capitolo 1

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Luca

Ho sempre pensato che la felicità sarebbe arrivata anche per me, quella luce in fondo al tunnel che rincorro da così tanto tempo con scarsi risultati.
Si ripeteva così tante volte Luca.

Dopo l'uscita da XFactor non era riuscito ad arrivare a nessun risultato concreto.
Aveva pubblicato qualche canzone ma nessuno aveva mai pensato che lui potesse fare strada nel mondo della musica.
Spesso era anche stato preso in giro dai ragazzi del suo paese e, anche se erano sempre delle coltellate al petto, c'era abituato.
Almeno aveva la sua famiglia, loro credevano così tanto in lui e nella sua musica e avevano fatto di tutto per mettere da parte del denaro che gli potesse permettere di vivere il suo sogno.
Luca aveva fatto così tanti lavoretti estivi da non poterli contare sulle dita delle mani e grazie a quelli aveva racimolato alcuni soldi che, purtroppo, non erano abbastanza.

Era proprio questo che lo tormentava tutte le notti: la sua famiglia si era fatta un culo così solo per lui ma non era ancora diventato niente.

"Mi sento in un buco, devo emergere. Devo fare qualcosa non posso restare ancora in questo paesino del cazzo aspettando che qualcosa accada"
Nel cuore della notte Luca afferrò un borsone dall'armadio e mise vestiti a caso al buio

"Luca che cazzo fai?"
Suo fratello dall'altra parte della stanza lo rimproverò
"Bro devo andare. Non posso restare a Santa Maria"
Il ragazzo guardò l'orologio sgranando gli occhi

"Luca sono le 4 del mattino, mettiti a letto e ne parliamo domani. Non fare cose di cui ti potresti pentire sopratutto non fare questo a mamma, sai come starebbe se tu andassi via senza dire niente"

Luca si accasciò sul pavimento e appoggiò la faccia tra le gambe, non voleva scappare. Non voleva farlo per la sua famiglia ma per se stesso.
Si sentiva come un animale in gabbia, non avrebbe potuto fare nulla se fosse ancora rimasto in quel paesino di periferia del tutto dimenticato dal mondo.
Doveva andare a Roma o forse Milano per conoscere qualcuno, farsi strada da solo.

"Che succede Luca?"
Sentì i passi del suo fratellone ma non si mosse di un millimetro e con le lacrime bagnò il pantalone del suo pigiama.
Il ragazzo accese la luce dalla camera per poi abbassarsi alla sua altezza, afferrò la sua testa invitandolo a guardarlo negli occhi
"Luca guardami"

Quando finalmente si guardarno negli occhi, Luca lesse in quelli di suo fratello tranquillità e sicurezza. Si lasciò così andare alle carezze e chiuse gli occhi accennando un sorriso complice.
"Sai che ti appoggerei qualsiasi cosa tu facessi ma non in questo modo. Non dopo tutto quello che i nostri genitori hanno fatto per te"

Luca si limitò ad annuire per poi aprire le braccia per avvolgere suo fratello.
"Grazie" sussurrò ricevendo una pacca sulla spalla come risposta

———

"Mamma ci sediamo un secondo per favore?"
Erano le tre pomeriggio e sua madre era intenta a lavare i piatti sporchi del pranzo di un'ora prima

La donna si girò un po' intimorita dal tono con il quale suo figlio aveva pronunciato quelle parole
"Devo preoccuparmi Luca?"
Per rassicurarla il figlio scosse la testa e una volta seduta di fonte a lui, afferrò le sue mani e le accarezzò con i pollici.

"Mamma devo andare via da qui" lei spalancò gli occhi e Luca riuscì soltanto a leggere spavento e preoccupazione dal suo viso così tanto simile al suo
"Perché Luca? C'è qualcosa che non va?"

"No mamma, sto bene qui ma dopo tutti i vostri sacrifici non posso ancora aspettare che qualcosa arrivi senza fare nulla. Devo andare a Roma o Milano dove ci sono più opportunità.
Resterò temporaneamente lí, se non dovesse andare bene tornerò qui. Te lo prometto"
Lasciò la presa dalle mani di sua madre e fece un gesto per mostrarle la sua sincerità, giurando tutto ciò che aveva appena detto.

Dopo attimi di silenzio -che per Luca sembrarono minuti infernali- sua madre prese parola
"Va bene figliolo mio. Te l'ho detto che avrei fatto tutto per te. Sei il mio bambino e farà male vederti andare via ma se pensi che questa sia la scelta giusta, sono sempre con te."

Luca si commosse a quelle parole, sua madre era la sua migliore amica e la sua complice.
Si era sempre chiesto come i suoi "amici"potessero trattare le loro madri in quel modo, lui non avrebbe mai potuto fare altro se non ringraziarla per come aveva cresciuto lui e i suoi fantastici fratelli.

——

Il giorno dopo Luca preparò una vera valigia con l'aiuto della sua mamma che con il cuore in mano sistemò i suoi vestiti con cura

"Ti prego mamma non stare così, mi riesce difficile partire sapendo come stai tu"

"Non è la lontananza che mi spaventa amore mio, è che vai a Milano senza conoscere nessuno e potrebbe accaderti di tutto"

Luca si avvicinò alla sua mamma e la avvolse in un caloroso abbraccio pieno di amore
"Staró bene ok? Ho chiamato un mio amico di Milano, mi ospiterà alcuni giorni. Ti prometto che andrà tutto bene"

Le lacrime della donna bagnarono la spalla di Luca e sussurrò delle scuse più volte, si staccarono e decise di lasciare un bacio sulla sua fronte.

Dopo pochi minuti tutti i fratelli con i nipotini entrarono nella sua cameretta e quel clima di tristezza e malinconia si rallegrò a causa delle urla piacevoli dei bambini

"Zio Lucaaa" la più grande gli saltò in braccio avvolgendo le sue braccia piccole intorno al suo collo
"Mi mancherai" sussurrò mentre il ragazzo era intento a lasciare bacetti delicati sulla tempia della piccola

Ricordò di quando cercò di insegnarle a suonare il pianoforte e le fece ascoltare le sue cover di Bruno Mars. Lei era incantata dalla sua voce e spesso suo fratello glielo faceva suonare per farla dormire.
Era diventato l'addetto alla ninna nanna e non gli dispiaceva affatto.

Dopo aver salutato tutti si diresse insieme a suo fratello verso l'uscio della porta. Si voltò una sola volta e vide sua sorella intenta a consolare sua madre dicendole delle cose all'orecchio.
Quella scena fu per lui un colpo al cuore.

——

"Ciao fratellino mio. Che tu possa realizzare i tuoi sogni" il ragazzo appoggiò le mani sulle spalle di Luca e accennò un sorriso

"Tu tieni d'occhio la mamma, stalle vicino. Io vi videochiamerò ogni sera" suo fratello sorrise scuotendo la testa
"Sappiamo che non sarà così, non preoccuparti. Vivi questa esperienza"

Si abbracciarono per l'ultima volta per poi staccarsi quando Luca si allontanò verso il check-in, suo fratello restò lì a guardarlo fin quando la sua sagoma non si fece sempre più piccola per poi scomparire del tutto.

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S/a
Ciao a tutti, benvenuti in questa storia!
Sperò che il primo capitolo vi sia piaciuto, vi volevo solo dire che le prime parti saranno un'introduzione quindi capirete prima la storia di Luca e poi di Tancredi in seguito.

Per favore se vi è piaciuto, lasciate una stellina ⭐️

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