capitolo 8

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Tancredi

Quella situazione non gli piaceva affatto, si comportava così quando teneva a qualcuno. Credeva sempre di non meritare le attenzioni e si chiudeva in se stesso cercando un modo per allontanare quella persona.
Luca era troppo buono per essere suo amico, super gentile e umile. Lui l'esatto opposto.

Dopo quel messaggio scoppiò in un pianto liberatorio che non riuscì a fermare facilmente, era da solo in quella enorme casa e quel silenzio lo stava distruggendo.

A -Tancredi sono le tre del mattino che succede?-

T -Ame ho bisogno di parlare con te, è urgente-

A -adesso? In questo momento?-

T -si, sai che non ti disturberei se non fosse importante-

A -ok ma parliamo in chiamata perché capisci che non posso precipitarmi lì a quest'ora-

T -va bene-

A -che succede?-

T -sempre la solita storia, trovo qualcuno che mi vuole bene e distruggo tutto-

A -non sapevo stessi frequentando qualche ragazza-
Ci furono attimi di esitazione da parte di Tancredi, le sue guance si colorarono di un rosso accesso e fu felice del fatto che il suo amico non fosse lì a percepire il suo imbarazzo

T -no cioè non è una frequentazione, è un'amicizia-

A -un'amicizia? Credi che mi avresti chiamato se fosse stata una semplice amicizia?-

T -niente lascia perdere, fai finta che io non ti abbia detto nulla. Torna a dormire ciao-

Non gli diede il tempo di rispondere che staccò il telefono.
Amedeo era l'unico amico ad aver sempre  sopportato il caratteraccio di Tancredi e che c'era sempre stato anche nei momenti no. Si volevano un bene dell'anima e Tancredi si fidava di lui più di qualsiasi altra persona al mondo.

Adesso però non lo riconosceva, era subito arrivato a delle conclusioni affrettate senza ascoltarlo.
Ci teneva all'amicizia con Luca, perché era così strano?

Scese dal letto e si diresse in cucina, prese dell'acqua e si sdraiò sul divano sul quale ore prima c'era lui.
Luca Marzano aveva un difetto, aveva decisamente peggiorato la sua insonnia.
Era davvero raro che Tancredi riuscisse ad avere orari regolari e da quando lo aveva incontrato, la sua testa si era riempita così tanto di pensieri da non riuscire a dormire nemmeno un'ora.

"Tutta colpa tua" sussurrò immaginando che ci fosse anche lui accanto

***

Luca

"Luca vai tu?" urlò Giovanni dal bagno

Luca si alzò dal letto e scese al piano di sotto per aprire la porta, non guardò dallo spioncino convinto fosse Giulia ma si sbagliò.
Incazzato nero cercò di richiudere la porta davanti ai suoi occhi ma Tancredi la bloccò col piede.

"Lasciami spiegare" gli implorò ma Luca era troppo offeso per permetterglielo
"Non ho voglia di ascoltare le tue spiegazioni"
non lo guardò nemmeno in faccia e Tancredi ci rimase così male che rassegnato stava per girare i tacchi

"Tancredi anche tu sei qui?" arrivò Giulia alle loro spalle con delle buste della spesa tre le mani
"Mi potete aiutare?"

I ragazzi si precipitarono verso di lei per prendere i sacchi che si rivelarono super pesanti e li lasciarono sul tavolo in cucina
"Tanc resti?" chiese Giulia sorridendogli "no stavo andando via"

"Resta" sussurrò Luca sperando non riuscissero a sentirlo
"Va bene" si guardarono negli occhi per pochi secondi fin quando il biondo non distolse lo sguardo verso la sua amica di fronte


"Bene! Ho preso delle cose, direi serata film. Che ne pensate?"
I ragazzi sgranocchiarono le patatine sul tavolo e annuirono alla sua proposta
"Dov'è Giovanni?"

"Era in bagno a fare una doccia, penso si stia asciugando i capelli in camera vostra "

Giulia li lasciò lì da soli e il silenzio calò nella stanza, Luca si sedette sul divano e poco dopo fece lo stesso Tancredi

"Mi dispiace" disse quest'ultimo guardandolo intensamente senza ricevere nessuna risposta
"Rovino sempre tutto"

"Non me lo meritavo quello scherzo. Non sai cosa io abbia passato per arrivare a dove sono adesso" era duro e freddo, si meraviglio di se stesso

"Lo so e sono un coglione, non me ne sono reso conto e sono qui per rimediare. Volevo chiederti scusa di persona e farti capire quanto io sia rammaricato"

Luca finalmente girò lo sguardo verso di lui e lo scrutò per bene
"Non hai dormito vero?"
A Tancredi sembrò strano, nessuno aveva mai saputo o capito di questo suo problema (se poteva definirlo così).

"No, ma é tutto ok"
Scosse la testa "non è tutto ok, quando non dormo non sto bene e posso capirti"

"È difficile ma ormai ci convivo e per me é normalità"

"Non dovrebbe"

"Lo so Luca, ma adesso non sono qui per parlare dei miei problemi. Ti prego dimmi come posso rimediare al mio comportamento"
Luca respirò rumorosamente e rimase in silenzio per alcuni secondi.

"Sono troppo arrabbiato adesso per perdonarti, godiamoci questa serata"
Tancredi annuì accennando ad un sorriso, sperava davvero con tutto il cuore di riuscire a passare una serata piacevole e che Luca potesse perdonarlo

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S/a
Mi spiace per questo capitolo più corto del solito, cercherò di rimediare con il prossimo 💗

Vi ricordo di lasciare una stellina se vi è piaciuto il capitolo ⭐️

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