capitolo 5

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Luca

I loro sguardi si incrociarono e per un attimo Luca dimenticò il motivo per il quale si trovava in quella casa. Gli sembrò tutto surreale, aveva conosciuto quel ragazzo in una discoteca e ora era figlio o qualsiasi altro membro della famiglia del suo (probabile) futuro produttore musicale.

"Ciao Giù" rispose tranquillamente per poi fermarsi davanti a loro impedendogli il passaggio, Luca non riuscì ad aprire bocca dal panico.
Disse a se stesso che l'unica cosa a cui avrebbe dovuto pensare era la sua carriera e che dei rapporti umani se ne sarebbe occupato in seguito.
C'era in gioco tutto.

"Andiamo da tuo padre, il mio amico deve incontrarlo" annuì senza staccare gli occhi da Luca, quest'ultimo si sentì così in imbarazzo che guardò altrove cercando conforto in tutti i quadri posizionati lungo quel corridoio

"Andate vi aspetta, seconda porta a destra" disse pochi minuti dopo Tancredi lasciandoli passare.
Una volta sorpassato il ragazzo, Luca sentì il suo sguardo lungo tutta la sua schiena che gli provocò una scarica di brividi in tutto il corpo.
Chiuse gli occhi e fece un respiro profondo prima di bussare alla porta che gli era stata indicata.

L'uomo era dietro la scrivania e si prese dei secondi per osservarlo attentamente, per quello che riuscisse a vedere, capì che il colore bianco era proprio il preferito della famiglia.
Indossava una camicia grigia con un gilet bianco, i suoi capelli erano perfettamente in ordine e aveva degli occhiali neri che gli stavano benissimo per i tratti del suo viso.

"Accomodatevi" fece dei passi avanti ma Giulia lasciò la sua mano, si girò verso di lei e si accorse che era rimasta sull'uscio della porta
"Non c'è bisogno che entri anch'io, te la cavi benissimo. Ti voglio bene" sorrise dolcemente e sussurrò un "anch'io" prima che la porta si chiudesse davanti ai suoi occhi.

"Sono felice di incontrarti. Quando ho ascoltato la tua voce sono rimasto incantato, è raro di questi tempi avere artisti con questa vocalità"
Luca sentì il cuore uscire dal suo petto, batteva così forte da poter rompere la cassa toracica.

"La ringrazio molto, davvero"

"dammi del tu, non farmi sentire vecchio" le guance di Luca si colorarono di un rosso acceso e si grattò la nuca
"mi scusi...cioè...scusami" risero entrambi ma Luca non avrebbe voluto fare altro se non sparire in quel momento

"Prima che tu mi faccia ascoltare qualcosa, ti volevo assicurare che sei qui per le tue potenzialità e non perché conosco Giulia e la sua famiglia da anni" annuì felice, questa cosa lo aveva tormentato durate tutte queste ore ed era felice di sentirsi dire ciò

"Qual è il pezzo che vuoi farmi sentire prima?" luca ci pensò qualche secondo prima di arrivare ad una risposta "allora io non penso di appartenere a un genere specifico, dipende dal mood. Ad esempio ho molti pezzi più lenti e melodici come 'Mi manchi' ma anche altri più movimentati come 'Blue'"
L'uomo davanti a sé sembrò molto colpito dal suo discorso "sai ragazzo, molto spesso si confonde la versatilità con mancanza di identità. Mi piaci molto. Fammi ascoltare Blue dai"

Luca si alzò andando verso quella stanza chiusa con un microfono, si mise le cuffie alle orecchie e diede la pennetta USB ad Alberto indicandogli quale fosse la traccia

***
"La trovo molto estiva e mi emana good vibes, assolutamente approvata. Vuoi farmi ascoltare altro?"

"volevo farti ascoltare Torre Eiffel, è abbastanza vecchia ma è una parte di me"

"Certo, fai pure"

——

Luca uscì velocemente da quella porta e si sentì la persona più fortunata al mondo. Gli era piaciuto! Avrebbe ricevuto la conferma tra qualche giorno via email ma aveva altissime aspettative.
"Hai finito?" Si girò velocemente e lo vide di nuovo, di nuovo quei brividi. Non se ne spiegava le ragioni
"Si" rispose secco "andato bene?" Luca si limitò ad annuire per poi scappare in cucina dove c'era la sua amica ad aspettarlo da più di un'ora

"Com'è andata?" non riuscì nemmeno a rispondere e lei si fiondò su di lui abbracciandolo
"Grazie Grazie giugiu" le lasciò un bacio sulla guancia per poi staccarsi

"Ciao tu devi essere Luca" gli disse una ragazza dai capelli corti, aveva gli stessi tratti di Tancredi così capì subito che era sua sorella
"Piacere Angelica"

"Piacere mio" si strinsero la mano e si sorrisero
"Com'è andata? Spero bene, papà mi aveva fatto ascoltare la registrazione per sapere cosa ne pensassi" le sue guance si colorarono di nuovo di rosso pensando che probabilmente anche il riccio aveva ascoltato la sua voce. Si chiese poi cosa gli importasse e anche questa volta non riuscì a trovare una risposta.

"Tranquillo, l'ho ascoltata solo io. Me lo ha chiesto perché anche io sto intraprendendo questa strada e voleva sapere come ti avrei giudicato" si rilassò subito dopo e annuì con un sorriso sulle labbra

"Hai conosciuto mio fratello Tancredi? Avete più o meno la stessa età"
Si trovò un attimo in panico così scosse la testa istintivamente
"Ah eccolo, Tancredi vieni qui. C'è Luca presentati"

Sua sorella lo trascinò verso di lui e quando si trovarono uno difronte all'altro, capi dalle espressioni del suo viso che aveva qualcosa che non andava.

Luca era molto bravo a scorgere le emozioni e i sentimenti di una persona da un solo sguardo, riusciva sempre a capire se una persona stesse davvero bene oppure no

"Piacere Tancredi" non allungò la mano ma si dileguò prima che Luca potesse rispondere
"Non dargli peso, é sempre così" disse sua sorella, Luca annuì per poi girarsi un secondo verso di lui. Stava indossando le airpods con la testa china.

"Siete sicuri che stia bene?" Angelica appoggiò una mano sulla spalla di Luca
"Tancredi è un po' così, imparerai a conoscerlo"

-Perché avrebbe dovuto?- si chiese Luca, d'altronde era lì per suo padre e non per la sua famiglia.

——

Di ritorno verso di casa, Giulia lo aveva riempito di domande e Luca fu felice di rispondere a tutte.
Aveva veramente alte aspettative, gli aveva detto diverse cose belle.
"Io te lo avevo detto che sarebbe andata bene"

"Non so come ringraziarti ancora giulia, ti devo un favore"
"So come puoi ripagare questo favore, non dirmi di no Luchetto"

"Luc che?" fu coinvolto dalla risata piacevole della ragazza e ci misero un po' per riuscire a smettere di ridere

"Luchetto, tu mi ripagherai questo favore cucinandomi la pizza napoletana fatta in casa. Non accetto un no come risposta"
Luca annuì subito.

"Cavolo sì, ne sarei felice. Dobbiamo solo andare a prendere gli ingredienti perché il tuo boyfriend ha il frigo vuoto dato che mangia sempre fuori"

*

Avevano passato una piacevole serata, si era divertito tantissimo a fare la pizza insieme a Giulia. Era venuta benissimo, come sempre, e l'avevano mangiata tutti insieme guardando un film horror.
Luca non era amante di quel genere di film esattamente come la sua amica quindi si nascosero sotto i cuscini ad ogni scena con suspence mentre Gio sembrava ipnotizzato dalla tv e non si spaventò neanche quando improvvisamente comparivano mostri sullo schermo.

A fine serata, si sdraiò sul suo divano letto e sorrise pensando a quel giorno. Era stato tutto spettacolare.
I suoi pensieri però di nuovo caddero su quel Tancredi, adesso sapeva anche il suo nome, si sentì una persona di merda (di nuovo) perché anche questa volta lo aveva trattato male.
Non sapeva il motivo, con gli altri era super cordiale ma con lui proprio non ci riusciva.
Adesso gli dispiaceva un sacco e pensò che in qualche modo avrebbe dovuto rimediare.

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S/a
Nei prossimi capitoli si parlerà Moolto di Tancredi, non perdeteveli!

non dimenticate una ⭐️ se vi è piaciuto il capitolo

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