Gioco di sguardi

capitolo 10

Luca era davvero preoccupato per Tancredi, dopo averlo visto stare male nel bagno non riuscì a staccargli gli occhi di dosso e controllare se tutto fosse ok

"Come stai?" il moro si girò nella sua direzione e rispose con un semplice sorriso forzato
"Ti va di andare a fumare una sigaretta fuori?" alzò il tono di voce in modo tale che potessero sentirlo anche gli altri due ragazzi

"Lù ma non è finito il film" disse Giulia intromettendosi
"Lo so ma ho bisogno di fumare, non fermatelo fa nulla"

"Sei sicuro? se volete vi aspettiamo" Luca scosse la testa e lasciò un bacio sulla fronte di Giulia che reagì sfoggiando uno dei suoi sorrisi migliori

Tancredi e Luca si avviarono fuori, si sedettero distanti sulle sdraio nel giardino e si guardarono per minuti e minuti senza dire una parola
"Me ne offri una?" chiese il moro girando l'accendino tra le dita
"Si, tieni" la sfilò dal pacchetto e gliela lanciò

"Allora stai meglio adesso?" chiese Luca dopo aver scacciato il fumo dalla sua bocca
"Si, a proposito...grazie"
a quelle parole il biondo sorrise felice, amava fare del bene per gli altri e lo rendeva fiero di se stesso

"Quindi abbiamo fatto pace?" Luca ricordava di quella spiacevole situazione ma l'aveva messa da parte a inizio serata così dopo averci pensato qualche secondo, annuì
"Ti posso fare una domanda? Sei libero di non rispondere se non ti va"

Tancredi annuì intimorito, sperava non gli chiedesse nulla su sua madre e gli attacchi di panico. Non era molto propenso a parlarne anche se si fidava molto di Luca, sapeva che avrebbe potuto mantenere quel segreto ma sopratutto che non l'avrebbe mai giudicato.

"Perché lo scorso giorno quando sono venuto da te mi hai chiesto se volessi aspettare tuo padre nonostante sapessi che non sarebbe venuto?"

Spalancò gli occhi, a questo punto avrebbe preferito che gli chiedesse qualsiasi cosa ma non quello. NON QUELLO. Cosa avrebbe potuto inventarsi? Era sempre stato bravo nelle bugie, difatti mentiva tutti giorni dicendo di stare bene ma questa volta però non sapeva cosa dire...

"Vuoi la verità? Volevo passare del tempo con te"
Vide la fronte di Luca aggrottarsi dopo quelle parole
"...volevo davvero capire se potessimo essere amici e così è stato no? Non abbiamo niente di niente in comune ma il destino ha voluto che noi ci incontrassimo di nuovo, non ti sembra strano?"

Luca scosse la testa e portò la sigaretta quasi finita alle labbra
"Non ho mai creduto nel destino, credo che tutto sia una scelta. Esattamente come la mia vita, ho lottato e ho imparato dai miei errori per arrivare ad essere il ragazzo maturo e ambizioso che sono adesso"

Tancredi respirò profondamente e buttò la sigaretta a terra per poi spegnerla con la suola della sua scarpa

"Tancredi io ti voglio bene, sei un bravo ragazzo ma la tua vita o almeno la nostra amicizia non si può basare su delle menzogne. Prima l'email di conferma e adesso questo? Perché non mi dici mai come stanno le cose?"

Sentì il suo cuore frantumarsi, quelle parole furono una coltellata al petto pazzesca.
Aveva ragione, come sempre, ma sembrava che stesse trovando un pretesto per iniziare una nuova discussione del tutto evitabile
"Luca la seconda è una bugia a fin di bene, ammetto di aver sbagliato riguardo te e mio padre  e per questo ho chiesto scusa più volte ma questo mi sembra proprio troppo.
Non puoi prendertela anche per questo dai!"

"Troppe persone mi hanno ferito e usato nella mia vita, ho promesso a me stesso che per la mia sanità mentale non avrei permesso a nessun altro di farmi stare male o ingannarmi."
Si ritrovò un sacco in quelle parole, pensò a quando suo padre e sua madre facevano finta di essere la famigliola perfetta davanti agli occhi dei loro figli per poi urlare e litigare quando ne avevano la possibilità.

Forse lui era solo frutto della sua famiglia sfasciata, d'altronde sua madre era sempre stata una bugiarda in grado di ferire i suoi sentimenti.
E se fosse pure lui così?
Si avvicinò a Luca e si sedette accanto a lui poggiando il braccio intorno alla sua spalla

"Tu lo sai che puoi fidarti di me vero?" sussurrò incerto sperando che la risposta fosse positiva
"A questo punto non posso dirtelo" a Luca dispiacque rispondere in quel modo ma non si sarebbe comportato al suo stesso modo, non gli avrebbe mai mentito.

"Perché è tutto così complicato con te?"
urlò Tancredi alzandosi per guardarlo negli occhi
"Se tu mi avessi fatto questa domanda avrei risposto di sì senza pensarci una sola volta.
Mi dispiace che in passato ti abbiamo ferito ma non sei l'unico qui ad avere un vissuto difficile"

"Stai esagerando Tancredi, abbassa la voce"
Luca cercò di calmare la situazione, odiava vederlo così con le lacrime agli occhi ma gli sembrò tutto eccessivo

"Sembra tu stia parlando alla tua ragazza. Smettila Tancredi"
Quelle parole furono il colpo di grazia finale, se fossero stati in un videogioco sicuramente sull'omino di Tancredi sarebbe comparsa la nuvoletta con scritto "KO!"

La verità era che Tancredi a questo punto non sapeva cosa Luca fosse per lui e nonostante lo spaventasse, non aveva la minima intenzione di perderlo.

"E tu? Che ti incazzi per tutto come ti stai comportando?"
Cercò di ribattere ma gli mancò il respiro all'ultima parola e Luca sentì il suo respiro spezzato

"Anch'io tengo alla nostra amicizia Tancredi, altrimenti non sarei qui. Ma odio le bugie.
Le odio più di qualsiasi altra cosa al mondo e mi ferisce sapere che tu stia basando tutto su quello"

Luca sentì gli occhi pizzicare e un magone in gola, era una persona troppo empatica e vederlo distrutto davanti ai suoi occhi ( per giunta a causa sua) lo aveva fatto sentire una merda.
Si alzò velocemente e lo strinse in un abbraccio caloroso, fece oscillare la sua mano sinistra sulla schiena del ragazzo e si sentì piccolo piccolo tra le sue braccia.
Era più basso di lui e lo fece sorridere questa differenza di altezza.

"Cambiamo umore ogni secondo" disse Tancredi coinvolgendo entrambi in una risata tra le lacrime

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S/a
E voi da che parte state? Di Tancredi o Luca?

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