Capitolo 15

15 4 0
                                    

Erano passati quindici giorni da quando Mark mi aveva fatto la proposta di andare a vivere con lui nella lussuosa villa dei suoi genitori, dove viveva ovviamente con suo fratello, ma lui ben presto si sarebbe trasferito in Olanda per lavoro e sarebbe tornato non appena si fosse annoiato o almeno così aveva detto, quindi ben presto saremmo stati solo io e Mark, a Santa Monica, conoscevo molto bene quella casa, visto che già ci passavo la maggior parte del tempo. L'anno scorso, Rose si era trasferita da Lucas e Nick in realtà erano stati Nick e Lucas a trasferirsi da Rose, nella vecchia casa di sua nonna. sulla spiaggia, a Santa Monica, a 15min a piedi da casa di Mark in pratica.
Ho fatto gli scatoloni e Jhoe è venuto ad aiutarmi insieme a Lucas e Mark, prendo l'ultimo scatolone, lo passo a Nick e vado a salutare la mamma e il nuovo papà, 《Mi raccomando,  qualunque cosa accada, questa sarà sempre casa tua e la porta sarà sempre aperta》Mi abbraccia e trattiene le lacrime《Non piangere mamma, sarò a soli 30min da qui》《Lo so》non si trattiene e piange《Ti voglio bene lo sai, e sarai per sempre la mia mamma》《Ora vai, ciao ragazzi》saluta con un cenno di mano e abbraccia il papà di Lucas per conforto, salutiamo anche noi, eravamo nella jeep di Jhoe. Una volta arrivati scarichiamo l'auto e Rose e Nick ci aiutano a sistemare le mie cose. Abbiamo cominciato in primo pomeriggio intorno alle 15 e avevamo terminato alle 20 era arrivato il tempo di stendermi sul letto e crollare e così ho fatto, subito dopo cena, dopo meno di 5 min Mark mi ha raggiunto nella sua stanza, si è accucciato vicino a me, mi ha alzato la testa e me l'ha poggiata sul suo braccio, mi ha dato un lieve bacio sulla fronte 《Buonanotte Amore mio》dice prima di stendersi di fianco a me, io faccio un piccolo mugolo e sono crollata. È notte fonda sono le 3 di notte, non riesco a dormire, sarà il letto nuovo, dormire con qualcuno per poche ore era diverso dal dormirci tutta la notte, mi devo solo abituare forse, esco dal letto, prendo la camicia di Mark poggiata sullo schienale della sedia difronte a me e me l'abbottono, esco dalla camera e scendo la scalinata per arrivare in cucina, apro il frigo e mi verso un bicchiere d'acqua, sento dei miagolii fuori in giardino, apro la vetrata e noto due piccoli gattini, uno con il dorso nero e il pancino e le zampette bianche, la coda nera con la punta bianca e due occhi gialli, l'altro era maculato con anche lei con le zampette bianche, stavano piangendo, avevano fame erano stati abbandonati, chiamo Mark sul cellulare, lui scende in boxer preoccupato 《Amore che succede?》, mi vede fuori con questi gattini, li sto accarezzando, apre la vetrata era rosso in viso per la rabbia e lo spavento che gli avevo fatto prendere 《Non volevo spaventarti ma guarda come sono carini, li posso portare dentro?》 Chiedo con un espressione dolce e con gli occhi lucidi, aveva un aria da 'Assolutamente no' 《Non permetterti più di farmi preoccupare tanto..》ho abbassato la testa forse avevo esagerato dicendo: scendi immediatamente 《..Che cosa stai aspettando state gelando qui fuori》,《cosa diavolo sta succedendo? 》avevo un sorriso a 32 denti e poi spunta Jhoe proprio dietro Mark, vedendo quei cuccioli si è affrettato a prenderne uno, è uscito con il boxer in giardino ma non sembra che non gli importa, ha il piccolo maculato tra le braccia 《Ma che musetto dolce...siete tornati》,《Sono già venuti qui?》 Chiedo a Jhoe, 《Si gli davo da mangiare qui fuori perché quel mostro non li vuole in casa》dice aggrottando la fronte e indicando Mark poggiato alla vetrata, 《Ma ora che ci sei tu e siamo due contro uno, quindi verranno con noi》 io prendo il piccolino bianco e nero e li portiamo in casa, Jhoe corre al frigo prende una piccola scatoletta di tonno che aveva aperto a pranzo e glie la mette in piccolo piattino, i gattini non senbra avere paura anzi, si sono subito precipitati su quel piattino a mangiare, Mark non sembrava così contento o almeno non quanto lo eravamo io e Jhoe, ma gli vado vicino ugualmente 《Grazie》 gli dico dolcemente, mi prende peri fianchi mi gira e mi bacia《Lo faccio solo per te, ho visto che tu e tua madre avete litigato per chi dovesse tenersi Meow, forse così ti sentirai di più a tuo agio e la notte mi lascerai dormire in pace》dice facendo un occhiolino e facendomi il solletico sui fianchi, rimaniamo svegli tutti e tre ancora un po, poi portiamo i micini in una vecchia cuccetta di Meow che portavo sempre con me, Jhoe porta un vecchio lenzuolo bianco, li lasciamo li, si addormentano subito e così torniamo a dormire anche noi, ma prima Jhoe chiude bene tutte le finestre e le porte così che non possano scappare.
C'è un trambusto al piano di sotto controllo la sveglia sono le 8 del mattino, metto una mano dal lato di Mark per controllare se fosse lì e infatti non c'era, così mi alzo di scatto indosso una t-shirt di Mark bianca, scendo di fretta e per le scale sento che sta litigando con qualcuno mi affaccio preoccupata,《Piccolo mostro a quattro zampe, non li, scendi immediatamente, giuro che se non scendi ti cucino》 dall'espressione "piccolo mostro a quattro zampe" ho capito, scendo e scoppio a ridere, vedendo quella scena quasi ridicola. Mark era in piedi su uno sgabello, che tentava disperatamente di prendere i gattini, nascosti sul frigorifero.《Oh amore finalmente prendi quel piccolo mostro uno me lo sono trovato al bagno e l'altro è lì 》indica il frigorifero, io continuo a ridere con le lacrime agli occhi, gli do uno schiaffetto sulla spalla《Cazzo fai? Mi prendi per il culo?》,《Ma non vedi che è terrorizzato, stai facendo troppo rumore》faccio segno di prendermi in braccio, lo fa senza battere ciglio, mi allungo sopra la cucina e lo prendo gli tocco il braccio per fargli segno di voler scendere, mi prende tra le braccia e mi stringe senza accorgersi del piccolino avevo in mano, mi bacia e il gattino gli da un piccolo morsetto《Ma che cazzo?》rido di nuovo e accarezzo il piccolino《No amore, sappiamo che è brutto e antipatico ma non morderlo ti prego》sorrido e accarezzo il capo del gattino, Mark mi guarda scioccato《Hai accarezzato quel mostro e non me?》io rido e lui insieme a me, non era davvero arrabbiato mi prendeva in giro. Porto i cuccioli nella cuccia, mi giro più e più volte 《Ma Jhoe dov'è?》《All'aeroporto con Nick, sono andati a fare i biglietti per domani》《Aspetta qui》,《Amore, che succede?》mi chiede Mark curioso, vado a prendere il cellulare in camera compongo il numero e scendo《 Jhoe puoi passare a casa mia? Chiedi a mia madre, dille che mi servono i vecchi trasportini di Meow》  Mark mi guarda aancora con curiosità, 《D'accordo grazie, a tra poco》Mi sta ancora guardando in quel modo,《Dobbiamo portate i cuccioli dal veterinario altrimenti non possono entrare nelle altre stanze o sui letti,《Allora non portiamoli》mi dice facendomi un occhiolino 《Scemo, potrebbero avere qualche malattia se ci mordono o ci leccano potremmo averla anche noi》mi si avvicina con uno sguardo sensuale, 《posso morderti e leccarti solo io》 mentre lo dice mi si avvicina e bacia il collo, mi prende in braccio e mi porta sul divano, mi sfila la maglietta e si posa su di me.
Mi bacia ogni centimetro del mio seno, poi si ferma si alza e va verso il terzo cassetto della cucina, mi alzo e lo guardo con curiosità avevo cominciato a parlare ma prima che riuscissi a terminare la frase mi ha fermato con un dito sulle labbra《cosa stai fa…》《Shh》apre il preservativo se lo infila ed entra dentro di me. Eravamo rimasti nudi con un la sua sola maglia che copriva le nostre parti basse, 《Buongiorno anche a te amore mio 》sorrido e mi infilo nel suo collo ho le mani sul suo petto nudo, scolpito, e con le dita disegno i suoi addominali, non parliamo ma i nostri occhi lo fanno per noi. D'improvviso sentiamo la chiave inserirsi nella porta, Mark aveva gia indossato il suo boxer, io ero ancora nuda così gli tiro la maglietta e corro su per le scale, Mark si affretta alla porta e ferma il fratello li, li sento parlare《Non entrare》,《Ma che ti succede? Spostati devo posare queste cose》, si girava per vedere se mi ero vestita, non trovavo il mio slip sotto al divano, mi fa cenno con la testa di salire sopra, 《Sei forte abbastanza, puoi sorreggere due strane scatoline di plastica dai》sento che ridono, deve aver capito,《Muovetevi》 sento urlare, scendo ho trovato un pantaloncino di un vecchio pigiama di Mark e scendo le scale.
I ragazzi sono in cucina, Mark mi guarda incuriosito 《Dove lo hai trovato quello?》 Indicando il pantaloncino, faccio su e giu con le spalle《nel tuo armadio, quello a destra, Jhoe ride parecchio, 《Hai conservato quella roba?》riferendosi a Mark, guardo i ragazzi incuriosita, 《Erano i miei vestiti, di quando avevo 17 anni e giocavo a calcio 》lo dice ridendo e guardando verso me poi si gira a Jhoe 《La mamma pagò molti soldi per quella divisa》Per un secondo la stanza sembrava diventata gelata ero troppo curiosa chiesi e l'unica risposta che ho ricevuto sono state teste basse e parecchio silenzio quasi tagliente《Dove sono i vostri genitori?, non li ho mai visti, non avete mai parlato di loro》Forse era il caso se mi stessi zitta《Scusatemi》Mark mi accarezza la schiena, Jhoe mi guarda in viso stava per scendergli una lacrima, 《Non ci sono più 》si gira e prende del caffè dalla macchinetta e 3 tazze. Non me ne volevano parlare, così non avevo più toccato quel tasto, doloroso a quanto pare per loro, avevo la testa bassa ed ero triste. Mark se n'è accorto, ma non ha aperto bocca, poi Jhoe si alzato in piedi, mi ha guardata 《Va a metterti il costume, andiamo al mare》 facendomi un occhiolino, guardo Mark, con lo sguardo triste ma poi mi fa di sì con la testa, io allora mi alzo e vado in camera, indosso un costume color verde menta con lo slip magenta, prendo uno shorts grigio scuro e una canotta bianca, scendo i ragazzi erano già pronti e con due borse una che fuoriuscivano dei teli mare e l'altra doveva essere un frigo, così prendo lo zaino dal divano e mi inserisco tra loro, e li prendo entrambi sotto al braccio, ci avviciniamo alla jeep, salgo sul sedile posteriore e Mark dal lato passeggero, ci fermiamo fuori casa di Rose, Jhoe prende il cellulare e scrive un messaggio, Mark si gira mi da la mano, me la tira e me la bacia, quel nervosismo non sembra che sia passato del tutto ai ragazzi e onestamente nemmeno a me, ma Mark voleva tirarmi su o almeno non farmi sentire in imbarazzo, a dire la verità avevo provato a toccare l'argomento con Mark svariate volte l'anno precedente, fingeva sempre di non aver capito, o cambiava l'argomento con le solite cazzate. 

Questione di sguardi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora