4. L'INCREDIBILE, ALL'IMPROVVISO

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"Nascondo la mia testa, voglio annegare il mio dolore
Nessun domani, nessun domani

E lo trovo un po' divertente
Lo trovo un po' triste
Che i sogni in cui sto morendo sono i migliori che abbia mai avuto"

Da "MAD WORLD" dei Tears for Fears

                                ***

Stiles gli aveva accarezzato piano il petto marmoreo e l'addome scolpito per poi, cautamente, posarci le labbra, passando velocemente la punta della lingua su quella carne bollente.

- Hai un buon sapore - aveva mormorato, arrossendo.

Di nuovo a Derek era sembrato di ritrovare lo Stiles di cui si era innamorato. Il suo Stiles. 

- Posso... ? - ed il mannaro gli aveva indicato i pantaloni.

L'umano aveva annuito, facendosi quindi finire di spogliare dal licantropo.

Gli occhi di Derek si erano incantati davanti alla visione integrale di quel corpo che aveva potuto soltanto immaginare e sognare per tutti quegli anni. Ed ora Stiles era lì, nudo, completamente esposto al suo sguardo.

Derek lo contemplava, cercando di memorizzarne ogni particolare: l'umano, pur essendo molto magro, aveva messo su un po' di massa muscolare, però niente di rilevante a parte le braccia che erano chiaramente ben modellate. Chissà poi perché solo quelle... Per quanto riguardava il resto del corpo era evidente che aveva utilizzato la maggior parte del suo tempo a studiare prima alla George Washington University e poi, diventato agente dell'FBI, sui casi che gli erano stati assegnati. Probabilmente la sua magrezza era dovuta anche a ciò che era rimasto in lui dell'iperattività di cui soffriva da adolescente, ovvero un, seppur molto diminuito rispetto ad un tempo, incontrollabile bisogno di essere sempre in movimento.

Derek osservava ammirato quel filo di peluria castana che partiva all'altro da sotto il petto per finire un po' prima dell'ombelico e poi riprendere sul basso ventre, fino a trasformarsi nei ciuffi morbidi del pube. Lo percorse con un dito, sentendo l'altro fremere sotto il suo tocco.

Le mani del licantropo lo fecero voltare, voleva vederlo da ogni lato.
Le spalle di Stiles erano diventate più larghe, del resto il suo fisico, anche se così magro, era meno minuto di come se lo ricordava... già, l'altro era un uomo adesso.
Lo sguardo di Derek scese poi sulle rotondità di quel sedere così agognato... che dire: si trattava proprio di una piccola meraviglia, così sodo e tondo!
Il mannaro vi notò alcuni piccoli nei verso i fianchi, ed uno solo, più grande, al centro di una natica.
Praticamente era uguale a come lo aveva immaginato in anni di fantasie erotiche.

Derek posò il volto su quella pelle vellutata e, per un attimo, chiuse gli occhi seguendo solo il suo olfatto: la morbidezza che avvertiva e l'odore dell'umano lo stavano facendo impazzire. Tuffò il proprio viso di nuovo su di lui, avido di assaporare quel corpo candido puntellato dai nei.

Stiles, invece, si muoveva sul licantropo in modo cauto: la sua partecipazione era decisamente minima. Derek preferì non soffermarsi a pensare sul possibile significato di quell'atteggiamento.
Ciò che più gli interessava era che comunque l'umano non lo stesse fermando.

Il figlio dello sceriffo aveva lasciato che Derek percorresse con le dita, con le labbra, con la lingua ogni angolo del suo corpo.
Ma quando era giunto il momento di arrivare fino in fondo, non aveva voluto andare avanti. Anche se era chiaro che non sarebbe stato lui quello posseduto.

- Hai detto che saremmo arrivati fino a dove me la sarei sentita... beh, non sono ancora pronto per questo... - aveva detto, intimorito, Stiles.

Derek sapeva che, insistendo, l'altro avrebbe ceduto: Stiles, in quel momento, era troppo fragile per opporre una resistenza decisa.
Ma poi, ciò che avrebbe ottenuto, non sarebbe avvenuto con il pieno consenso da parte di entrambi, ma solo per via di una forzatura... e di certo non era semplicemente una notte di sesso quello che voleva il licantropo... CAZZO! LUI L'AMAVA!

ANOTHER LOVE  (boyxboy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora