18 - "please , Anna." -

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Avevo programmato tutto , mi sarei allontanata , ferendolo e senza provare sensi di colpa o compassione per la persona che stava mandando in subbuglio tutti i miei principi e obbiettivi .
Ma per qualche ragione che non osavo nemmeno cercare di capire mi ritrovi a bussare su quella maledetta porta di legno che mi separava da lui e la sua rabbia .
Ero una bomba di emozioni , ma quando la porta si aprì mostrandomi il viso teso di Niall la rabbia prevalse sulle altre.
"Non sai niente di quello che ho fatto ! Non osare dirmi di pensare che fossi un'altra persona perché tu non mi hai mai conosciuto ! Non sai nemmeno un briciolo delle cose che ho fatto e che ho sopportato per arrivare qui -continui avanzando verso di lui e puntandogli un dio verso il petto - ti presenti alla mia porta , con delle dannate riviste e mi accusi di cose false! Dovresti essere il primo a sapere che tutto quello che scrivono quei maledetti giornalisti è tutto frutto della loro immaginazione , ma hai preferito saltare alle conclusioni e ben mi sta ...puoi pensare che mi stia vedendo con qualcuno come dicono loro , a me non interessa , ma non mettere mai in dubbio la mia serietà , il mio rispetto per gli altri e per me stessa !" Detto questo spinsi le riviste sul suo petto e ritornai nella mia camera senza voler sentire nemmeno una sua parola .
Che schifo .


L'ultimo giorno a New York fu libero e così mi dedicai a fare spese , più per non pensare al biondino che , in un modo o nell'altro ,mi tornava in mente .
Non seppi che fine avessero fatto i miei dipendenti ma poco me ne importava , l'unica cosa che mi interessava era far passare il tempo per poi partire il mattino seguente.
Così fu e all'alba del giorno dopo ci trovavamo tutti in aeroporto , pronti per prendere il jet privato .
Sapevo che mi davo guardando , lo sentivo ma facevo in modo di non incrociare i suoi pozzi blu , mi sarei sentita studiata ...perché lui faceva quello , cercava di andare a fondo , di trovare ciò che ti affliggeva e risolverlo per te , come un angelo .
Ma io non volevo che venisse in contatto con il mio problema , era uno ma troppo pesante per far si che lui reggesse.
Nessuno reggeva mai .


Mentre scendevo dall'aereo avevo il cuscino che mi portavo per dormire meglio sulle poltrone ed un'espressione stressata e stanca , dal viaggio e dalle continue occhiate a cui ero soggetta .
Volevo solo dormire e scappare prima che anche lui arrivasse al mio stesso punto.
Cercai di non far notare la mia leggera corsa , ma ero sicura si vedesse chiaro e tondo che andassi di fretta .
"Anna !" Sentii gridare dietro di me , i passi erano veloci e lo diventarono anche i miei .
"Anna fermati, ti prego !"
Ma non lo feci e uscì dalle porte dell'edificio ritrovandomi centinaia di paparazzi accaniti che venivano tenuti a bada dai bodyguard .
Era sempre così .
"Anna devo parlarti !" E lui continuava a gridare , io ad aumentare il passo e i paparazzi a scattare .
Ma non si fanno mai i cazzi loro ?!
Volevo solamente aprire la porta della mia limousine e dormire fino a dimenticare tutto quanto .
Arrivai alla maniglia e una volta che riuscii ad aprire la porta ne fui sollevata , almeno fino a quando Niall blocco la portiera che stavo per richiuderti .
"Ho bisogno di spiegarti Anna " gridó su tutto quel casino .
"Ti prego Niall lasciami " e così fu .
Richiusi la porta e mi accasciai sul sedile .

NA: scusate se é molto corto ma non sono riuscita a fare di meglio , non credo sia neanche molto interessante ma proverò a rifarmi giuro .
Grazie per le 2000 visualizzazioni  vi adoro .
Non pensavo questa storia potesse piacere a qualcuno sinceramente ❤️❤️

High Society :: n.h. #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora