regalo il fiore. D'ora in poi è la mia versione di come ci siamo conosciuti- il mio cuore perde un battito, ricordando il corpo di mio fratello inerme, questa è la vera versione di come ci siamo conosciuti.

T/n:-Tommy, è morto- rispondo non sapendo trattenere il dolore. Mi stringe subito tra le sue braccia mentre appoggio il mio volto nell'incavo del suo collo.
Rimaniamo così per un'altra ora, fino a che non mi addormento.

***

Tommy mi ha svegliato, siamo arrivati. Ci dirigiamo alle porte del treno e, scesi, ci fermiamo a guardarci negli occhi.
T/n:-Voglio ringraziarmi con te, anche se rimarremo comunque insieme, prima di lasciare questa stazione e voltare pagina è mio dovere ricambiare il favore- detto questo mi sporgo e gli do un bacio lieve sulle labbra, lui è stupito inizialmente, forse anche impaurito. Dopo qualche attimo, sento le sue mani cingermi i fianchi delicatamente e premere di più le sue labbra sulle mie, quasi spaventato.
Una volta staccati, mi sorride piano, ricambio, entrambi ci sentiamo in colpa di essere in un certo senso più felici di qualche ora fa.

Mi porge la mano e la stringo.
Tommy:-Pronta?- domanda. Annuisco.
T/n:-Insieme.

But all my tears have been used up... up
And if somebody hurts you I wanna fight
But my hands been broken
once too many times

𝕀𝕄𝕄𝔸𝔾𝕀ℕ𝔸 𝕄𝕌𝕃𝕋𝕀𝔽𝔸ℕ𝔻𝕆𝕄 su richiesta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora