capitolo sette

213 10 3
                                    

『 🍃 』

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

『 🍃 』

Osaka, Giappone

Maggio 2017

"Quindi, fammi capire bene-Hoseok ti ha offerto di portarti ad un ristorante oppure a vedere un film, e tu non riesci ancora ad ammettere che è un appuntamento?"

Scossi la testa da destra verso sinistra, ancora negando. "Non capisci. Siamo amici, mi vede come un'amica. Perché è così difficile da accettare?"

Lanciandomi un'occhiata, Miya sospirò ed iniziò a lasciare il bagno. "Non sopporto le tue stronzate adesso"

"Oh, dai!" girai gli occhi, inseguendola per tutta la casa. "Allora non ne parliamo"

Stressandomi sull'imminente cena con Hoseok, non potevo trattenermi dal pensarlo. Dovevo parlarne, ma apparentemente mia sorella non era pronta ad ascoltarmi. Non importa quanto ovvio appariva, rifiutavo di ammettere che era un appuntamento. Intendo, perché cazzo vorrebbe chiedermi di andare ad un appuntamento? Non ero stupida. Molte donne dovevano essere ai suoi piedi, c'erano ragazze più carine di me, era 200% sicuro. Conosceva delle persone che veramente valevano la pena di essere portate fuori per degli appuntamenti reali. Miya era troppo premurosa per ammetterlo. Nel profondo, lo sapeva.

"Bene, comunque ho un argomento molto più importante" Mia sorella si sedette sul divano nel soggiorno, accendendo nel frattempo la TV. "Quindi, come sta andando con mamma? Ken mi ha detto che è stata cattiva con me"

Anche se volevo cambiare argomento, sapevo che ne avremmo dovuto parlare. I miei fratelli erano per davvero gli unici con i quali potevo sfogare la mia rabbia quando si parlava di mamma, eppure non gli avevo mai detto quanto fosse violenta.

"Non ci crederai" sputai, particolarmente infastidita ora che ci pensavo. "Vuole che dimagrisca prima di andare in Corea, per impedire che tu venga umiliata"

"Umiliata?" la donna dai capelli marroni si accigliò, aspettando che continuassi.

"Umiliata" ripetetti "Per avere una sorella così grassa e disgustosa"

"O Dio" esclamò. "La dovresti ascoltare! Come potrei mai presentarti ai miei suoceri? Perderanno le staffe appena ti vedranno"

Non potetti fare a meno che ridere alla povera recita di mia sorella. Almeno, rese la situazione meno drammatica.

"Seriamente (y/n), non lasciare che mamma ti prenda. Non sei grassa, non c'è bisogno di preoccuparsi per la tua salute. E' drammatica, la conosci"

Ruotai gli occhi "Non lo rende più facile per me. Ascoltare mia madre chiamarmi con quei nomi.."

Combattei le lacrime che minacciarono di scendere e serrai le labbra mentre mia sorella iniziò gentilmente ad accarezzare la mia testa.

plump || j.hs x chubby reader [embrace yourself series] [ITA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora