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Passarono un po' di minuti prima che mi decidessi a raggiungere gli altri.

Erano tutti accerchiati attorno a Minho ad osservare l'ancora sconosciuto oggetto.
Mi sistemai in un un piccolo spazio tra Thomas e Chuck.

Appena arrivata vidi Gally rivolgersi infuriato contro Minho
"Si può sapere che vi è saltato in mente!?"
"Senti innanzitutto calmati" disse Minho con la sua solita sicurezza "lo abbiamo portato qui perché magari può essere utile per conoscere wicked, potremmo provare ad aprirlo, che ne so"
Gally fece una risatina sarcastica, una di quelle che più che sembrare risate sembrano sbuffi.

"Perché usare questo per conoscere wicked quando abbiamo già una di loro fra noi?"

Tutti i radurai guardarono verso di me.

"Gally" dissi il più calma possibile "non so più come spiegartelo.. io - non - sono - una - di - loro" sorrisi "ti è chiaro così?"
Mi si avvicinò in modo avventato e ci trovammo a pochi centimetri di distanza
"Pensi di essere spiritosa?" chiese facendo in modo che tutti lo sentissero "Ti senti protetta perché il tuo fidanzatino non fa altro che difenderti?"

A quelle parole, il sangue mi si gelò nelle vene.

"Già" disse annuendo "vi ho sentiti parlare quando è finita l'adunanza, deve farti stare molto male il fatto che non si ricordi di te"

Guardai Newt col dolore negli occhi, ricordandomi della scena avvenuta solo poco tempo prima, ed il ragazzo si avvicinò a Gally.

"Amico smettila" disse gentile
Ma Gally non cedette
"Immagino quanto possa fare male,
amare una persona che ormai non sa nemmeno più chi tu sia"

Non so per quale motivo reagii così quella volta, forse per dolore oppure per rabbia, forse perché Gally fosse la persona più irritante sulla faccia della terra, ma con un gesto spontaneo gli tirai uno schiaffo abbastanza forte da lasciargli la gota arrossata.
La radura si fermò, ogni urla, ogni brusio, tutto inglobato in una bolla di silenzio.

"No" dissi con voce tremante "non lo immagini"

Cercai di non guardare Newt, ma mi accorsi di avere i suoi occhi puntati addosso tutto il tempo, avrei tanto voluto dirgli che non fosse colpa sua.

Andai verso Minho e presi dalle sue mani l'oggetto metallico, lo rivolsi in alto facendo in modo che tutti potessero vederlo.

"Con questo la wicked ci inietta il virus, tutti i dolenti ne hanno uno"
Newt si avvicinò a me e Minho
"Quindi" disse titubante "con questo si affronta la mutazione?"
Minho annuì.

La mia attenzione passava dal ragazzo a Newt in modo veloce
"Cos'é la mutazione?"

I due si scambiarono uno sguardo d'intesa e poi mi raccontarono tutto.
Della mutazione, della memoria, del siero.

"Se riesci a guarire" disse Minho con amarezza nella voce "ricorderai tutto, il problema si pone quando il siero non ti salva.."
"Che succede quando non ti salva?"
"Diventi uno spaccato"

Ci impiegai un pò per capire che non si trattasse della trama di un racconto di Asimov ma della cruda vita vera.

Minho mi stava spiegando degli spaccati, finché Newt non ci interruppe.
"Potresti darmelo per favore?" chiese all'amico
Minho senza riluttanza gli passò l'oggetto.

"Potrebbe finire tutto solo con questo" disse Newt osservandolo.
Io e Minho ascoltando quelle parole gli rivolgemmo uno sguardo spaventato e con noi tutta la radura gli porse attenzione.

"Che stai dicendo Newt?"
mi avvicinai piano a lui
"Dai posalo"

Guardò quel lungo ago di metallo per svariato tempo, poi puntò i suoi occhi su di me.

Cominciai a scuotere la testa guardandolo con il panico negli occhi.

"No" dissi "non farlo"
"Devo farlo, devo farlo per me. Ho bisogno di ricordarti, di ricordami di noi"
Una lacrima scese sul mio viso
"Newt ti prego, ricominceremo tutto da zero"
Scosse la testa
"No" disse con sconforto "questo é l'unico modo" pronunciò queste ultime parole infilzandosi quell'enorme ago metallico nella gamba.
Per poi svenire pochi secondi dopo.

Ti amerò sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora