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Quella sera prima che tutti andassero a dormire, Vince, chiamò me, Newt e Thomas.

"Dobbiamo parlare" immaginai che lì fosse lui a dettare le regole "ho bisogno di sapere esattamente come stanno le cose" osservò attentamente ognuno di noi per poi posare il suo sguardo su di me "qualcuno pensa che la tua presenza qui sia un rischio" sapevo esattamente di chi stesse parlando ma rimasi in silenzio.
"Chi?" esclamò Newt serio
"Non ha importanza" rispose Vince lanciandomi un'occhiata "voglio solo sapere se é vero. Cosa rischiamo se rimani qui?"
Interruppi Newt che era sul punto di intervenire
"La verità é che non lo so" sospirai stremata "forse rischiate tutto, e non sarò di certo io a chiedervi di farlo"
Vidi Newt girarsi di scatto verso di me con un espressione confusa
"Se é per questo rischiate anche con la mia presenza" a parlare fu Thomas facendo un passo verso l'uomo "loro cercano anche me."
"Perché vogliono solo voi?" domandò Newt rivolto al ragazzo che di istinto mi guardò

Rimasi in silenzio osservando la scena, credendo di sentirmi male da un momento all'altro.
Vince aveva le braccia conserte e ci studiava attentamente
"Perché solo voi?" disse ripetendo le parole di Newt
Guardai l'uomo con sguardo serio cercando di non far trapelare l'ansia che provassi, non mi sentivo pronta a raccontare la verità, ma sapevo di doverlo fare.
"Io e Thomas siamo gli unici immuni" pronunciai la frase tutto d'un fiato, quasi sperando che il vento portasse via le parole prima che gli altri potessero sentirle
"Tra tutti" disse Vince "voi siete gli unici?"
Annuii evitando lo sguardo di Newt, che sentivo fisso su di me
"Non capisco, perché siete scappati se avevate accettato di andare con loro?"
Thomas rispose per primo
"Ho accettato solo perché sapevo ci fosse Mary" rivolse lo sguardo a Newt "e avevo fatto una promessa ad un amico"
Vince si girò verso di me
"Tu invece?"
"Io ho accettato perché mi avevano detto che avrebbero cercato una cura che potesse salvare tutti" sospirai "ma non era così. Cercano gli immuni perché vogliono creare una specie di - nuovo popolo- ma non pensano a salvare gli altri"
"Perché non me lo hai detto?" disse Newt avvicinandosi verso di me
Nel vederlo così triste non riuscii a dire nulla.

"Ora ditemi cosa dovrei fare con voi" esclamò Vince combattuto "per il momento andate a riposare, domani parlerò con Jorge e gli altri, vedremo cosa fare"
Newt se ne andò per primo, visibilmente arrabbiato, per poi essere seguito da Thomas.
Io restai ancora con Vince
"Cos'é, vuoi convincermi a farvi restare?" esclamò guardandomi rimanere
Scossi la testa "no, ti chiedo solo di proteggere gli altri"
L'uomo in tutta risposta fece una risata sarcastica
"Non penso che abbiano bisogno di protezione" disse per poi diventare serio "ma se ce ne fosse bisogno lo farò, lo faremo. Qui teniamo tutti a quei ragazzi."
Pensai a Brenda e ad Harriet, sapevo che li avrebbero protetti se me ne fossi andata.

Annuii ringraziandolo per poi iniziare ad avviarmi alla tenda, ma Vince mi fermò
"Comunque" asserì ad alta voce alle mie spalle, non mi girai ma smisi di camminare "lui non rimarrebbe qui se te ne andassi" fece una pausa "purtroppo l'amore ci spinge a fare cose stupide, e lui ti ama. Glielo si legge in faccia ogni volta che ti guarda"
Il mio viso si incupì
"Come lo si legge a te" mi girai verso di lui ascoltando attentamente le sue parole "so che tutto quello che hai fatto é stato per lui, i ragazzi mi hanno raccontato che ti sei fatta mandare nella radura solo per rivederlo. Sei coraggiosa, Mary"
Lo guardai seria senza nascondere la gratitudine che provassi
"Ora va a dormire, domani decideremo il da farsi"
Accennai un saluto con la testa per poi dirigermi verso la tenda.

Newt era lì fuori ad aspettarmi, si limitava a guardarmi con un espressione triste, ricambiai il suo sguardo senza dire una parola.
Un silenzio freddo ci teneva separati mentre entrambi aspettavamo il coraggio di iniziare il discorso, c'era troppa posta in gioco.
La luna gli illuminava il viso che poche volte avevo visto così affranto, la luce nel suo sguardo era scomparsa, vederlo così mi distruggeva.
"Mi dispiace Newt" fu l'unica cosa che riuscii a dire, ma non ero nemmeno sicura mi avesse sentito
"Di cosa esattamente?" era serio, ferito "del fatto che io non sia immune oppure per non avermelo detto?"
"Entrambe le cose" dissi con un filo di voce "avevo paura di dirtelo"
Rise per quanto fosse triste
"Paura? Per quale motivo?"
"Non sapevo come avresti reagito o cosa avresti pensato. Volevo solo proteggerti."
In parte era vero, volevo proteggerlo, ma sapevo di averglielo nascosto anche per proteggere me stessa.

Si avvicinò a me arrabbiato "vedi é questo il problema. Ogni volta che cerchi di proteggermi non fai altro che mentirmi, lo hai fatto anche nella radura. Ma non é così che dovrebbe essere" fece una pausa "noi non dovremmo nasconderci le cose, dovremmo dirci tutto"
Rimasi in silenzio ascoltando il suo sfogo e ciò che avesse da dire, subendo ogni sua parola, nonostante fossero un colpo al cuore
"Ho sbagliato" dissi triste "é solo che non riesco a sopportare l'idea che tu non sia immune"
Newt abbassò la testa, non riuscivo lontanamente ad immaginare come si sentisse, avrei solo voluto che tutto tornasse come prima. Solo io, lui e casa.
Per vari minuti tornò il silenzio, più freddo e profondo di prima.
"Newt.." esclami con voce pregante
- di qualcosa - pensai
Ma sentii solo un sospiro,
"Abbracciami" sussurrò dopo un po'
Mi avvicinai a lui con cautela, il suo sguardo era ancora fisso a terra, ma il suo corpo aspettava solo il mio.
Gli circondai la vita con le braccia appoggiando la testa al suo petto che si alzava ed abbassava ad un ritmo regolare, ci volle un pò prima che ricambiasse la stretta.
"Non capisco" esclamò con la voce rotta "perché non possiamo essere felici?"
Alzai lo sguardo incontrando il suo
"Lo saremo Newt"
Inarcò un angolo della bocca simulando un sorriso leggero

Credevo davvero che saremmo stati felici prima o poi, mi chiedevo solo se lo saremmo stati insieme.

Ti amerò sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora