capitolo 7

368 33 4
                                        


"Potresti accompagnarmi a casa? I miei amici saranno in pensiero" chiese gentilmente Luca guardando l'orologio sulla parete di fonte
"In realtà nemmeno io ho la patente, se vuoi prendiamo un taxi insieme"

perché prendere un taxi insieme, spendere dei soldi (anche se Luca sapeva che quello era l'ultimo dei problemi) e poi ritornare a casa sua?

"Non preoccuparti, chiamo subito un taxi per me. Sarebbe inutile farti fare due viaggi solo per il sottoscritto"

"Lo farei con piacere" Luca alzò gli occhi dal cellulare e gli sorrise leggermente, avevano davvero cominciato col piede sbagliato.
"Se ti va possiamo uscire domani sera, con Giulia e Sangio"

Tancredi annuì all'istante e corse in camera sua per riprendere i vestiti bagnati di Luca
"Mi spiace purtroppo sono ancora inzuppati"

"Fa nulla, li rimetto e ti rendo questi" Tancredi scosse la testa e con una leggera spinta lo allontanò
"Resta con i miei poi quando me li riporti, ti do' questi lavati e stirati"

"Posso anche lavarli io, Tancredi non farmi sentire in debito. Odio queste situazioni"

"Ma in debito di cosa? È solo una maglia e un pantalone. Stai tranquillo"

Finirono per discutere fin quando non sentirono il clacson di un taxi
"Tancredi non è finita qui" si precipitò velocemente verso l'entrata, indossò di nuovo le scarpe e corse verso l'auto gialla

"No, non è decisamente finita qui" sussurò Tancredi quando vide la sagoma del ragazzo biondo scomparire del tutto

———

"Luca ma dove diavolo sei stato?" Gio e Giulia erano stati in pensiero tutto il giorno, non rispondeva al cellulare e per giunta non sapevano nemmeno dove fosse

"Sono adulto e sto bene ragazzi" Giulia sdraiata sul divano lo squadrò dalla testa ai piedi
"Quello non è decisamente il tuo stile, dove hai preso quei vestiti?"

"Storia lunga" si dileguò all'istante scappando in bagno

Guardò la sua immagine riflessa allo specchio e sorrise, quel pomeriggio era stato strano ma piacevole. Tancredi era riuscito a fargli completamente dimenticare di non essere stato scelto dal padre e si era del tutto rilassato quando avevano cominciato a parlare come amici e non sconosciuti che si schifano senza una vera ragione.

Luca sfilò subito il maglioncino di Gucci e il pantalone largo di qualsiasi altra marca costosa che però lui non conosceva affatto.
Non si sentiva a suo agio con quei vestiti, pensava che fossero troppo.

Poche ore dopo...

"O mio Dio Luca" la voce squillante di Giulia rimbombò per tutta la casa

"Luca scendi subito" si alzò velocemente e pregò nella sua mente che fosse qualcosa si serio e che avesse bloccato l'episodio di Grey's Anatomy per una ragione plausibile.

"Ti prego dimmi che è qualcosa di bello ma che sopratutto non è una cazzata"

Giulia afferrò la sua maglia e lo spinse verso il monitor del computer
"Guarda con i tuoi occhi"

Luca non riuscì a crederci, l'email di conferma era arrivata. Adesso.
"Ma...ma Tancredi aveva detto di no"

"Tancredi? L'hai incontrato?" chiese Giulia confusa
"Sono andato da Alberto convinto ci fosse un problema con l'email ma lui non era a casa, mi ha aperto Tancredi e ho aspettato un po' con lui anche se poi suo padre non è mai arrivato. Mi aveva detto che non ero stato preso-"

Giulia aggrottò la fonte "che c'è?"
"È strano Luca, so al 100% che suo padre è partito per un viaggio di lavoro. Perché farti restare sapendo che suo padre non sarebbe mai tornato oggi?"

La testolina del biondo si riempì di domande, era effettivamente strano e non sapeva nemmeno lui trovare una spiegazione
"È possibile che lui non sapesse di questo viaggio?"

"Non credo proprio Luca, Tancredi e suo padre sono legatissimi ed è impossibile che lui non abbia detto al figlio dei suoi piani"

"Non so che dirti, all'inizio è stato molto antipatico poi si è addolcito"

La faccia ancora più sorpresa di Giulia, lo fece spaventare. Perché era tutto così nuovo per lei?
"Tancredi? Addolcito? Ma sei sicuro che stiamo parlando della stessa persona?"

"Perché?"

"Conosco quel ragazzo dalla nascita, siamo praticamente cresciuti insieme e ti posso assicurare che lui dall'adolescenza in poi non è mai stato dolce. Ma proprio MAI"

Gli sembrò di star parlando davvero di due persone differenti, avevano bevuto una cioccolata calda insieme e si era anche proposto di accompagnalo in taxi.

"Forse vi trovate bene e si fida di te" disse poco dopo Giulia
"Mi auguro sia così e che non mi stia prendendo in giro"

"Perché dovrebbe?" Luca scosse la testa e alzò le spalle "non lo so, ma se mi dici che non è mai stato dolce le domande mi sorgono spontanee"

"Si ma smettiamola di parlare di lui e parliamo di TE. Luca hai finalmente un produttore musicale che è interessato a te"
Si abbracciarono fortissimo, Luca lasciò anche dei bacetti sulla sua tempia come faceva con le sue nipotine. Infondo per lui Giulia era una sorellina minore, nonostante avessero pochi mesi di differenza

—-

Era notte fonda e come al solito Luca non sarebbe riuscito a chiudere occhio se non si fosse tolto dei dubbi riguardo Tancredi. Troppe cose che non quadravano.

Afferrò il cellulare nel cuore della notte e cercò il suo Instagram, dopo diversi tentativi trovò il profilo e notò che aveva un bel po' di followers.
La sua cartella in evidenza con la nota musicale era piena di suoi video in cui cantava e Luca ne ascoltò alcuni restando di stucco.
Gli aveva nascosto questa passione che aveva in comune con lui, gli avrebbe fatto sicuramente piacere discutere di musica con lui.

Schiacciò il tasto "invia un messaggio" e iniziò a digitare

L -non sapevo cantassi anche tu-
fu impressionate la rapidità con la quale ripose a quel messaggio

T -non sai tante cose su di me 7even-
L -è Aka7even scem-
T -Aka7even, come e perché hai trovato il mio profilo?-
L -mi è arrivata l'email di conferma, dimmi che non hai parlato con tuo padre. Non voglio nessuna raccomandazione, né tantomeno da te-
T -stavo scherzando, non sapevo nulla su mio padre e te. Ho mentito, scusa.
Adesso spiegami il "né tantomeno da te" perché davvero non capisco-
L-e non hai pensato di dirmelo dopo le mie lacrime?-
T- perché sembrava stessi meglio dopo la cioccolata calda, rispondi alla mia domanda Luca
L- ed io che speravo potessimo essere amici-
T- continui ad ignorare la mia domanda-

Spense lo schermo del suo cellulare e lo lanciò dall'altra parte del letto incazzato.
Non avrebbe mai potuto negare che era stato bene con lui ma la sua carriera era importante e Tancredi aveva anche voluto scherzarci sù come se fosse un gioco.

T- sei irritante-

Riprese il cellulare appena lo schermo si illuminò di nuovo, lesse quel messaggio ma decise di ignorarlo ulteriormente e andare a dormire. O almeno ci provò.

-

S/a
Vi ricordo di lasciare una stellina se vi è piaciuto il capitolo ⭐️

Gioco di sguardi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora