capitolo 2

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Luca

Sono appena arrivato a Milano, sono troppo carico ed eccitato. Non so descrivere quanto io abbia voglia di far conoscere la mia musica e farò di tutto affinché questo possa accadere.

Aveva scritto Luca nelle note del suo cellulare, le usava come una sorta di diario di bordo con una cartella apposita nominata "Milano".
Non sapeva cosa e dove lo avrebbe portato questa esperienza ma aveva grandi aspettative.

——

Entrò lentamente nella grandissima casa che lo avrebbe ospitato per un paio di giorni, quella del suo amico Giovanni.
Gliene era così grato per la disponibilità e durante il viaggio dall'aeroporto, lo aveva ripetuto così tante volte che Gio era stato costretto a implorarlo di smetterla e che lo avrebbe cacciato di cosa se avesse continuato.

Si sedettero entrambi sul divano e iniziarono a raccontarsi, parlarono di quel pezzo di vita in cui si erano allontanati e Luca prese la volo l'occasione per scusarsi. Aveva vissuto un periodo difficile dopo XFactor e si era chiuso in se stesso, il riccio non se lo fece ripetere due volte e accolse le sue sincere scuse in quanto da tempo aveva già compreso i motivi.

Si ritrovarono poi a discutere di ciò che li accumunava fortemente, la musica.
Giovanni era un cantate proprio come Luca, in arte Sangiovanni, era diventato famoso grazie al programma di Maria De Filippi al quale aveva appena partecipato vincendo la categoria canto.
Luca avrebbe voluto fare i casting con lui ma si presentarono nel periodo sbagliato della sua vita e, preso dal panico, prima di essere convocato decise di scappare via chiudendosi in hotel.

Giovanni gli raccontò di tutto il suo percorso in casetta e di quanto si fosse innamorato della ballerina che aveva trionfato in questa edizione, Giulia.

"Devi conoscerla, te ne innamoreresti...ovviamente come persona" si grattò la nuca e Luca non riuscì a fare altro se non scoppiare a ridere per l'imbarazzo del suo amico

Non lo aveva mai visto così, Giovanni era sempre stato una persona molto estroversa e rare volte Luca lo aveva visto in difficoltà o imbarazzo.

"Questa ragazza ti ha addolcito" il riccio spalancò gli occhi e colpì Luca con un cuscino sul viso
"Non dirlo mai più, non è vero"
iniziarono una battaglia di cuscini come quando erano dei bambini che terminò con loro esausti accasciati entrambi sul divano

"Hai ragione. Sono coinvolto e mi ha cambiato. Contento adesso?"
Luca annuì soddisfatto e pensò a quanto sarebbe stato bello se anche lui avesse avuto qualcuno nella sua vita in grado di migliorare le giornate ma sopratutto colmare quei vuoti che solo la persona giusta riesce a scorgere

"Sei pensieroso? Tutto ok?" Giovanni conosceva Luca come le sue tasche, nonostante non si vedessero da una vita.
Un tempo erano sempre lì l'uno per l'altro difatti il moro era l'unica persona a conoscenza di tutto il suo passato difficile.

"Me ne sono pentito tantissimo di essere scappato ai casting, chissà adesso dove sarei. Sempre se non fossi uscito nelle prime puntate"

Osservò Gio scuotere la testa contrariato da ciò che aveva appena detto "avresti fatto strada Luca, te lo assicuro. A me i tuoi pezzi piacciono e lo sai che sono una persona molto sincera e schietta"
Il biondo sorrise felice e soddisfatto, apprezzava sempre i pareri sulla sua musica positivi e non. Detto poi da lui, che era ormai diventato l'idolo di tutti.

"Allora quando mi farai conoscere la tua Lady?" Cercò di cambiare discorso perché gli sembrava di parlare sempre di se stesso e questo lo odiava.
"Stasera? Andiamo a fare un giretto in centro"
Gli rispose mentre era intento a sistemare il divano dopo la battaglia con i cuscini, Luca si alzò per dargli una mano ma il ragazzo non glielo permise

"Non è difficile per te uscire? Nel senso che ti fermano per tutte le foto-"
Gio fece spallucce e continuò ciò che stava facendo, era davvero bello come stesse vivendo la cosa.

"Sono un ragazzo, non devo privarmi della mia vita per delle foto e autografi. Alla fine quando ho intrapreso la strada di amici, anche se non mi aspettavo tutto questo, sapevo esattamente a cosa sarei andato incontro"
Luca non poté non essere d'accordo, sarebbe stato triste non vivere i suoi 18 anni per la fama.

——

"Sono pronto" disse Luca uscendo dal bagno dopo i continui richiami di Gio dal piano di sotto, scese le scale velocemente rischiando anche di inciampare

"Finalmente, sei il solito ritardatario!" Si grattò la nuca colpevole, proprio non riusciva ad essere puntuale nella sua vita e Gio lo sapeva perfettamente.
Si rese conto della famosa Giulia accanto al suo amico solo qualche minuto dopo, pensò che era davvero una bella ragazza.
Aveva raccolto i capelli in una coda alta con due ciocche che ricadevano sul viso, il suo vestito nero era lungo e la avvolgeva con morbidezza.

"Piacere io sono Luca, tu devi essere Giulia" porse la sua mano verso di lei ma la ragazza non la strinse, si precipitò verso di lui e lo abbracciò.
Giovanni alle sue spalle sorrise teneramente, era proprio la sua Giulia.

"Scusa non sono tipo da saluti formali" Luca annuí sfoggiando uno dei suoi sorrisi migliori
"Andiamo ragazzi?" chiese il riccio ricevendo subito dei "si" da entrambi i ragazzi

——

In macchina Giulia mise a tutto volume le canzoni del suo ragazzo, tutti e tre le cantarono a squarciagola e Luca pensò a quanto gli amici fossero importanti nella vita.
Lui ne aveva pochi, ma davvero pochi eppure erano in grado di metterlo a suo agio. Adesso forse aveva anche una nuova amica, Giulia.

"dove vorreste andare ragazzi?" chiese Luca dai sedili posteriori dell'auto
Giulia concentrata a guidare non fiatò, forse aspettava che il suo ragazzo prendesse parola

"Che ne dite in discoteca?" Luca sbarrò gli occhi. Era astemio e una pippa nel ballo ma se proprio desideravano andare lí, avrebbe fatto questo sforzo.
"Va bene" rispose con la voce super settile sperando che i due non lo avessero sentito

——

La puzza di alcool e la musica così alta lo stordirono appena mise piede in quel posto, cosa avrebbe fatto tutta la serata?
Non sapeva ballare e bere era proprio fuori discussione

Si stupì quando Giulia afferrò le mani di entrambi e li trascinò in pista, Luca era visibilmente in imbarazzo e restò minuti fermo sul suo posto ricevendo spintoni dai ragazzi intorno intenti a ballare

"Vado un attimo al bagno" disse all'orecchio del suo amico e quando chiuse la porta alle sue spalle sentì come se potesse ricominciare a respirare. Non era tipo da discoteca.
Quella piccola pace si placò pochi secondi dopo quando sentì dei gemiti da uno dei bagni chiusi alla sua destra. Bene era appena arrivato e già non riusciva più a resistere in quel posto.

Si bagnò leggermente il viso e restò a fissare il suo volto riflesso dallo specchio sporco del locale
"Tutto bene?" una voce alle sue spalle lo fece saltellare sul posto, si voltò e vide un ragazzo dai capelli ricci. Non riuscì a non notare i suoi abiti super curati e pieni di dettagli, doveva essere molto ricco.

"Ti ho chiesto se stai bene, hai bevuto tanto?" Il suo tono era leggermente cambiato, era già scocciato "sto bene, non ho bevuto"
"Ah" ridacchiò come se volesse prenderlo in giro poi chiuse la porta alle sue spalle e lo lasciò lì

"arrogante e presuntuoso" bofonchiò subito dopo, quella risatina lo aveva proprio irritato così decise di uscire dal bagno e raggiungere i suoi amici.

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S/a
Primo incontro dei ragazzi!
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