Avevo programmato tutto , mi sarei allontanata , ferendolo e senza provare sensi di colpa o compassione per la persona che stava mandando in subbuglio tutti i miei principi e obbiettivi .
Ma per qualche ragione che non osavo nemmeno cercare di capire mi ritrovi a bussare su quella maledetta porta di legno che mi separava da lui e la sua rabbia .
Ero una bomba di emozioni , ma quando la porta si aprì mostrandomi il viso teso di Niall la rabbia prevalse sulle altre.
"Non sai niente di quello che ho fatto ! Non osare dirmi di pensare che fossi un'altra persona perché tu non mi hai mai conosciuto ! Non sai nemmeno un briciolo delle cose che ho fatto e che ho sopportato per arrivare qui -continui avanzando verso di lui e puntandogli un dio verso il petto - ti presenti alla mia porta , con delle dannate riviste e mi accusi di cose false! Dovresti essere il primo a sapere che tutto quello che scrivono quei maledetti giornalisti è tutto frutto della loro immaginazione , ma hai preferito saltare alle conclusioni e ben mi sta ...puoi pensare che mi stia vedendo con qualcuno come dicono loro , a me non interessa , ma non mettere mai in dubbio la mia serietà , il mio rispetto per gli altri e per me stessa !" Detto questo spinsi le riviste sul suo petto e ritornai nella mia camera senza voler sentire nemmeno una sua parola .
Che schifo .L'ultimo giorno a New York fu libero e così mi dedicai a fare spese , più per non pensare al biondino che , in un modo o nell'altro ,mi tornava in mente .
Non seppi che fine avessero fatto i miei dipendenti ma poco me ne importava , l'unica cosa che mi interessava era far passare il tempo per poi partire il mattino seguente.
Così fu e all'alba del giorno dopo ci trovavamo tutti in aeroporto , pronti per prendere il jet privato .
Sapevo che mi davo guardando , lo sentivo ma facevo in modo di non incrociare i suoi pozzi blu , mi sarei sentita studiata ...perché lui faceva quello , cercava di andare a fondo , di trovare ciò che ti affliggeva e risolverlo per te , come un angelo .
Ma io non volevo che venisse in contatto con il mio problema , era uno ma troppo pesante per far si che lui reggesse.
Nessuno reggeva mai .Mentre scendevo dall'aereo avevo il cuscino che mi portavo per dormire meglio sulle poltrone ed un'espressione stressata e stanca , dal viaggio e dalle continue occhiate a cui ero soggetta .
Volevo solo dormire e scappare prima che anche lui arrivasse al mio stesso punto.
Cercai di non far notare la mia leggera corsa , ma ero sicura si vedesse chiaro e tondo che andassi di fretta .
"Anna !" Sentii gridare dietro di me , i passi erano veloci e lo diventarono anche i miei .
"Anna fermati, ti prego !"
Ma non lo feci e uscì dalle porte dell'edificio ritrovandomi centinaia di paparazzi accaniti che venivano tenuti a bada dai bodyguard .
Era sempre così .
"Anna devo parlarti !" E lui continuava a gridare , io ad aumentare il passo e i paparazzi a scattare .
Ma non si fanno mai i cazzi loro ?!
Volevo solamente aprire la porta della mia limousine e dormire fino a dimenticare tutto quanto .
Arrivai alla maniglia e una volta che riuscii ad aprire la porta ne fui sollevata , almeno fino a quando Niall blocco la portiera che stavo per richiuderti .
"Ho bisogno di spiegarti Anna " gridó su tutto quel casino .
"Ti prego Niall lasciami " e così fu .
Richiusi la porta e mi accasciai sul sedile .NA: scusate se é molto corto ma non sono riuscita a fare di meglio , non credo sia neanche molto interessante ma proverò a rifarmi giuro .
Grazie per le 2000 visualizzazioni vi adoro .
Non pensavo questa storia potesse piacere a qualcuno sinceramente ❤️❤️
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High Society :: n.h. #Wattys2016
FanfictionAnna fin da piccola è sempre stata indipendente e tenace ed è questo che l'ha portata ad avere successo nella vita, fino a diventare il capo della casa di moda più importante dell'inghilterra . Anna non crede nell'amore , è la prima cosa che dice...