capitolo 14

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Erano passati due mesi e mezzo circa, i due ragazzi non si erano più visti per tutto quel tempo.
Avevano mantenuto le distanze dopo quel bacio, Luca desiderava tanto vederlo ma sapeva quanto avrebbe potuto ferirlo soltanto la sua presenza e il ricordo di quella sera. Tancredi,invece, nei confronti di Luca provava rabbia e odio poiché si era sentito preso in giro. Aveva provato con tutto se stesso a mascherare quelli che erano i suoi sentimenti ma da parte di Luca aveva visto una sorta di trasporto e aveva deciso di buttarsi sperando che da parte sua ci fosse una reazione diversa.
Non riusciva a giustificare tutti quei gesti nei suoi confronti ma sopratutto ciò che lo tormentava era proprio quel bacio passionale ricambiato.
Niente aveva senso.

Tancredi aveva lasciato la sua casa trasferendosi da Amedeo per non beccarlo ogni volta che sarebbe venuto per incontrare suo padre.
Era felice di questa scelta e, anche se gli mancava la sua famiglia, era riuscito a parlarne con i suoi amici e da parte loro aveva ricevuto tanti consigli utili. Lo avevano aiutato tantissimo in tutti quei giorni e con le loro serate era riuscito a pensare di meno al biondino.

Luca aveva finalmente trovato un suo appartamento e stava emergendo nel campo della musica italiana, c'era ancora strada da fare ma Alberto era un vero professionista ed era riuscito a farlo diventare abbastanza conosciuto in poco tempo.
L'amicizia con Sangiovanni lo aveva aiutato tanto a far conoscere la sua musica e le sue fan lo ascoltavano volentieri.
Tutto sommato era molto felice per la sua carriera appena iniziata anche se per lui era tutto così nuovo, non se lo sarebbe mai aspettato. Essere fermato anche da una sola persona per lui era una botta al cuore pazzesca. Doveva ancora abituarsi a quello stile di vita ma Gio e Giulia erano sempre lì ad aiutarlo quando ne aveva bisogno.

***

Era mattina presto, Luca era già in viaggio da un'oretta per il suo primo live. Avrebbe cantato la sua canzone più conosciuta, Mi manchi, ad un evento dedicato alla musica che sarebbe stato anche trasmesso in tv.
L'ansia lo stava sovrastando ma Alberto era al suo fianco a rassicurarlo e a stringergli la mano ogni volta che credeva di non potercela fare.
Con loro c'erano anche Max e John, lavoravano con il suo produttore e lo avrebbero accompagnato ovunque in tutta Italia ai diversi eventi futuri

"Siamo arrivati" luca raccolse il suo zaino e corse fuori dal treno col cuore a mille e le gambe tremolanti
"Ci deve essere un taxi fuori dalla stazione, andiamo" tutti annuirono e seguirono Alberto senza fiatare.
Luca non era mai stato a Riccione, se non in vacanza da piccolo, e non conosceva il posto ma sapeva i diversi live e festival che facevano in quella città

Dopo circa 20 minuti di auto si trovarono nel posto per il sound check, Luca si diede dei pizzicotti più volte per paura che fosse tutto un fottuto sogno ma era la realtà. Si sarebbe esibito per la prima volta, dopo xfactor, davanti a tutte quelle persone.
"Andiamo ragazzo" John avvolse il braccio sulla sua spalla e lo guidò verso il retro del palco

"Alberto" un uomo (probabilmente il presentatore dell'evento) abbracciò forte Alberto per poi presentarsi a Luca e gli altri ragazzi "Venite, questo è il vostro posto" c'era scritto il suo nome d'arte su una delle postazioni, sentì gli occhi pizzicare dall'emozione e il cuore in gola
Tutto ciò che aveva sempre sognato era diventato realtà.

Mancavano circa trenta minuti per la sua esibizione e prima di lui artisti che aveva sempre stimato, avevano cantato su quel palco.
Voleva con tutto il cuore fare foto con loro ma la timidezza lo travolse, così restò al suo posto attendendo il suo turno

-

Tancredi

"Oggi niente serata?" chiese ai suoi amici distesi sul divano intenti a mangiare un sacchetto di patatine
"No bro, vengono le nostre ragazze e mangiamo una pizza tutti insieme. Ti va?"
Tancredi annuì per poi girare i tacchi e correre verso camera "sua", si sdraiò sul letto e cercò di fare un pisolino per qualche ora

"Tancredi, sono arrivate" urlò Amedeo dal piano di sotto, si alzò lentamente e strofinò gli occhi stanchi. Da quando non parlava più con Luca aveva riconciato l'insonnia, riusciva solo il pomeriggio (massimo un'ora) a fare un pisolino ma la notte era uno strazio. Le sue palpebre proprio non volevano chiudersi.
Indossò qualcosa di decente e corse in cucina
"Ciao Serena e ciao Lisa" le due ragazze ricambiarono il saluto e decisero tutti di sedersi sul divano per guardare un po' di tv

"Fai scegliere a me" Serena, la fidanzata di Amedeo, prese il telecomando tra le mani per cercare i canali "fanno un festival della musica qui, boh vediamolo" tutti annuirono, Tancredi compreso e ascoltarono tutti i cantanti dell'evento

"adesso vi presentiamo un cantante nuovo nel ambito nella musica italiana ma che è riuscito a farsi amare dal pubblico in così poco tempo.
Con il suo nuovo singolo Mi manchi, Aka7even"

Il cuore di Tancredi si fermò per qualche istante appena sentì il suo nome, Amedeo e Carlo avevano già capito e stavano cercando di cambiare canale velocemente ma lui li bloccò

"Voglio vedere" sussurrò portando una mano sul petto e facendosi trasportare dalle prime note al piano. Non aveva mai ascoltato questa canzone, aveva sentito solo 'Blue' e 'Strike' grazie a suo padre.

Mi manca guardarti
Mentre dormi, mentre parli, mentre sogni
E ti nascondi in debolezze che non hai
Mi manca svegliarmi al mattino, vedendoti in giro
E sapendo che da me verrai
Mi manca mancarti sapendo che in fondo un po' mi mancherai

"Questo ragazzo è bravissimo, mi sono commossa" disse Lisa del tutto ignara della situazione, Tancredi le rivolse uno sguardo per poi scappare nel bagno e chiudersi a chiave

Scoppiò a piangere rumorosamente ricordando lui e tutto ciò che aveva sentito e che sente, ricordò quel bacio e di come le loro labbra non erano riuscite a staccarsi subito.
Si guardò allo specchio e si vergognò di se stesso, nessun ragazz* lo aveva mai ridotto in questo stato, si sciacquò il viso e uscì di casa velocemente
"Dove vai Bro?" Amedeo sull'uscio della porta, visibilmente preoccupato, lo fece bloccare sul posto "Devo sbronzarmi, venite?"

"Ci sono le ragazze, sai che odiano l'alcol. Non posso lasciarle qui" Tancredi annuì e corse via con le lacrime agli occhi e le labbra tremolanti.
Tutto ciò di cui aveva bisogno adesso era bere così tanto da non pensare a lui.

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S/a

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