Capitolo 6

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"Trovarsi davanti a un pazzo sapete che significa? Trovarsi davanti a uno che vi scrolla dalle fondamenta tutto quanto avete costruito in voi, attorno a voi, la logica di tutte le vostre costruzioni."

                                                                                                                     Luigi Pirandello


Seon's POV

Era stata una giornata piuttosto stressante; per fortuna, l'indomani avrei lavorato di nuovo con la mia migliore amica al mio fianco.

18:45.

Era davvero tardi, ma il volo da Toronto avrebbe avuto la durata di dodici ore all'incirca...dunque avevo ancora tempo.

Quel pomeriggio raccontai a mio fratello una piccola bugia, al solo scopo di farmi dare uno strappo all'aeroporto.

In realtà, avevo bisogno di qualcuno che fosse in grado di fornirmi il giusto supporto morale, nel momento in cui avrei rivelato alla mia amica la triste sorte del nostro adorato appartamento.

Avevo la sensazione che avrebbe tirato in ballo una sceneggiata delle sue...

Scesi nel parcheggio della clinica, sperando che Kim non fosse nascosto dietro uno dei massicci pilastri in cemento armato.

Il parcheggio era deserto.


Arrivai a casa, fiondandomi dritta nella mia stanza: sul letto c'era un enorme borsone, completamente diverso dai due che mi ero portata appresso la sera precedente.

Un piccolo biglietto azzurro diceva:

"Se non ci fossi io...", e dalla grafia sgangherata capii che l'autore di quella perla non poteva essere altri che Kookie.

<< Piaciuta la sorpresa? >> una voce alle mie spalle mi fece trasalire: Kook era appoggiato allo stipite della porta della mia stanza, le braccia incrociate sul petto ampio e forte, e un sorriso sornione sul suo bel viso.

<< Aehm...sì?! Grazie >> dissi titubante, presa da un'improvviso senso di confusione, riguardo chi potesse esser stato il generoso benefattore.

In ogni caso, non avevo ancora aperto la zip.

<< Che c'è dentro? >> domandai a mio fratello, che scuotendo la testa, mi lasciò sola a dubitare del contenuto di quell'enorme sacca nera.

La tastai, impaurita da quel che avrei potuto trovare al suo interno -Kook era solito farmi scherzi veramente terribili con le borse-: e se Jin avesse imparato l'arte del contorsionismo, e si fosse ripiegato in quello spazio angusto? Sarebbe saltato fuori all'improvviso, come in una di quelle scatole a manovella, dalle quali fuoriesce di scatto un pupazzetto attaccato ad una molla.

Tirai la robusta zip in plastica, coprendomi terrorizzata il viso con la mano libera...

E dentro al borsone, vi era metà dell'armadio di casa mia, insieme agli abiti che avevo raccattato dal mio appartamento la sera prima.

Seon torna in pista, pensai, felice di essere scampata ad un triste futuro senza i miei tanto amati abiti firmati.

Dopo una lunga doccia bollente, dedicai del tempo alla creazione dell'outfit più adatto per la serata.


Le 22:30.

Il volo di Krys aveva subito un notevole ritardo.

Mi trovavo seduta sul sedile del passeggero, a bordo del mastodontico SUV di Jin.

Jeong|| KSJDove le storie prendono vita. Scoprilo ora