Ero lì in piedi di fronte a quella stupenda ragazza, ci siamo allontanate da casa, abbiamo cominciato a camminare verso il mare, ci siamo fermate su una panchina, dinanzi a noi c'era il mare. La ragazza si era presentata, io le ho chiesto solo una cosa, la verità. 《Quando è cominciata?》, la ragazza nascondeva il viso tra i capelli mentre giocava con le dita, sembra nervosa. 《Non ricordo, ci siamo rivisti al lido dei suoi genitori》. Avevo gli occhi piantati sul mare, sull'alba. 《Io gli avevo chiesto di uscire con me, inizialmente ha esistato, mi aveva parlato di te, anche io sono stata fidanzata con lui》Non faceva altro che ripeterlo e più lo ripeteva, più la mia voglia di prenderla a pugni saliva, ma mi sono trattenuta. 《L'ho riincontrato due giorni dopo ad una festa eravamo come ai vecchi tempi, ridevamo e scherzavamo, lui era ubriaco e anche io poi…》si è fermata mi ha guardata, aveva gli occhi lucidi, le ho messo una mano sulla gamba per rassicurarla, le avevo chiesto io la verità e ogni dettaglio, sapevo che mi avrebbe fatto molto male, ma avrei dovuto essere forte dopo andare via, doveva avere il coraggio di dirmi anche lui la verità.《...Siamo finiti a letto 》Ho digrignato i denti, stavo per piangere ma mi sono trattenuta o almeno ci ho provato, qualche lacrima è uscita. 《Negli ultimi giorni ho provato a convincerlo di dirti la verità, poi una sera mentre litigavamo siamo stati insieme di nuovo, gli ho chiesto che volesse fare dopo quello che era successo quella notte, lui mi ha risposto che dopo quella notte sarebbe finita tra voi, finalmente avrebbe parlato con te, avrebbe dovuto dirti quanto mi ama poi ha preso la sua roba ed è andato via, verso la sua auto, l'ha messa in moto ed è tornato da te. Credevo perchè volesse parlarti di noi, ma dopo stasera alla festa ho capito che non è così.》per un secondo ho sorriso 《Che ne sai che è tornato da me?》. Lei mi guarda come se si aspettasse già quella mia risposta, 《Sapevo che l'avresti chiesto, perché mi ha avvertito, mi ha detto anche che siete stati a letto insieme per scrollarsi te con tutte quelle domande. 》 Piangeva mentre parlava ma non era dispiaciuta per me, ma per lei. Mi sono alzata come per andare via, mi ha fermata per un braccio《Ho provato a farti dire la verità, fece lo stesso con me pochi anni fa, mi scrive lui la maggior parte delle volte》Mi guarda poi abbassa lo sguardo, la prendo per il top e la spingo via《Lui sarà anche uno stronzo ma tu sei una troia, sapevi che stava con me eppure te lo sei scopato lo stesso, tu non sei dispiaciuta per me ma per te stessa, vuoi che ti dica che hai la strada spianata, è questo quello che volevi, beh complimenti brava c'è l'hai fatta, ho saputo tante cose su di te, del tipo che non hai amici e ora capisco il motivo, mi stai dicendo queste cose in modo che io possa odiarlo, ma non ci sei riuscita da sola lo ha fatto prima lui. E’ inutile che ci speri sarai solo una botta e via per Mark.》Vado via lasciandola in un mare di lacrime, stavo piangendo anche io, avevo le mani nelle tasche della felpa, stavo tornando a casa.
Quando entro Jhoe e Mark erano in cucina, Jhoe viene verso di me《Dove sei stata, va tutto bene?》mi guarda e poi mi abbraccia, poi indica Mark 《Ha qualcosa da dirti》. 《So già tutto》. 《Quella puttana, appena la vedo l'ammazzo》. Impreca Mark. Il mio sguardo era vuoto assente.《Perché sei andata?》, mi chiede Jhoe con stupore, lo guardo ma non lo vedo, ho la vista oscurata, vorrei prendere Mark e prenderlo a pugni, ho tanta rabbia che come al solito non riesco a cacciare se non facendo a botte, mi porto una sigaretta alla bocca e l'accendo. Guardo quello che una volta consideravo il mio fidanzato, il mio futuro marito e padre dei miei figli 《Volevo conoscere entrambe le campane. Dai dimmi, vediamo se le versioni coincidono》. Guardo Mark con aria di sfida. Mi racconta quasi tutto uguale tranne per le sue ammissioni di colpe, come ad esempio il fatto che non voleva dirmi nulla. Ha continuato a ripetermi che non sarebbe capitato mai più se sarei rimasta con lui e l’avessi perdonato, ma non avevo intenzione di farlo. Mi hanno sempre riempito di bugie, i miei genitori, le mie amiche, la mia famiglia. non potevo accettare altre bugie, non da lui, che mi fidavo ciecamente, ma come al solito mi sbagliavo. Mi alzo spengo la sigaretta nel posacenere, mi prendo lo zaino e vado via. Mark mi segue e mi tira per un braccio, stava piangendo, ma io non sembravo dispiaciuta anzi libera, non rimanevo male a tutte quelle lacrime, aveva deciso lui di andare a letto con quella e non dirmi nulla ora non mi importava più. 《Non puoi lasciarmi così, cercherò di farmi perdonare, cercherò di risistemare le cose, dammi un altra possibilità, amore ti prego》. Avevo lo sguardo freddo e assente , ripeteva sempre le stesse cose 《Non buttare via tutto per uno stupido errore, ti prego》. Ho alzato lo sguardo ho cominciato a piangere perché sentivo bagnarsi sulle guance. 《Tu, sei stato tu e solamente tu a buttare via tutto, io odio solo due cose, le bugie e i tradimenti e tu hai fatto entrambi gli errori, ma il punto non è solo questo, la nostra storia era finita già da prima, ma non te ne sei reso conto perché pensavi a scoparti altre ragazze, ma questo è uno dei tanti problemi, non ti ho mai detto niente quando la sera tornavi tardi a casa, o quando non avevi voglia di fare l'amore, eravamo diventati come i miei genitori, due persone che ormai non si amavano più, ma non solo per le altre tue donne, ma in qualunque cosa, costretti a stare in una casa senza mai parlare, senza mai litigare perchè non avevamo voglia di farlo. Eravamo come due nemici rinchiusi in un cubo, costretti a stare insieme. Cloe è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso e ci ha aiutato a capire che era il momento di mettere la parola fine, una volta e per tutte.》stavo gridando e piangendo contemporaneamente erano le 5 del mattino, Mark piangeva ma non batteva ciglio,dopotutto sapeva che avevo ragione lui mi chiedeva di perdonarlo, ma ero come un cubetto di ghiaccio, non provavo più nulla, volevo solo andare via, volevo scappare dai miei problemi come ho sempre fatto, non mi fidavo più di lui, come non mi fidavo di mio padre o di Logan, non avevo più fiducia in nessuno che per me fosse stato importante, volevo andare via, così ho fatto, sono andato verso di lui, gli ho preso il viso tra le mani, l'ho guardato negli occhi.《Addio, sei e resterai il mio primo vero amore》. Ho alzato il cappuccio della felpa, preso le cuffiette dallo zaino e ho cominciato camminare, ho sentito Mark gridare di non andarmene poco prima di allontanarmi.
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Questione di sguardi
RomanceAlex è sempre stata una ragazza piena di guai, fino a quel noioso giorno di quella noiosa vacanza che le cambierà la vita per sempre.