Capitolo 4

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Sentivo un brivido lungo tutta la schiena,un sapore aspro di menta piperita, in bocca, un profumo che adoravo, non ricordo il nome, ma lo indossava Lucas alle cene di famiglia, lo ricordo bene, mi sono sentita come se fossi in paradiso per un secondo, poi ho riaperto gli occhi, li ho sgranati e l'ho spinto via, mi sono dimenticata di essere seduta su di lui così cado con il sedere per terra, lo sento ridere, rimango scioccata per un secondo, 《Credevo era quello che volessi, ho visto come mi guardavi, ho pensato di accontentarti. Ti ho vista tutta rattristata, volevo farti rivivere un po》 dice con una risatina fastidiosa e ammaliante, mi alzo, mi pulisco il sedere, e gli urlo contro con tutta la rabbia e l'imbarazzo che avevo in corpo, 《chi ti credi di essere? Tu non sai niente di me, non ho bisogno di te e delle tue cazzate!》 Lui continua a ridere e prendermi in giro, mi volto e gli lancio il dito medio, 《Vaffanculo, Stronzo!》. 
Stavo camminando per ritornare al mare, e ripensavo a quel bacio, che stronzo, ma veramente stronzo, però aveva ragione ho provato cose che non provavo da tempo ormai, non mi fidavo degli uomini, è stato il primo ragazzo che è riuscita a sciogliermi dopo quello che mi è successo 5 anni prima, non ne ho mai parlato con nessuno eccetto che con Nick, Lucas e Lexie.  Mentre camminavo e pensavo a quanto fosse stato stronzo ma allo stesso tempo dolce, sento chiamarmi alle mie spalle. Rose. Mi raggiunge correndo, aveva un sorrisetto come a dire 'so cos'hai fatto' ma come faceva a saperlo? Così fingo di non capire 《Mi stavi cercando? È successo qualcosa?》 E lei 《Dimmelo tu, sei scomparsa per quasi 1 ora》, "è passato tutto questo tempo" ho pensato, 《Pronto?!》 Dandomi dei colpetti sulla fronte, le sorrido, 《Scusa》 ridacchio nervosa, 《Va tutto bene?》 Sì, rispondo con un cenno di testa. Mi prende sotto il braccio e indica con una mano una roulotte, 《Dove andiamo?》 Domando perplessa, 《A casa mia, è inutile andare a mare, ha iniziato a sporcarsi, e guarda il cielo, si è incupito, sono tornati tutti a casa, credo che tu non voglia tornare da tua madre》 crede bene, 《ti ringrazio》 le sorrido, sono sincera. Ci sediamo su due sedie a sdraio, di fianco a un tavolo, siamo arrivate sotto la sua tenda, mi lascia li e va in cucina o almeno credo, prende una coca cola, me la passa 《no grazie, non mi piace senza alcool》 faccio una smorfia e lei sorride, 《Caffè?》 Annuisco, 《Grazie》Mi porta una tazzina di vetro piena di caffè, lo butto giù tutto insieme, faccio una smorfia, era troppo dolce ma non importa non glie avevo detto che lo prendo amaro. Stiamo per un po in silenzio, poi Rose interrompe il silenzio chiedendo qualcosa di più di me, 《vorrei sapere cosa ti fa stare così male, se posso vorrei aiutarti.》,《Chi ti dice che ci sia qualcosa che non va in me? Ah giusto mia madre》alzo gli occhi al cielo, 《No io non ho mai parlato con tua madre, Terry lo ha fatto ma non io, non mi piacciono i pettegolezzi soprattutto dei genitori, lo vedo dai tuoi occhi, sono tristi, si, è vero, ridi e sorridi, ma dentro sei triste, quel tipo di tristezza si trova solo nelle persone sole, che hanno vissuto un trauma e nessuno li ha mai capiti, infatti tu non parli mai di te, parli sempre degli altri, ti metti al primo posto solo per gli altri.》 Sono rimasta sbalordita mi ha capito subito, 《Hai quel tipo di vuoto anche tu?..》Chiedo tenendo il capo basso, 《si ma ho imparato a conviverci, tu invece sembra che lo faccia vivere con te, o mi sbaglio?!》, Sorrido, non si sbagliava affatto. 《Ti preparo un altro caffè, era un pò amaro vero? ci aggiungo altro zucchero, così lo prendo un pò anch’io.》la fermo prima che aggiungesse altro zucchero 《A me amaro per favore》 mi guarda sgranando gli occhi, 《che razza di mostro sei?》 Prendendomi in giro, abbiamo riso entrambe, ho mandato giù quel caffè come se fosse uno shottino di vodka, mi sono chiusa una sigaretta e l'ho accesa, 《Non ti scocci di chiuderle sempre?》, la guardo e sorrido 《In realtà, tantissimo, per questo ho comprato la macchinetta, ma prima fumo troppo, ho cominciato con i pacchetti da dieci, poi ho iniziato a fumare di più compravo quasi 2 pacchetti al giorno da venti, spendevo troppo, lavoravo poco, e ho deciso di “risparmiare”》 facendo una smorfia e vedevo Rose ridere, stavo bene, in pace, non mi sentivo in più o un estranea e ci riusciva solo lei, mi ha parlato un po di lei, di dove era, del perché venisse qui ogni anno, e mentre parlava ha detto che Jhoe e Mark erano suoi cugini, quando ha nominato Mark mi sono impietrita, se ne accorta, 《Ha fatto lo stronzo come di suo solito vero? Ho visto che siete andati via insieme》 ho abbassato lo sguardo 《Si è così 》, 《Lo sapevo, dopo gliene dico quattro》 faccio di no con la testa e le mani, nervosamente, 《Deve aver lasciato di nuovo la Pazza, avranno litigato per te》, 《Per me?》chiedo molto curiosamente, 《Si, sei quella nuova e soprattutto sei quella che Mark guarda e nomina in continuazione. A me non piace parlare male di altre persone che non sono presenti, né credo alle voci di corridoio, ma penso che abbiano litigato per te》 mi fece l'occhiolino, mi ha spiegato lei come la pensa sulle persone e non doveva dirmelo perché andrebbe contro la sua etica morale ma me lo ha detto comunque, forse perché le stavo simpatica. Così ho annuito, fatto segno con le dita sulle labbra come a dire 'bocca cucita' e abbiamo riso insieme. Il suo telefono ha trillato per mezzo secondo, lo ha preso guardato 《Parli del diavolo..》mi guarda e fa una smorfia e io rido.《Che vuoi?》 Chiede come se si fosse già annoiata della conversione, 《Si, è qui con me, si esatto》"ha chiesto di me? Che vuole da me?" Ho pensato, Rose si allontanava per parlare a telefono mentre tornava ha urlato a telefono 《Mo che vieni te ne devo dire quattro, stronzo》e ha riagganciato, ma non era arrabbiata, 《non devi, non ne vale la pena, non voglio entrare a far parte di questa commedia, ho già fin troppi guai per conto mio, una pazza isterica che mi corre per il campeggio, vorrei evitarla quest’anno, voglio solo godermi la vacanza, fare un pò di soldi e andare via.》,《tranquilla, mi cugino deve aver già deciso altrimenti non ti starebbe cercando per tutto il campeggio, in preda al panico》dice con una smorfia, e con le braccia aperte, mi fa un occhiolino e sorride, si mette seduta di fianco a me aspettando che io dicessi qualcosa, e così ho fatto 《Mi ha baciata!》lei è rimasta con le mani sulla bocca per circa cinque secondi, poi ha ripreso a respirare 《c'ho visto giusto, gli piaci!》sorridendo, stavo per aprire bocca ma mi ferma, agitando le mani, si alza di scatto, sento il rumore di un paio di sedie spostarsi, e del metallo sbattuto sul tavolo, 《no ma accomodatevi, fate come se stesse a casa vostra》 con un tono ruvido, scherzoso e anche un po irritato, mi giro e sono tutti li, Jhoe, Abram e quello stronzo di Mark,《Si saluta sai》mugula Mark, 《Da quale pulpito viene la predica》dico mettendo il broncio,《Sei uno scostumato》Jhoe si riferisce a Mark dandogli uno schiaffetto sul braccio. Abram si alza e va a prendere la macchinetta del caffè si versa una tazzina e la fa un sorso《Ma che cazzo Rose!?》impreca, Rose ride e mi guarda, rispondo io 《Scusa, avrei dovuto dirlo prima che fosse amaro》mettendomi una mano sulla testa in segno di imbarazzo,Jhoe mi sorride 《Io l'avevo detto che mi piace, sei una grande》facendo con il pollice all'insù, Rose si alza e porta una caraffa di zucchero e un cucchiaino, Mark mormora qualcosa ma io non lo capisco così alza la voce, 《Davvero ti piace amaro, ma che mostro sei?》 Ridendo e facendo una specie di occhiolino, 《Prima della sigaretta è d'obbligo amaro, altrimenti non assapori ne l'uno ne l'altro》Jhoe mi fa segno di dargli il cinque, mi alzo verso di lui e ricambio《Visto femminucce, lei si che capisce, ha più palle di tutti e due voi messi insieme》Mark e Abram mettono il muso poi scoppiamo a ridere tutti insieme.

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