capitolo 11

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Tancredi aveva assaporato il suo profumo e avrebbe preferito restare tutta la serata fra le sue braccia sotto quella luna piena bianca

Si sentì a suo agio con lui e al sicuro forse come non lo era mai stato. A dire la verità non era nemmeno un grande fan degli abbracci, li accettava solo occasionalmente da Amedeo.

Purtroppo però il biondo si staccò da lui e lo invitò a rientrare poggiando una mano sulla sua spalla, Tancredi si limitò ad annuire e a camminare al suo stesso passo.

Luca sapeva che quell'abbraccio non aveva risolto nulla ed era solo un compromesso.
Stimava una durata di qualche ora e poi avrebbero di nuovo litigato.

Nel frattempo il film era terminato e i due ragazzi rientrarono trovando Giulia e Giovanni con le lacrime agli occhi commossi dal finale.
Luca prese in giro il suo amico ricevendo una cuscinata in pieno viso che gli ricordò il primo giorno a Milano e la loro battaglia finita male

"Era davvero commovente" cercò di giustificarsi ma provocò solo una risata collettiva che con fatica riuscirono a fermare

Restarono sul divano a parlare del più e del meno per qualche altra oretta fin quando non si fece abbastanza tardi e Tancredi si alzò per tornare a casa

"Sono le due di notte, resta a dormire qui no?" Giulia aveva sempre le peggiori idee, pensò Luca. Se Tancredi avesse accettato, quei due si sarebbero trovati a dormire nello stesso letto (l'unico a disposizione) dopo la litigata lasciata in sospeso. Sarebbe stato tutto un disastro.

"no non preoccupatevi, a casa non c'è nessuno e dovrei proprio tornare"
Luca tirò un sospiro di sollievo e chiuse gli occhi

"A maggior ragione, sei a casa da solo e sono le due di notte. So che non hai la patente e dovresti prendere un taxi da solo, resta"

Tancredi dopo quelle parole guardò Luca, quest'ultimo ricambiò il gesto ma sinceramente non sapeva quale fosse la sua espressione in quel momento. Chissà cosa avrebbe voluto scorgere nel suo sguardo.

Luca stava dannatamente odiando l'insistenza di Giulia ma dall'altro lato sapeva che sarebbe stato più prudente se fosse rimasto.
Decise così di annuire sotto i suoi occhi.

"non ho nulla, dormire così sarebbe scomodo"
sapeva che Giulia gli avrebbe dato i vestiti di Gio, più o meno erano della stessa taglia e le sue cose gli sarebbero andate benissimo

"no problem, ti presto il mio pigiama" strano ma questa volta era stato Giovanni a rispondere e Tancredi non riuscì più a trovare scusanti per scappare da quella casa.

Si risedette accanto a Luca e cominciò a controllare i vari social per perdere tempo, il biondo accanto a lui si affacciò per osservare cosa stesse facendo. Tancredi girò il telefono e non gli permise di spiarlo

"Con quante ragazze parli?" gli chiese scherzando
"non sono cose che ti riguardano Aka7even" Luca gli diede un pizzico sul fianco destro facendolo balzare dalla sua postazione
"Sono Luca, mi chiamo Luca"

"Aka7even?" chiese Giulia accanto a loro "avevo pensato a un nome d'arte e questo mi ispirava, forse cambierò idea ma mi rappresenta tanto"

Tancredi notò gli occhi addolciti e tristi di Giovanni e capì che lui sapeva qualcosa.
Un qualcosa riguardo quel nome o del suo passato.
Aveva una voglia matta di sapere tutto di quel ragazzo ma era come se non conoscesse niente nonostante parlasse un sacco.
Parlava molto degli altri ma mai di se stesso, ormai conosceva più Giovanni e Giulia che Luca. Gli aveva fatto una testa così su quanto fossero belli e felici.

"è molto bello Luca, usalo" disse Gio e il biondo gli sorrise dolcemente

——

Era notte fonda, Tancredi era sul lato opposto del divano letto e non riusciva a chiudere occhio. Come al solito. Erano molto distanti e sentiva il respiro pesante dell'amico, segno che stesse già dormendo beato.

Voleva sapere cosa significasse quel nome e non si sarebbe fermato fin quando non lo avrebbe scoperto

"Luca" allungò il braccio e lo scosse leggermente cercando di essere il più delicato possibile
"Mhh Tancrè ruorm" riuscì a farlo ridere con il suo napoletano, non ci aveva capito una mazza ma era troppo divertente

"non riesco a dormire" sussurò vicino al suo orecchio
Tancredi vide Luca stropicciarsi gli occhi e girarsi nella sua direzione trovandosi così faccia a faccia

"Insonnia?" annuì triste "vuoi che ti canti qualcosa? Con mia nipote funziona sempre"
Una scarica di brividi lungo tutta la schiena scosse Tancredi "non mi hanno mai cantato una canzone da piccolo ma prova"

Luca sentì una fitta al cuore, non voleva avergli rievocato brutti ricordi che avrebbero potuto fargli male "Chiudi gli occhi" sussurò

se mi fermo un istante, torno indietro nel tempo
ho la testa pesante
anche se non ci penso
woh chiedimi, chiedimi, chiedimi come sto, come sto

"non ha funzionato ma é tua?" Tancredi aveva apprezzato molto, la sua voce era così surreale perché riusciva a prendere tutte le note senza stonare nemmeno una volta. Non era una passeggiata cantare sdraiati e alle 4 di notte

"è una bozza, ho solo scritto questa strofa"

"funziona un sacco, falla sentire a mio padre domani e vedrai che apprezzerà"
Luca era felice di cominciare a lavorare con il signor Alberto e non riuscì a trattenere un sorriso

Poco dopo si avvicinò a Tancredi e iniziò a massaggiare la sua nuca con delicatezza, il moro era confuso e imbarazzato.
Senti le sue guance andare a fuoco e cercò di allontanarsi nonostante potesse cadere

"stai tranquillo, a me aiutava un sacco da piccolo. Mia nonna usava questo metodo"

Tancredi cercò di godersi il momento nonostante sentisse una miriade di emozioni in tutto il suo corpo, chiuse gli occhi e si lasciò andare a quelle dolci carezze fin quando 10 minuti dopo cadde tra le braccia di Morfeo

"sapevo avrebbe funzionato" sussurò trionfante Luca per poi tornare nella sua postazione.
Si prese del tempo per osservarlo dormire come un bambino, aveva la bocca leggermente aperta e i ricciolini che gli ricadevano su tutto il viso. Era proprio tenero.

Sorrise dolcemente per poi sistemare bene il cuscino e cercare di riprendere sonno sperando di non essere lui a passare la notte insonne

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S/a

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