19 - " I can't stand anymore..."

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Il telefono squillava e squillava interrompendo il silenzio che si era creato nella casa .
Ero seduta davanti al pianoforte , guardando ogni tanto la vista su cui dava la grande finestra di fronte , ogni tanto la voglio di sfiorare quei tasti scorreva nelle vene talmente tanto forte da voler lasciar cadere a terra la tazza di The alla vaniglia stretta nella mano destra .
Ma non l'avrei suonato perché le uniche canzoni che avrei riprodotto mi avrebbero portato irrimediabilmente a lui ; non volevo farlo eppure mi soffermavo a riflettere sui particolari del suo volto , pensavo a quel naso perfetto e a quei piccoli nei sparsi qua è la , gli occhi azzurri incorniciati dalle ciglia lunghe che quando era concentrato sbatteva lentamente , l'avevo notato durante una delle nostre uscite e ne ero rimasta ammaliata tanto da non riuscire a porre la mia attenzione su altro.
Sembrava stupido ma i piccoli particolari erano i più intriganti .
Il telefono continuava a squillare ma io non volevo prenderlo tra le mani ; per la prima vota in anni di lavoro volevo stare lontana da quel mondo e ritornare ai tempi felici , dove potevo vestire con un paio di jeans vecchi senza essere giudicata e mettermi una maglietta comoda per uscire .
Mi alzai e andai verso la penisola in marmo scuro della cucina per poi posarci la tazza con il The ormai terminato , lanciai uno sguardo alle riviste poco lontane e non potei evitare di leggere qualche titolo : litigata in pubblico per la donna più contesa del momento , Anna Castel scatena l'ira del suo dipendente preferito , problemi in paradiso per la giovane stilista .

Odiavo i paparazzi , odiavo le riviste e odiavo il gossip .
Odiavo tutto quello che faceva parte del mondo in cui ero costretta a vivere e forse odiavo anche me stessa per essermi cacciata in quella situazione ; ma che cosa potevo più fare ?
Avevo cercato di allontanarlo  , di ferirlo , di annientarlo ma tutto quanto si era sempre riscontrato su di me , ferendo lui ferivo anche me .
Poggiai le mani sul bancone cercando un sostegno , la vista si stava annebbiando notevolmente e gli occhi iniziavano a bruciare nel vano tentativo di trattenere le lacrime .
Era tutto un casino , la mia testa e il cuore erano quelli messi peggio e non potevo pensare che una solo persona avesse potuto crearlo .
L'amore è un casino ecco cosa .
Gli adolescenti si sentono costantemente confusi perché loro sono aperti all'amore .
L'amore è tutto per loro .
Quante persone non hanno scritto una lettera al loro primo amore ?
Quante hanno fatto cose inimmaginabili per salvarlo ?
Quante sono cambiate ?
Cambiamo sempre , siamo in continua trasformazione a causa di minimi fattori che ci mutano pian piano ma l'amore è quella cosa che ti cambia nel profondo , gli basta un attimo ed è più veloce del pensiero perché non puoi renderti conto di essere cambiato radicalmente fin quando ti trovi davanti a situazioni nuove e prima impensabili .
L'amore negli adolescenti è potente ma quando attacca una persona adulta per la prima volta è pericoloso .
"Anna " era un sussurro che a stento era percepibile ma io lo sentii forte e chiaro .
Mi girai lentamente con le spalla che tremavano a causa del pianto, la faccia rigata dalle lacrime e arrossata sulle guance .
Era lì bagnato dalla testa ai piedi , con un cappotto nero che lo avvolgeva e degli stivaletti ai piedi , i capelli ammaccati sulla testa a causa dell'acqua e gli occhi che mi guardavano scavando affondo .
"Cosa ci fai qui? " cercai di risultare autoritaria ma la voce che tramava aiutò ben poco .
"Il portiere mi ha lasciato salire e..."si fermò qualche attimo continuando ad osservarmi.
"Niall te ne devi andare ,non devi più cercarmi , devi stare lontano da me . Il mio mondo non ti appartie-"
"Mi sono scocciato di pensare che tu sia come quelli del tuo mondo Anna , mi sono scocciato di pensare che tu sia troppo importante per stare con me e mi sono scocciato di apparire su riviste scandalistiche a causa tua"
Le parole mi ferirono nel profondo perché per lui era colpa mia , per lui io ero un problema; ma non era forse quello che volevo ottenere ?
"Ma cosa più importante Anna : mi sono scocciato di tirarmi indietro e di non affrontare le conseguenze che stare con te porterebbe- dicendo questo fece qualche passo verso di me e io indietreggiai sbattendo contro il bordo della penisola -non sopporto di stare ad ammirare le tue labbra senza poterle sfiorare - posò delicatamente le mani sui mie fianchi e mi spinse contro il suo petto e non riuscii a reagire perché non volevo - sono arrivato al limite . Perciò  ora lo faccio e non mi interessa cosa accadrà dopo ."
Avvicino il suo volto al mio e fece sfiorare il suo naso con il mio .
"Ti bacio Anna " e dopo aver sussurrato questo posò le sue labbra calde sulle mie .
Quello fu il momento in cui mi resi conto che l'amore mi aveva cambiato perché nel passato non avrei mai fatto accadere una cosa del genere , ma ora ero io stessa a volerlo .

High Society :: n.h. #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora