E continuando a
girarechiusi gli occhi
e spensi il respiro,spinta da fame
d'amore
danzavoagitavo il mio corpo
schiavo di taglienti
vertigini,scuotevo questo mio
albero spoglioriempito di memorie
cucite senza troppa
premura ,memorie posate
al largo gettateaggrovigliate
nel mio sporco
sudicio sottosuolo.