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POV NEWT
"Quando la Wicked é venuta a prenderli" ero nella tenda con Harriet e parlavamo di Thomas e Teresa "ho visto una strana espressione sul viso di Ava" dissi in tono incerto "sembrava quasi...dispiaciuta"
"Non saprei" rispose lei "l'unica cosa che so per certo é che sei stato stupido a metterti contro di loro in quel modo"
Si riferiva al fatto che avessi insistito per seguirli, ma lei non conosceva tutta la storia e non aveva mai conosciuto Mary.

"Sapevi che ti avrebbero picchiato" continuò in seguito "perché hai insistito?"
"Te l'ho già detto, l'ho fatto per lei"
Come risposta alzò gli occhi al cielo "é stato stupido comunque. Alla fine guarda cosa ti hanno fatto" disse indicando il taglio sotto l'occhio
"Non mi interessa se mi faccio male."
Harriet assunse un espressione seria, quasi arrabbiata, non capivo cosa la infastidisse tanto
"Magari a te non interessa, ma ad altri si" mi guardava dritto negli occhi, era strano come la sua sicurezza mi intimorisse e piacesse allo stesso.
Ero rimasto in silenzio sostenendo il suo sguardo aspettando che aggiungesse qualcos'altro
"Facendoti male non ferisci solo te stesso ma anche la gente che ti sta attorno"
Assunsi un'espressione confusa anche se ero convinto di sapere dove volesse arrivare
"Non é bello vederti così" disse infine
Per quanto desiderassi chiederle perché le importasse di me non dissi nulla e mi limitai a guardarla uscire dalla tenda.

Harriet sapeva confondermi le idee, una parte di me era incuriosita da lei e dal suo coraggio, ma un'altra parte non smetteva di pensare a Mary, mi chiedevo dove fosse e se stesse bene, e per quanto gli altri si sforzassero di non ammetterlo, sapevo di non essere l'unico.
Mancava a tutti specialmente a Thomas, riuscivo a vederlo nei suoi occhi quando si parlava di lei, e ne fui certo il giorno in cui Wicked venne a prendere lui e Teresa.
Nel suo sguardo avevo visto la mia stessa speranza di vederla lì in mezzo a loro, pronta a riunirsi alla sua famiglia.
Erano ormai passati giorni da quel momento.

La mattina dopo quella conversazione con Harriet ero sdraiato sul letto, Vince mi aveva lasciato a riposo per un pò dopo l'accaduto con Wicked e non riuscivo a smettere di pensare all'espressione di Ava Paige quando mi vide, avevo la convinzione che qualcosa non andasse.
Ero immerso nei miei pensieri a guardare un punto fisso senza prestarci attenzione finché non venni riportato alla realtà da Minho.
Inizialmente pensai di essermelo immaginato ma il frastuono al di fuori della tenda mi smentì, Minho aveva urlato il nome di Mary provocandomi un brivido lungo la schiena, uscii di corsa al di fuori e mi guardai intorno cerandola.

A causa dell'agitazione la mia vista era offuscata e distratta, non riuscivo a mettere a fuoco o guardare un punto per più di due secondi, ma poi la sentii e tutto fu più chiaro.
"Newt!"
La sua voce mi provocò una morsa allo stomaco e nel vederla credetti di svenire.
La vidi lì di fianco a Minho, lontana pochi metri da me, pallida e diafana, stremata dal viaggio ma sempre bellissima.
Non appena mi chiamò iniziò a raggiungermi ed io le andai incontro, una volta possibile l'afferrai e la strinsi a me, risentendo finalmente il suo corpo tra le mie braccia.
Mi baciò di sorpresa riportandomi subito ai nostri pomeriggi a casa, dove c'eravamo solo io e lei, ed il sole caldo ci baciava la pelle ancora priva di cicatrici.

I ragazzi ci accerchiarono poco dopo continuando a riempirla di domande, scorsi Harriet al di fuori del gruppo osservarci da lontano, mi chiesi se avesse visto tutta la scena.
"Ragazzi lasciatela respirare" dissi dopo un pò, cercai di rimanere serio ma inevitabilmente mi spuntò un sorriso, finalmente mi sentivo a casa.
Poco dopo la accompagnai nella mia tenda, la vidi stanca così cercai di farla riposare un pò, ci sedemmo sul letto uno vicino all'altra.
Le accarezzavo delicatamente il fianco tranquillizzandomi nell'averla di nuovo con me
"Non lasciarmi più ok?" dissi interrompendo il silenzio
La vidi sorridere
"Non ti lascerò mai Newt" rispose
Più mi stava vicina più si faceva largo in me una sensazione di appartenenza, sapevo che era mia e lo sarebbe sempre stata.

Si assopì poco dopo, ancora con la testa sulla mia spalla, finalmente tranquilla.
Cercai di stenderla sul letto senza svegliarla e uscii dalla tenda lasciandola riposare, per poi raggiungere Thomas e gli altri.
"Eccolo qui" disse Minho appena mi vide "la donzella dov'é?"
"Si é addormentata" risposi sedendomi
"Secondo voi cosa succederà adesso?" esclamò Aris
Thomas assunse un'aria cupa "di certo la Wicked ci cercherà" rivolse lo sguardo verso di me "probabilmente lo sta già facendo"
Ricambiai serio il suo sguardo "cosa proponi di fare(?)"
Il ragazzo si limitò a scuotere la testa "non lo so" fece una pausa "so solo che sono stanco di scappare"
"Lo siamo tutti" questa volta a parlare fu Harriet che, anche se in silenzio, ricevette l'assenso di tutti
"Penso che dovremmo parlarne con Vince" disse Brenda poco dopo "lui saprà cosa fare. Per ora cerchiamo di goderci la vittoria di aver riportato Mary a casa, ci meritiamo tutti di riposare per un pò" una volta finito di parlare si allontanò seguita poi da tutti gli altri ragazzi.
L'accampamento era un pò come la radura, tutti avevano i propri compiti da rispettare, ed il tempo era prezioso.

Quando tutti se ne andarono rimanemmo solo io e Harriet, un silenzio imbarazzante aleggiava tra di noi, nonostante non ci fosse mai stato nulla avevamo entrambi la consapevolezza di non esserci indifferenti.
"Così" esclamò lei rompendo il ghiaccio "quella é Mary"
Annuii senza proferire parola
"E' molto bella" aveva gli occhi tristi e la voce seria
"Si" risposi "ma non é solo quello" pronunciai quelle parole con tutta la spontaneità che possedessi "lei é una delle persone più coraggiose e in gamba che io conosca"
Harriet sorrise genuinamente "la ami davvero non é così?"
La guardai in silenzio accennando un lieve si con la testa, speravo di non averla ferita e di non aver perso la sua amicizia, ma sapevo quale fossero i miei sentimenti e sarebbe stato sbagliato mentirle.
Sospirò per poi alzarsi
"Torno a lavoro" disse prima di allontanarsi.

Rimasi lì seduto sfruttando le ultime ore di riposo che mi furono concesse, osservavo il cielo senza riuscire a smettere di pensare alla mia vita prima della radura, per un pò mi sentii in pace, perdendomi in quell'azzurro infinito, l'unica cosa oltre Mary, che mi univa a casa.

Ti amerò sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora