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Ultimamente, la mia relazione con Rafe sta peggiorando: il mio ragazzo diventa sempre più apatico col tempo e mi tratta male, come se non volesse dimostrare di avere delle emozioni, e per questo non ho mai sofferto così tanto. Ho deciso che devo parlargliene, forse crede che io lo odi e lo voglia abbandonare come tutti stanno facendo, ma è l'ultima delle mie intenzioni farlo.
A casa sua non lo trovo, provo ad andare da Barry ma niente da fare. Decido quindi di andare in spiaggia, annoiandomi, nel punto in cui di solito mi metto coi miei amici, ma appena arrivata noto Rafe seduto su un telo, mentre osserva il mare. Sono già le 20:39, non c'è nessuno in spiaggia e non ho nessuno che mi aspetti a casa, ho tutto il tempo per parlargli. Mi avvicino lentamente, gli tocco la spalla, una volta arrivata dietro di lui. Egli si volta, subito rimango stupita dai suoi occhi arrossati e pieni di lacrime che cadono sul viso. Si asciuga subito da esse ma inutilmente, visto che altre continuano a cadere.
Si alza in piedi di scatto e si mette di fronte a me. Rafe:-Cosa ci fai qui a quest'ora?- domanda. T/n:-Quello che fai tu- rispondo ovvia. Scuote il capo e guarda oltre a me. T/n:-Rafe, è da due giorni che non ti vedo in giro, non mi rispondi al telefono e non sei a casa, potresti dirmi che succede? Perché piangi?- domando. Non l'ho mai visto piangere, devo dire che mi fa molta tenerezza. Rafe:-Non ti deve interessare- alzo gli occhi al cielo. T/n:-Invece mi interessa, non fare l'arrabbiato con me, voglio solo sapere come stai- mi avvicino e gli prendo il viso tra le mani, non ha il coraggio di guardarmi negli occhi.
Rafe:-Mio padre mi ha cacciato di casa- dice tutto di soppiatto. T/n:-Oh... per quale motivo? Rafe:-Lascia perdere... ho bisogno di stare solo- dice prendendo il telo, ma glielo afferro e lo butto giù. T/n:-Io ho bisogno di stare con te!- rispondo. Mi avvicino ancora, ma lui mi respinge dandomi una spinta alla spalla fortemente che mi fa sbilanciare e cadere a terra, più dallo stupore che dal gesto.
T/n:-Rafe- sussurro con voce strozzata e gli occhi pieni di lacrime. Egli mi guarda sorpreso da ciò che ha appena fatto. T/n:-Perché?! Perché sei così cattivo con me?- domando alzandomi e allargando le braccia. Rafe:-Ah, adesso sono cattivo!- ribatte. T/n:-Sì, esattamente! Non mi dici mai niente, mi tratti male e adesso mi hai messo le mani addosso! Ti sembra che me lo meriti?! Merito di soffrire solo perché ti amo?- chiedo, lui alza gli occhi al cielo, non posso credere che sia così apatico. Vorrei solo sapere perché. Rafe:-Nessuno mi ama, a quanto pare- risponde con gli occhi velati di lacrime.
T/n:-Io! Io ti amo! Mi vedi?! Ho fatto chilometri per tutto questo posto solo per starti vicino... non ti chiedo tanto, Rafe, ti chiedo di essere onesto con me e parlarmi... io ti voglio bene, anche se tu mi fai soffrire- parlo lentamente, alzando sempre di più la voce. T/n:-Tu non hai idea del potere che hai su di me, perché non mi merito te, mi merito altro, ma continuo a starti dietro, adesso voglio sapere se lo faccio invano- entrambi siamo distrutti dalle mie parole, ma ho bisogno di sapere.
Rafe:-N-no, non è invano, ma perché me lo vieni a dire? Perché continui a starmi dietro? Vai via se è questo che meriti. T/n:-Non capisci niente! Sei veramente stupido sai? Continuo a starti dietro perché non posso lottare i miei sentimenti! E non mi basta consumare tutta la mia voce per dirtelo, te lo dimostro anche ma tu sei cieco probabilmente, morirei per te, Rafe, a costo di dimostrartelo ma tu non lo faresti per me, perché anche se non intendi farmi soffrire, ci riesci comunque- ormai sto urlando e lui non nasconde più le lacrime, come me.
Rafe si copre il viso con le mani e si gira, nel momento esatto in cui scoppia in singhiozzi amari. Non mi aspettavo questa reazione, pensavo che si sarebbe arrabbiato ancora di più. Dovrei andarmene una volta per tutte e lasciarlo soffrire al posto mio, ma non posso, deve capire che lo amo dal momento in cui non lo abbandono, nonostante il mio dolore. Mi avvicino e lo abbraccio da dietro, lui immediatamente si gira e mi stringe il busto con le braccia robuste, nascondendo il viso nel mio petto, come se fosse un bambino. Trema violentemente e non smette di singhiozzare. Il mio cuore, a questa visione, è distrutto. Gli accarezzo i capelli, delicatamente. Alza il viso per guardarmi negli occhi. Rafe:-Sono un mostro, lo so, ma ti supplico, abbi pietà di me, ho bisogno di te, non te l'ho mai detto ma ti amo anche io... è solo che ho paura... ho fatto un casino...- dice con la voce rotta. T/n:-È tutto ok, tranquillo, ti perdono- egli scuote la testa. Rafe:-Non perdonarmi, non lo merito, ma non lasciarmi, ti prego- annuisco e lui cerca di farmi un sorriso grato, prima di lasciarmi un bacio sulle labbra, dopo tantissimo tempo, e abbracciarmi di nuovo.
Oh, please, have mercy on me Take it easy on my heart Even though you don't mean to hurt me You keep tearing me apart
