Ti amerò sempre

13b

Il mio cuore era ormai coperto da uno strato di calore, Newt era riuscito a curare tutto il mio dolore pronunciando quell'unica frase.

"Ti amo Mary"
Era vero questa volta, sentivo che non mi avrebbe più lasciato, ed io sapevo bene che avrei fatto lo stesso.
"Ti amo anche io"
Ci sorridemmo a vicenda facendo trapelare la felicità che entrambi provassimo, mi avvicinai a lui ed il ragazzo fece lo stesso, fremevo dalla voglia di risentirlo di nuovo mio.
Ma venimmo interrotti da Minho.

Salì le scale di corsa e si precipitò verso di noi
"Scusate se interrompo il momento" disse con un filo di sarcasmo "ma sotto sta succedendo un casino. Servi tu" guardò Newt, che sbuffando si alzò porgendomi una mano per aiutarmi ad alzarmi a mia volta.

Scendemmo le scale e ci ritrovammo davanti al numeroso gruppo di radurai agitati.
Ci facemmo spazio tra i ragazzi e Newt cercando di essere il più autoritario possibile chiese cosa fosse successo
"La ragazza si è svegliata" rispose Gally
Nel mentre che Gally e Newt discutevano sul da farsi io mi guardai intorno cercando Tom, ma lì non c'era.

"Dov'è Thomas?" chiesi interrompendo i due ragazzi
"E' con lei"
Fu Minho a rispondermi, indicando il piccolo casolare in cui mi svegliai anche io la prima mattina alla radura.
Il ragazzo mi si avvicinò senza farsi notare e mi guardò in modo serio
"Meglio che tu li raggiunga" sospirò, sembrava stanco "lei ha chiesto di voi due"
"Me e Thomas?"
"No..di te e Newt"
Assunsi un'espressione confusa, chi era quella ragazza? Cosa voleva da noi?

Mi avvicinai a Newt cautamente e gli toccai una spalla per farmi notare, il ragazzo cessò di parlare con Gally e si rivolse verso di me con sguardo interrogativo
"Vieni con me" lo presi per mano e vidi Gally guardare la scena con espressione delusa, anche Newt lo notò, ma non si ritrasse dalla presa.

Arrivammo davanti alla porta del casolare e prima di entrare fermai Newt
"Minho mi ha detto che la ragazza ha chiesto di noi due"
Il suo viso assunse un'espressione confusa
"Perché chiede di noi?" sembrò che un'idea gli balenò istintivamente in testa "per caso la conoscevamo prima della rad-"
Lo interruppi
"No non l'abbiamo mai vista"
Mi sarei ricordata di lei.
Newt annuì "Bene" disse con un po' di delusione nella voce, il fatto che non la conoscessimo implicava altre domande senza risposta "allora andiamo a scoprire come fa a conoscerci"
Aprì la porta ed entrò nella stanza della ragazza.

Thomas era sistemato su una sedia vicino alla giovane donna, lei era seduta sul letto, si era portata le ginocchia al petto e giocherellava con i lacci delle scarpe.
Il viso non aveva ancora ripreso del tutto il suo colorito normale ed i capelli color pece le ricadevano sulle esili spalle.

"Tom" dissi una volta entrata ed il ragazzo si diresse subito verso me e Newt
"Finalmente siete arrivati"

Vedevo che fosse preoccupato, la situazione iniziava a farsi più complicata del previsto.
Lo guardai seria e poi mi rivolsi alla giovane donna.

"Ciao" mi avvicinai il più cautamente possibile "mi chiamo Mary e lui si chiama Newt tu per caso ti ricordi il tuo nome?"
La ragazza annuì continuando a guardarsi le consumate scarpe che indossasse
"Mi chiamo Teresa" il suo sguardo si posò su me e poi su Newt "ricordo i vostri nomi, vi abbiamo osservati a lungo"
A lungo? Saremo stati lì da poco più di due settimane.

Assunsi un'espressione confusa mentre Newt si avvicinò a noi.
"Che intendi con - vi abbiamo osservati- ? Lavori con Wicked?"
In seguito a quell'affermazione, l'espressione di Teresa mutò, non era più tranquilla e stanca. Sembrava quasi stupita.

"Tutti noi lavoriamo per Wicked" disse seria "ognuno di noi"
Arretrai di un passo, incredula di ciò che la ragazza stesse dicendo
"Che intendi?" chiese Newt diffidente
"Quando l'eruzione è esplosa, la Wicked è stata l'unica associazione a voler trovare gli immuni. L'idea iniziale era quella di smistare le persone per età, quindi bambini con bambini, ragazzi con ragazzi e anziani con anziani,  una volta divisi avrebbero iniettato ad ognuno il virus. Chi fosse stato immune sarebbe sopravvissuto, chi al contrario non fosse stato immune, sarebbe morto."
Io, Thomas e Newt ci scambiammo un'occhiata impaurita.
"Non è molto diverso da ciò che fanno ora" disse Thomas
Teresa scosse la testa in segno di dissenso
"Invece lo è. Hanno studiato i soggetti prima di prenderli" fece una pausa cercando le parole giuste per farci capire il suo punto di vista "tutti quelli che sono stati mandati nel labirinto sono qui per un motivo. La verità è che il labirinto è la seconda fase del progetto"
Ci fu un silenzio improvviso ma la ragazza continuò a spiegare.

"La prima parte è stata conoscervi, analizzarvi. Una volta risultati idonei avreste potuto raggiungere il labirinto"
"Idonei per che cosa?" chiese Newt spazientito.

"Per una vita al di fuori del virus"
in quel momento capii, capii che tutto ciò che mi raccontò Ava Paige fu una grande bugia.

"Questo posto non è solo per trovare gli immuni non é così?" chiesi
La ragazza scosse la testa .
"No" fece una pausa che sembrò durare un'eternità "la verità è che Wicked vuole che siate voi a scoprire chi è immune e chi no, per poter studiare le vostre reazioni. Ecco perché vuole che affrontiate il labirinto."
Mi sedetti ai piedi del letto colpita da quell'affermazione.

"Perché lo fanno?" chiesi con la voce rotta
"L'idea è quella di creare un nuovo popolo, un popolo di immuni, ed eliminare tutti i soggetti problematici o non idonei."
"Una selezione naturale?" a parlare fu Newt, gli rivolsi lo sguardo e vidi quanto fosse terrorizzato.
"No" rispose Teresa "forse, non lo so, so solo che sia per il bene dell'umanità"

Io e Newt ci guardammo, entrambi con la speranza che uno dei due sapesse cosa fare in quella situazione.

"Dobbiamo parlarne con gli altri" esclamò Newt dopo aver riflettuto un pò

Spazio Autrice
Ciao a tutti, mi prendo questo piccolo spazio del capitolo solo per informarvi che questa parte di storia l'ho cambiata rispetto all'originale, quindi d'ora in poi alcune cose saranno totalmente diverse.
Spero possa piacervi lo stesso.
A presto