Sono le 7 del mattino, come al solito non riesco a dormire, per il caldo o forse per gli incubi, mi scoppia la testa e ho un senso di nausea, ieri, ho dedotto che, sia io che la mamma abbiamo fatto tardi, il mio ultimo messaggio di buonanotte a Lexie è stato alle 4 del mattino, ho riguardato l'orario e ho pensato "wow ho dormito solo 3 ore che bello". Mi sento strusciare vicino alle gambe e mi abbasso di scatto e accarezzo Meow. Apro la zanzariera, esco fuori all'atrio e mi rendo conto che sono in pigiama, rientro, prendo il costume arancione e nero, un semplice shorts grigio scuro e una canotta bianca scollata in avanti, apro lo zaino mi chiudo una sigaretta, e cerco un Clipper, ne trovo uno bianco con un panda che sorride, seduto su un cubetto di ghiaccio, com'è graziosa è molto Kawaii e io queste cose le adoro. Gli anime, i manga, i videogiochi e tutto ciò che è tecnologico e orientale, mi fanno impazzire, ed è anche per questo che nella mia famiglia mi chiamavano sempre, maschiaccio. Non ho mai giocato con le bambole, o con le altre bambine, preferivo stare in disparte, giocavo da sola, oppure con i giochi dei maschi, anche quando le cose tra i miei andavano 'bene'.
Torno a guardare il Clipper e mi rendo conto che non è mio, i miei Clipper sono colori semplici, o lucidi o opachi, quelle disegnate sono tutte 'prese in prestito', da Nick maggiormente e alcune erano di Lucas. Me la infilo negli shorts, esco e mi reco a mare con un solo telo mare di Stitch, e il mio zaino. Mi accendo la sigaretta e passando per il boschetto e la spiaggia, ricordo, "il Clipper è di quel ragazzo della spiaggia di ieri sera", mi ricordo di essermi aperta un po troppo con lui eppure non ricordo il suo nome, però, passando per la spiaggia, riconosco il suo amico, mi avvicino e saluto con la mano, 《Alex, buongiorno, nemmeno tu riesci a dormire?》 Faccio su e giù con le spalle,《Ho diciamo un blackout e un incessante mal di testa》ridendo, poi mi accomodo sul telo verde militare di fianco a lui, 《Tu fumi sempre, a quanto vedo》 ridendo, mi passa la canna appena accesa, 《Grazie per essere stato con Mark ieri, e per non averlo lasciato da solo, mio fratello è un cazzone, tutte le volte che litiga con quella fa cazzate, quindi grazie》,gli sorrido, 《non sapevo foste fratelli, senza offesa ma siete molto diversi》 ridendo, lui mi poggia una mano dietro la schiena accarezzandomi e ride con me 《Lo so bene, io somiglio di più alla mamma e lui è la copia identica di papà, c'è lo dicono spesso》 ,《Comunque è stato un piacere》 prendo una breve pausa guardiamo entrambi verso il mare poi chiedo 《So che non sono affari miei e devo ammettere che non capisco perchè mi interessi, ma se ci sta così male perché continua a stare con lei?》, mi guarda dolcemente, 《Diciamo che è stato il suo primo vero amore 'più duraturo', anche se è uno stronzo cronico, l’ha tradita varie volte ma più lei lo perdona e più lui la tiene con se, cerca di rimediare ma non sempre dura più di due settimane, dopotutto lei è di qui, la vede solo d’estate. Mio fratello, ha ancora quella concezione che la vita non è vita, senza una ragazza al suo fianco, non sopporta di rimanere solo, ne ha superate tante nella vita, non che lo voglia giustificare ma credo che il suo comportamento sia abbastanza normale, anche se a volte non sa quando fermarsi.》. 《Conosco molte persone che purtroppo la pensano come lui, non vuole, sentirsi solo questa è la verità, so che significa sentirsi soli, e non molte persone lo sopportano》parlavo con Jhoe come se stessi parlando con Nick, mi mette una mano sulla spalla, mi volto verso di lui,《Scusami non avrei dovuto chiederti queste cose, in fondo sono cose personali. 》, 《Figurati è un piacere per una volta ascoltare discorsi non inerenti a quella pazza psicopatica》 lo dice ridendo e sdraiandosi sul telo. Io rimango li a guardare e ascoltare il mare. Si alza, si mette in piedi, mi tende una mano come per farmi alzare, prendo la sua mano, mi tira e mi alzo, facendo qualche mugulo per i mal di schiena. Si erano fatte le 8 del mattino, 《Devo andare a svegliare quelle teste di cazzo, dobbiamo andare a fare la spesa, ci accompagnano, perché questa settimana stiamo senza macchina, se vuoi venire con me sei la benvenuta.》 