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"Voi due!" ci rimproverò Alby raggiungendoci "Non ho intenzione di continuare a seguirvi, tornate subito dentro"
Io e Thomas ci scambiammo uno sguardo e ci alzammo, entrambi stremati dal continuo interrogatorio.

Ero di nuovo lì, seduta su quella sedia, accusata di cose che non stessero ne in cielo ne in terra.

Avevo tutti gli occhi puntati addosso compresi quelli di Newt, di cui cercavo di evitare lo sguardo con tutte le mie forze.
"Non sappiamo più come dirvelo" disse Thomas spazientito "io e lei non ci conosciamo" fece una pausa "siamo qui esattamente come voi"
Avevo le braccia conserte e guardavo in basso, continuavo a muovere la gamba destra, senza sforzarmi di nascondere il nervosismo.

Pensavo a tutti quei ragazzi e provai pena, io ero lì e avrei potuto aiutarli, magari anche salvarli.
Forse sarebbe stato meglio vuotare il sacco, e se non mi avessero creduto almeno sapevo di averci provato.
Avrei raccontato tutto, ma non di Newt, non era il momento giusto.

"Tu?" disse Gally indicandomi "tu hai qualcosa da dire?"
Alzai lo sguardo e seguì un lungo momento di pausa.

Ragionai a lungo su cosa dire.
"La realtà è che" esclamai dopo un pò "io mi ricordo ogni cosa, non mi hanno cancellato la memoria."
Un brusio generale iniziò a possedere la stanza, tutti i ragazzi erano confusi.
"Ricordo tutto della mia vita" guardai di sfuggita Newt " e so chi ci ha messi qui"
Alby si sporse dalla sedia poggiandosi i gomiti sulle ginocchia
"Spiegati"
Raccontai di WICKED, di Ava Paige, del virus.
Spiegai che fosse tutto un esperimento, che fossimo delle cavie, che il vero obiettivo fosse trovare gli immuni.

Gally scattò in piedi
"Come possiamo crederle?!"
Guardai istintivamente Newt e lui fece lo stesso
"Volevate la verità" dissi con la voce spezzata dal panico "ora la avete, sapete tutto."
Alby si lasciò andare sullo schienale della sedia, si vedeva che stesse cercando di trovare una spiegazione plausibile, qualcosa che fungesse da soluzione a quell'intera situazione, ma Gally in quel momento sfruttò la vulnerabilità della radura, e la mia.

"Chi ci dice che tu non sia una di loro?" disse con tono diffidente
Newt gli rivolse subito uno sguardo serio
"Gally"
"Che c'è?" allargò le braccia "infondo è l'unica che si ricorda tutto, da quando è arrivata sono successe solo cose strane, e poi arriva un novellino che guarda caso sa il suo nome. Non ti sembra un po' sospetto?"
Istintivamente mi alzai
"Se fossi una di loro perché mai avrei dovuto raccontarvi tutto?!"
"Non lo so dillo tu a noi" disse.
Feci una risata sarcastica
- seriamente? -

"Alby" disse Gally toccandogli una spalla "io so cosa fare"
Il ragazzo interruppe il suo silenzio e si alzò
"Torniamo calmi per favore"
Mi indicò " e tu rimettiti seduta"
obbedii pensando fosse meglio non peggiorare le cose.
"Davvero ti ricordi tutto?" mi sussurrò Thomas
Annuii

Dopo essersi ripreso, Alby si rivolse a Gally
"Dicci cosa hai pensato di fare"
Il ragazzo annuì e si girò verso di me e l'intera massa di coetanei alle mie spalle.
"La situazione mi sembra più che ovvia, più terremo la ragazza qui più saremo in pericolo. Io direi di sfruttare ciò che sia lei sia i suoi amichetti ci abbiano dato a disposizione" fece una pausa "mandiamola nel labirinto"

"Cosa?" urlai sbigottita
Non feci in tempo a finire la frase che un'altra persona venne in mio aiuto
"Scordatelo Gally" sbottò Newt "non la manderemo nel labirinto"
Lo guardai preoccupata.
"Newt calmati" dissi alzandomi, il ragazzo non mi prestò attenzione e continuo a guardare Gally con aria di sfida, che si voltò infuriato verso di lui.
"Da quando ti importa così tanto di un novellino?"
Si guardò intorno cercando il consenso degli altri  "o forse il problema non è che si tratta di una novellina" disse portandosi le dita sul mento "forse ti importa di lei e basta, che sia nuova o no"
"Anche se fosse?"
Gally gli si avvicinò velocemente.
Erano uno di fronte all'altro, pericolosamente vicini.
"Come puoi fidarti? E' una di loro!"
"Tu non puoi saperlo" ribatté
"Ok ora basta" urlò Alby infine "nessuno verrà mandato nel labirinto"
Gally assunse un'espressione stupita
"Ma"
"Basta Gally" disse il ragazzo "non possiamo mandare una persona nel labirinto solo perché abbiamo dei sospetti, e lei potrebbe esserci molto utile dato che conosce tutta la storia."
"Che proponi di fare?" esclamò Newt
"In gattabuia" fece una pausa e mi guardò "per ora"

Dopo quella sentenza Gally rovesciò la sedia infuriato
"Siete tutti impazziti per caso?!" cessò per un attimo e mi guardò con sguardo raggelante " lei sarà la nostra rovina"
"Gally falla finita" lo rimproverò Alby "meglio andarci a prendere una boccata d'aria, Newt accompagnala in gatta buia"
Il ragazzo annuì e poi indicò Thomas
"Di lui che ne facciamo?"
Alby lo guardò
"Niente per adesso"

Aspettammo che tutti uscissero da quell'immensa sala, sentivo ancora l'agitazione nelle vene.
Newt stava sistemando le sedie, ed io poggiata sullo stipite della porta guardavo la radura.

"Ei" disse dopo un pò "puoi venire un attimo?"
Mi voltai e vidi due sedute una di fronte all'altra al centro della stanza
"Un'altro interrogatorio?" dissi accomodandomi su una delle sedie.
Il ragazzo guardò in basso e sorrise divertito
"No tranquilla" si sedette anche lui "non sei obbligata a parlare di nulla, a meno che non ti vada di farlo"

Lo guardai con occhi furbi, le due sedute erano vicine, il mio ginocchio racchiuso tra le sue gambe.

"Cosa eravamo?" disse dopo un po'
Lo stomaco mi bruciava ed il dolore al petto era insopportabile, mi sistemai nervosamente una ciocca di capelli dietro l'orecchio
"E' impossibile che io non ti abbia conosciuta prima"
"Perché é impossibile?" la voce mi tremava
"Per ciò che provo"

"Ho paura" dissi con il panico in gola "ho paura che non mi crederai"
Strinse le mie mani nelle sue, pregandomi di parlare.

" Eravamo vicini di casa e vivevamo in piena campagna, circondati solo dal verde della natura" sorrisi "un pò come la radura" sorrise anche lui.
Sentivo che i miei occhi iniziavano a lacrimare, ma non mi importava.
Sospirai.
"Eravamo più giovani quando ci incontrammo, avevamo tutta la vita davanti e ci innamorammo. Il nostro era un amore così puro e dolce" sentii qualche lacrima accarezzarmi il viso "pensavamo di essere invincibili, di poter battere chiunque e qualsiasi ostacolo" chinai la testa cercando di riprendermi.

"Ma poi arrivarono la WICKED e Ava Paige, e ti portarono via"
Aveva lo sguardo rivolto verso il basso, sembrava triste
"E tu come ci sei arrivata qui?"
Lo fissai in silenzio, dirgli che fosse stato lui a fare il mio nome sarebbe stato insopportabile in quel momento, così mentii.

"Mi hanno trovata loro e mi hanno parlato del virus e del progetto. Non avevo più nulla da perdere così accettai"

Seguì un lungo silenzio, una parte di me sperava dicesse qualcosa ma l'altra parte voleva solo la quiete.
"Quindi ci amavamo?"
annuii
"si, molto"
"E tu mi ami ancora?"
domandò
Gli sorrisi dolcemente
"Ti amerò per sempre"
Nei suoi occhi intravidi una scintilla di stupore, era stranito dal fatto che qualcuno lo potesse amare così tanto.

"Già" dissi facendogli capire che sapevo a cosa pensasse "strano ma vero"
Mi guardai le mani, le sentivo vuote senza le sue lì a stringermele, e con una lacrima che mi percorreva la guancia gli chiesi ciò che avrei voluto chiedergli sin dall'inizio.

"E tu?" sospirai guardandolo " tu mi ami ancora?"

Ti amerò sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora