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Niall's pov

Avevo rifatto i calcoli e i miei conti erano giusti.
Ma visto che Ms.Castel era testarda come poche persone avevo fatto ancora di nuovo i calcoli e giuro ,erano più che perfetti.

"Ms.Castel ho rifatto i conti e sono esatti , per risolvere la situazione dovrebbe organizzare qualcosa al più pres-" alzai la testa , da quando avevo spinto la porta in legno non avevo alzato lo sguardo dalla cartellina , per assicurarmi che avessi scritto tutto bene , quindi rimasi totalmente sorpreso quando la vidi tentare di formulare una parola con il telefono vicino all'orecchio .
Era pallida e gli occhi erano totalmente spalancati , non si era accorta nemmeno della mia presenza
.
"I-o , cos-?" Non riusciva a parlare e quando si accorse che non c'erano speranze attaccò freneticamente la chiamata .
Quando si accorse di me sussultò per lo spavento e posò una mano sul cuore.
"Cristo Horan , non ti hanno imparato a bussare?" Sbottò accigliandosi .
Trattenni una risata "in verità-mi ci volle tutta la mia volontà per trattenermi in quel momento - ho bussato più di una volta " lei sospirò .
Mi aspettavo delle scuse ...non so , mi sarebbe bastato anche un sorrisino , qualsiasi cosa !
Ma niente .
"Non c'è la faccio proprio ora a sentire ciò che hai da dirmi " disse andando a prendere la sua borsa e la giacchetta in pelle sull'attaccapanni .
Era presto per andare casa , non eravamo nemmeno a metà giornata del lavoro , ma evidentemente aveva seriamente bisogno di riposo .
In più o meno due settimane che ero lì avevo capito che Ms.Castel non era una donna che tendeva a lasciare il posto di lavoro , non si era lasciata andare mai è lavorava sodo tutto il giorno .
Quindi la ragione della sua ritirata anticipata doveva essere seria .
"Ma ...vede , devo parlarle di quei conti e credo che si debba fare qualcosa subito " dissi prima che aprisse la porta del suo ufficio.
Mi stava invitando implicitamente ad andarmene da lì?
"Senti-sospirò pesantemente - se è tanto importante come credi , quando staccherai ti manderò a prendere dal mio autista , verrai a casa mia e lì discuteremo di questa faccenda , ma ora no ..." Era frustata e ...mi dispiaceva, si .
"Posso ...posso sapere cosa le succede?" Chiesi preoccupato , non ci potevo fare niente .
Ero fatto così .
"Io-pensò un attimo a cosa dire - pensieri ..."guardò per terra e anche se sapevo che non poteva vedermi annuii .
"Capisco , allora a dopo ms.Castel"
Mormorò qualcosa insegno di approvazione prima che uscissi dal suo ufficio.
Nel tragitto per tornare alla mia scrivania i miei pensieri erano offuscati costantemente dal volto della giovane donna di poco prima , aveva sempre dato l'impressione di essere forte e potente , ma evidentemente non poteva controllare tutto ciò che la circondava e anche se non lo dava vedere lei lo sapeva , quella telefonata ne era stata la prova .
Quando mi risedetti sulla mia sedia comoda ,gli occhi dei miei colleghi erano fissi su di me .
Si aspettavano urla , lacrime , rabbia , imprecazioni ...come succedeva ogni volta che io ero entrato lì dentro .
Ma io ero solo dispiaciuto ed essendo la persona che ero ,ovvero un libro aperto , anzi ...non avevo nemmeno la copertina , me lo si poteva leggere in faccia che qualcosa non andava .
Ma cosa se neanche io non riuscivo a capirlo?
Forse non volevo ammetterlo , ma veder crollare una parte della facciata dura di ms.Castel ,aveva lasciato in me un segno profondo .
"Non ho sentito urla ...ne porte sbattere , ma la tua faccia è come ...pensierosa " constató Mary .
"Cosa è successo lì dentro?" Domandó curioso Harry .
"Niente ...ho solo dei pensieri per la testa " loro annuirono anche se poco convinti e dopo qualche secondo tornammo tutti a lavoro .
Alle cinque , quando ormai quasi tutti avevano staccato , iniziai a avviarmi verso casa ,ero ormai rassegnato all'idea di dover riaffrontare quello che le strade di Londra mi ponevano davanti quando ricordai che sarei dovuto andare a casa di Ms.Castel nella sua limousine , o meglio , non è che ricordai proprio, il clacson dell'auto in questione me lo fece ricordare.
Quando mi voltai vidi l'autista (con berretto incluso ) farmi segno di entrare ed essendo che : 1) i miei piedi chiedevano pietà e 2) odiavo Londra con i suoi mille inconvenienti , non esitai nemmeno un secondo .
Era comodissima e capii che la prima volta che ero entrato qui dentro non mi ero goduto il viaggio , così dopo le presentazioni , lasciai che scivolassi lungo il sedile in pelle nera.
Dopo un viaggio di circa cinque minuti arrivammo davanti ad un grattacielo nel bel mezzo della city di Londra .
Sapevo come si chiamasse l'imponente edificio davanti ai miei occhi solo grazie a libri e foto , che mio papà mi portava ogni qualvolta veniva qui per lavoro .
Lo Shard ....definirlo lussuoso era un eufemismo .
"Prego signore" disse Alfred mentre mi teneva aperta la porta .
Improvvisamente mi sentivo così piccolo nel mio abito elegante ripescato dal fondo dell'armadio .
Nell'ascensore c'erano uomini d'affari con telefoni di ultima generazione e anelli in oro sulle dita .
La ricchezza trasudava in ogni angolo di quel fottuto grattacielo .
Quando arrivammo al piano giusto l'ascensore si aprii direttamente in una sala grandissima .
Una cucina moderna , bianca , si trovava infondo alla stanza , mentre spiccavano più o meno al centro della stanza due divani , uno semplice in pelle bianca e un altro con penisola .
Era ...elegante ?
Non saprei , ma in quella stanza mi colpii tutto.
Soprattutto un pianoforte a coda nero , posto su un palchetto rialzato , vicino alle grandi finestre .
Ms.Castel suonava ? Avrei voluto sentirla .
" oh Horan , sei qui ?" Disse quasi sorpresa quando fece il suo ingresso , dopo aver finito di scendere le scale che portavano al piano superiore .
Era diversa , totalmente ,e non era solo perché non indossava quei soliti abiti eleganti.
Non era la donna stressata e carica di responsabilità che era dietro la scrivania .
Con quella maglia degli AC DC e quei capelli spettinati , poteva sembrare brutta , ma il fatto era che se avessi scavato dentro avresti trovato una bellezza straordinaria , la pura semplicità .
Poteva essere la stilista più famosa di tutti i tempi , ma lei rimaneva sempre una ragazza di ventun'anni che aveva paura di deludere qualcuno .
"Allora , mostrami questi conti ?" Disse sedendosi sul divano .
La raggiunsi poco dopo , togliendo dalla borsa a tracolla marrone (che rovinava il completo , ma che era anche l'unica che avevo trovato a casa ) la cartellina con il resoconto e così , iniziai ad esporre il problema .

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NA:Scusate il ritardo , ma in questi giorni ho gli esami e sono in crisi , sono stata ammesso con 10 ... 10!!!!!!
E devo mantenere il voto !
Come farò non so .
Volevo chiedervi quanti anni avete , per rendermi conto su per giù di quali persone leggono la mia storia .
A e volevo dirvi che ho aperto un profilo instagram da poco quindi se vi va andata a seguirmi ,mi chiamo "i_looked_for_alaska" naturalmente seguo tutti 😊❤️

High Society :: n.h. #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora