Prologo

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Saltellai fino all'ascensore tentando invano di infilare la scarpa con il tacco nel mio piccolo piede numero trentasette .

"Ciao Margaret!!!" gridai alla mia domestica e senza aspettare risposta entrai nell'ascensore che , finalmente , era arrivata .

Sistemai il vestitino rosso e controllai che la gonna fosse perfetta , feci giusto in tempo a mettere gli occhiali da sole sul ponte del naso che le porte si aprirono.

Vivevo all'ultimo piano del grattacielo Shard , nella city di Londra , da cui una vista mozzafiato era ben visibile e se avessi avuto più tempo avrei passato le ore lì , concentrando il mio sguardo su tutti i passanti che correvano di fretta a destra e sinistra , ma la mia vita era più che frenetica e questi piccoli piaceri della vita mi erano negati .

Salutai il portiere  prima di spingere la pesante porta di vetro e precipitarmi nella limousine che mi stava aspettando .

"Giorno Stewart " salutai il mio autista .

"Giorno ms.Castel " .

Non persi tempo e velocemente estrassi  il mio iPhone dalla pochette dorata e controllai l'e-mail.

Migliaia e migliaia di richieste di lavoro , interviste e quant'altro intasavano la mia casella e appuntai mentalmente di far rispondere a tutte dalla mia segretaria Beth.

Questa era la mia vita :un continuo appuntare, rifiutare , accettare , licenziare , assumere , ricevere , ringraziare .

E mentre Londra andava avanti io restavo bloccata nel mio ufficio al 30 st Mary Axe .

Ma avevo scelto io tutto questo e non me ne pentivo .

Questa era la vita che avevo sempre desiderato .

Io avevo tutto.

Ma poi arrivò lui .

High Society :: n.h. #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora