capitolo quattordici

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Febbraio 2018

Seoul, Corea del Sud

"Buon compleanno Hobi!"

Yoongi, Seokjin, Ken, Jimin and Miya stavano circondando Hoseok mentre io arrivavo con la torta. Un cameriere mi seguiva con due bottiglie di champagne. Le poggiò sul nostro tavolo mentre il festeggiato spegneva le sue candeline. Alla fine, applaudimmo. Il cameriere mi aiutò a tagliare la torta in fette e le distribuì educatamente ai miei amici. Poi stappò le bottiglie e ci riempì ogni bicchiere di champagne prima di andarsene.

Il club era pieno, la maggior parte della gente era impegnata a ballare. Il nostro tavolo si trovava in un'area privata del club ma potevamo usare la pista da ballo e bere qualcosa al bar. Questo posto è stata un'idea di Jimin. Lui e Hoseok si erano conosciuti qualche mese prima al lavoro. Da allora, si sarebbero sempre frequentati e avrebbero trascorso la maggior parte del loro tempo insieme. In realtà mi piaceva molto grazie alla sua gentilezza e alla sua natura premurosa, proprio come Hoseok ma con modi diversi di mostrarlo. Ha anche aiutato il mio ragazzo a sentirsi meno solo al lavoro.

"Hey, balliamo!" l'ormai ventiquattrenne sussurrò "Mi piace questa canzone"

Era una canzone coreana di cui non avevo mai sentito parlare prima ma l'ovvia eccitazione su viso del ragazzo era abbastanza convincente. Mi prese per mano e mi condusse alla pista da ballo dove varie persone stavano scuotendo il proprio corpo in sincronia con la musica. Vedendo come Hoseok si stava divertendo, i miei timidi passi di danza si trasformarono presto in grandi e ridicoli movimenti di cui nessuno sembrava interessarsi. Comunque non importava, volevo solo divertirmi con il mio ragazzo.

Mentre io ero solo un po' brilla, Hoseok era completamente ubriaco. Buona cosa che era il tipo divertente. Lentamente si avvicinò a me mentre le sue mani cominciarono a scendere lungo la mia schiena. Il suo tocco sensuale ma dolce mi fece rabbrividire mentre i nostri occhi si incontrarono. 

"C'è qualcosa che ti devo dire" La sua voce sembrava così rauca a causa della quantità di alcool che aveva bevuto. Annuii, causandogli un sorrisetto. 

"Non sono mai stato più felice nella mia vita e questo è grazie a te"

Improvvisamente audace, permisi alle mie mani di strofinargli delicatamente il busto e afferrai la sua camicia di seta arancione. Sorrise, apparentemente apprezzando le mie azioni.

"Mi fai impazzire, (Y/n)!" il suo fiato caldo solleticò il mio volto "Io ti amo"

Il mio corpo si congelò a quelle tre parole. La musica, le persone, il bar e i nostri amici sparirono; lasciando Hoseok e me soli, fissandoci l'un l'altro. Lui mi ama, il mio cuore svolazzò. L'amore era una cosa complessa a cui non avevo mai pensato prima di incontrarlo. Credevo che nessuno mi avrebbe accettato così come sono. Non solo per il mio aspetto, ma anche, riguardo la mia personalità, le mie simpatie e antipatie, le mie abitudini alimentari, mia madre incasinata e la mia mancanza di autostima. C'erano così tante cose da odiare di me eppure Hoseok le ignorò e si è innamorato di me. E io ricambiavo. Chiusi gli occhi, godendomi il momento presente. Imparerei da lui, proverei a diventare una persona migliore grazie a lui. Potevo parlare con lui, aprire il mio cuore e menzionare le mie debolezze senza essere giudicato. Volevo renderlo felice come lui ha reso me. Era il mio raggio di sole e mi rifiutai di sprofondare nel buio ancora una volta.

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