Gli sorrido e lo aiuto a ripiegare il telo. Arriviamo dall'altro lato del campeggio ci sono due grosse tende, enormi, mi fa accomodare su una sedia di telo, come quella da regista, mi offre una coca cola mentre lui beve una birra, gli tiro la birra dalle mani e mi faccio scendere un sorso in gola, lui sorride io ricambio, sento gemere, dalla tenda esce un ragazzo grosso, dai capelli mori senza maglietta e in mutande, 《Ciao Alex, buongiorno, che sorpresa》 io rimango scioccata, mi conosce devo averlo incontrato ieri sera e io non lo ricordo, ottimo. Lo guardo con aria confusa 《Ci siamo conosciuti ieri..》 continua lui sembrava deluso, poi ha riso《Non prendertela con lei, non si ricorda nulla di ieri sera》 Jhoe mi sorride e mi fa un occhiolino, io sorrido in senso di scuse, 《..non importa mi presento di nuovo io sono Abram》 ero imbarazzata in quel preciso momento, lo faccio sempre, mi ubriaco e mi dimentico anche dove abito, cosa che se non fosse stato per Nick e Lucas, mi sarei persa e l'avrei fatto molto spesso. 《Io non vorrei che tu te ne andassi ma..》Abram aveva farfugliato qualcosa del genere e aveva uno sguardo come se volesse provocarmi 《...Ma tra non molto arriverà la pazza se non vuoi problemi ti consiglio di passare dopo che Mark se ne sia andato, visto dopo quello che è successo ieri sera》. Annuisco e mi alzo 《Tranquillo sto andando via comunque semmai ci vediamo dopo, ritorno a dormire.》. I ragazzi d'improvviso sbiancano ma senza farlo notare troppo. Non credevo fosse per il mio "vado a dorimire" perché guardano fisso dietro di me così, mi giro e c'è una ragazza li in piedi, bassina, con un caschetto bruno, gli occhiali troppo grandi per quel visino, piccino, però stanno bene su quel nasone. Indossa un vestito che sembrava un accappatoio verde tiffany, "come fa a stare a maniche lunghe, si muore di caldo", penso, mentre mi squadra dalla testa ai piedi con un aria furiosa e disgustata, io l'ho guardata un secondo per studiarla bene e già mi stavo divertendo, era arrabbiata e tanto, sta fissa, lì in piedi, con le mani incrociate al petto, aveva un paio di infradito, di minimo due numeri più grandi, mi giro, mi alzo e saluto con una mano, stava per dire qualcosa ma la stronco sul nascere dicendo:《Chiamatemi quando vanno via gli sposini》 Jhoe ride 《D'accordo a dopo》. Ha detto qualcosa la Pazza ma non l'ho sentita, forse perché non mi interessa ciò che vuole dirmi.
Torno a casa e mamma dorme ancora, bacio Meow sulla testa. Vado in cucina, lascio un biglietto a mamma, dicendo che andavo al mare, avevo il cellulare con me, con la suoneria se le servisse qualcosa. Non avevo più voglia di dormire, mi era passato il sonno, come al solito. Arrivo in spiaggia, vedo Rose sotto ad un ombrellone, del lido, con una donna, sarà sua madre, ci avevo visto giusto ho sentito che l'ha chiamata mamma, mentre mi stavo avvicinando sento qualcuno che mi abbraccia da dietro, dalla stretta e dal grossore delle braccia capisco che è Terry, mi volto 《Buongiornooo come stai?》 Era molto allegra come sempre, beata lei, 《Ciao Terry, buongiorno anche a te, tutto bene grazie e tu?》 ,《bene grazie, Oh li c'è Rose andiamo da lei》 sempre sorridendo e trascinandomi per il braccio, saluto Rose e mi presento a sua madre, una bella donna anche lei bionda, riccia e con gli occhi color azzurro cielo uguale a sua figlia, una donna aggraziata e delicata. Ci siamo sedute su un lettino e abbiamo giocato a carte per un pò, guardo il cellulare e non vedo messaggi di mamma, ne dei miei amici, so che è domenica, perché lo leggo sul telefono, e vedo che sonno passate 2 ore, "Dio! Stiamo giocando da un ora e mezza", devo ammettere che il tempo era volato, non me ne sono resa conto. Rose vince, di nuovo, sbatte le carte sul lettino e si alza in piedi《Si muore dal caldo, basta giocare. Andiamo a mare》 dice mentre riordina le carte nello scatolo. Rose inzia a correre verso il mare, Terry la segue a ruota e io pure, sentivo la sabbia scottarmi i piedi, volevo fare il più in fretta possibile per non urlare. Vado a sbattere contro qualcuno, impreco cascando per terra, una voce 《Proprio non mi sopporti vero?》, Mark era lì in piedi a petto scolpito e un costume pantaloncino giallo fluo, rimango incantata per qualche secondo, mi vuole aiutare ad alzarmi, tenendo una mano verso di me, la rifiuto e mi alzo da sola. Mi incazzo. 《Perché non guardi dove cammini?》 , 《Io lo stavo facendo, tu invece come al solito avevi la testa tra le nuvole. A dopo 'bella addormentata'》, gli faccio un occhiata in cagnesco e gli mostro il dito medio, poi mi scuso con uno sguardo, lui mi sorride guardandomi dritto negli occhi, io distolgo lo sguardo e torno dalle mie amiche che mi stavano aspettando a riva, gli indico di andare con un dito puntato verso le ragazze, lui acconsente con la testa e si allontana voltandosi verso di me un paio di volte. Dopo il bagno e i vari pettegolezzi sulle persone del campeggio usciamo dall'acqua, e andiamo a vedere come i ragazzi giocano a beach volley, ci sono Mark, Abram, Jhoe e altri due che non ricordo i nomi in una squadra e nell'altra cinque ragazzi che non ho mai visto prima. Subito dopo la partita torniamo in acqua, ovviamente i ragazzi avevano perso, per vendicarsi, visto che noi li stavamo prendendo in giro, decidono di giocare a 7 si schiaccia in acqua e così facciamo andiamo in acqua a giocare, dopo poco io e Mark ritorniamo sulla spiaggia, ad un tratto mi prende per mano. Ha un espressione di sofferenza, mi guarda dalla testa ai piedi e mi porta verso il campeggio, dritto fino alla sua tenda. Sono imbarazzata, come non mai, le mani intrecciate alle sue, il mio cuore aveva un battito molto veloce e il corpo mi è andato a fuoco era una sensazione che non sentivo da tanto tempo, che però mi piaceva e mi faceva piacere. Arrivati alla tenda, mi stava portando con se, poi si è giratoun secondo e mi ha vista imbarazzata, non sono riuscita a nascondere il rossore in viso, ha guardato le nostre mani, le ha lasciate, 《Torno subito aspettami qui》, lo lascio entrare da solo, penso che abbia avuto una reazione allergica, perché mentre tornavamo qui aveva il fiato corto e rosso in viso, non per l’imbarazzo. Mi siedo su una sedia e dopo qualche secondo esce, prende dell'acqua dal frigo e me ne versa un bicchiere, poi si siede, inclina la testa all'indietro, sullo schienale della sedia, non sapevo che fare o che dire, il rossore in viso si stava affievolendo, ha ricominciato a respirare più normalmente e ha rialzato il capo, mi ha guardata per pochi secondi e ha detto qualcosa che non avevo capito così si schiarisce la voce e lo ripete.《Avvicinati》 ho spostato di poco la sedia verso di lui, avevamo circa un metro di distanza, ha riso 《Di più, non avere paura》 non avevo paura, ma quella strana sensazione di piacere, di pace e protezione era tornata e il battito del mio cuore è accelerato sembrava quasi mi volesse esplodere fuori dal petto. Mi avvicino ancora un po, mi siedo proprio di fronte a lui, sembra infastidito, alza gli occhi al cielo e sbuffa《Vuoi che ti prenda io? Se vuoi lo faccio?》lo guardo stupita, non lo stavo neppure ascoltando, stavo ammirando tutto di lui, all’improvviso si alza mi prende in braccio e mi poggia sulle sue gambe, sento il viso andarmi a fuoco, il cuore esplodermi. Mi prende il viso tra le mani, mi guarda dritto negli occhi, socchiude i suoi, si avvicina lentamente, il mondo intorno a noi si è fermato, fino a poco fa sentivo il cinguettio degli uccelli e il soffio del vento, ora non c’è niente, non sento niente, solo il suo respiro sulle mie labbra, i nostri petti che si sfiorano, una sua mano sul mio viso e l'altra dietro la nuca, mi accarezza i capelli, vorrei scomparire, sono felice ma non mi sono mai sentita tanto eccitata così tanto in vita mia, sono imbarazzata, ma in senso buono. Dopo un secondo, mi bacia.
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Questione di sguardi
Lãng mạnAlex è sempre stata una ragazza piena di guai, fino a quel noioso giorno di quella noiosa vacanza che le cambierà la vita per sempre.