34. EPILOGO

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Come già detto, anche il video che ho scelto per quest'ultimo capitolo è editato da Sour Wolf SD: ho trovato fantastico che li abbia fatti utilizzando proprio i due brani che mi hanno ispirato questa storia!
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Un ultimo frammento di entrambe le canzoni:

"Nel vento
io potevo sentirti
chiamare il mio nome"
Da "IN THIS SHIRT" degli Irrepressible

"E voglio baciarti
farti sentire bene,
sono solo stanco
di condividere le mie notti.
Voglio piangere
e voglio amare"
Da "ANOTHER LOVE" di Tom Odell.
                               ***
Derek aveva parcheggiato la sua Camaro davanti al vialetto della casa degli Stilinski. Era ancora nella macchina quando ebbe modo di notare con sollievo che la luce della sala, al piano di sotto, era accesa: segno che gli occupanti dell'abitazione, sia che fosse solo lo sceriffo o Stiles, o entrambi, dovevano essere all'interno. Ed erano già svegli malgrado fosse così presto.

Derek scese dalla macchina e percorse velocemente il vialetto d'accesso. Mentre camminava un bagliore rosso catturò la sua attenzione. Si voltò e vide un rigoglioso cespuglio di rose, carico di fiori e boccioli.
C'era sempre stato nel giardino di casa Stilinski? Possibile?! ... Eppure non gli sembrava di averlo mai visto...anzi, per essere precisi, non ricordava ci fossero mai stati fiori, di nessun tipo, davanti all'abitazione dello sceriffo.

Quelle rose di un rosso così intenso... dove le aveva già viste?

Un'immagine gli attraversò velocemente la mente... un grosso vaso con dalie e crisantemi, al cui centro spiccava una rosa dello stesso colore di quelle che aveva davanti: il vaso posto alla lapide di Peter Hale.
E poi ricordò quanto a suo zio piacessero proprio le rose, ma avesse più volte vietato a suo nipote ed a sua figlia di portargliele come festeggiamento per le varie ricorrenze, affermando che le uniche rose che avrebbe potuto mai accettare sarebbero dovute essere rosse e donate dal proprio amante.
Aveva quindi posto il divieto di riceverle in regalo da parenti o amici, anche se fossero state di un altro colore. Addirittura aveva preteso una solenne promessa da parte di suo nipote e sua figlia che non lo avrebbero fatto per nessuna ragione. Neanche dopo la sua morte.

Ed era per quello che non c'erano state rose al funerale di Peter Hale e sia Derek che Malia non le portavano mai alla sua tomba.

Trovarne una quella mattina, nel grosso vaso davanti alla lapide dello zio, per di più rossa, l'aveva infatti un po' stupito, ma poi aveva pensato che Malia avesse preso a portargliele malgrado la promessa fatta a suo padre... del resto quello era il fiore preferito di Peter.
Ma possibile che sua cugina l'avesse presa dal giardino degli Stilinski?! Perché sembrava proprio lo stesso tipo di rosa...

Derek bussò alla porta dello sceriffo. Gli venne ad aprire un assonnato Noah, già in divisa.

- Oh Derek... sei venuto a trovare Stiles? - chiese lo sceriffo, sorpreso da quella visita inaspettata: - Entra pure. È sveglio, si sta preparando.

Il licantropo quindi s'incamminò verso l'ingresso.

- STILES! SCENDI! C'È UNA VISITA PER TE! - urlò Noah in direzione della scala, poi accompagnò Derek fino al soggiorno.

Lo stretto corridoio che Derek percorse assieme al padrone di casa era rimasto pieno di quadri, proprio come se lo ricordava: c'erano ancora tutti i paesaggi di Beacon Hills dipinti dalla defunta moglie dello sceriffo.

Una tela attirò la sua attenzione: raffigurava sicuramente il cespuglio di rose che aveva visto poco prima davanti all'abitazione degli Stilinski, ma il modo con cui era era stato dipinto differivano totalmente dal consueto stile di Claudia. Non c'era traccia della morbidezza, ricca di sfumature, tipica dei lavori della donna... il quadro era infatti composto da pennellate veloci e nervose, che lasciavano sulla tela tocchi densi e grumosi. Inoltre i colori che lo componevano, tutti diversi, erano contrastanti ed accesi.
Quel quadro... non ricordava di averlo mai visto prima d'allora in quella casa, in entrambe le dimensioni temporali in cui vi era entrato. Claudia poi amava dipingere con tenui colori pastello che sfumavano delicatamente da una tonalità all'altra e non con quel tipo di pittura in cui il passaggio da un colore all'altro era netto e brusco.

ANOTHER LOVE  (boyxboy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora