23.

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Due respiri avvolti e
due corpi,

avvertire che
ciò che da sempre
nascondi
ad altri
venga d'impeto 
trapassato e
penetrato ma
docilmente.

Resistere.

Allontanarsi.

Avrei voluto
che mi stringessi,

che mi stringessi
fino a bloccarmi quei bui
pensieri
sussurrandomi
a voce bassa che
m'avresti amato
fino alla fine.

Perché io l'avrei fatto.

Racconto di una
promessa infrangibile.

Custodivo quei ricordi
legati al mio spirito
come brandelli
arsi e danneggiati.

M'eran rimasti
solo quelli.

Annaspavo tentando di
scorgere
per un'ultima volta
il tuo sguardo
in altri occhi.

Entrambi
in un letto sfatto,
tu che mi sfiori
io che ti sfuggo
un'alba diversa ,
ricordi?

Totalmente smarrita
di un'idea,
schiava di un'utopia.
Irreale.
Incontrollabile.

Non riuscivo a
smettere d'incendiarmi.

Mischiarmi al tuo essere.
Condividermi
e poi gettarmi in te.
Corrodere
strato dopo strato
questa solitudine
alienante.

Volgere lo sguardo
verso l'alto
e liberarsi d'ansie e timori.

Mi rifugio nell'ombra.
Decisa a perder forma.
Disgregarsi.
Trasformarsi.

Esistere in altra vesti.

Una realtà
così deludente,
un terreno secco e
arido

inappagante.

Avvicinati.

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