22. PASSIONE

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"Con un assaggio delle tue labbra
sono fuori di me.
Tu sei velenoso ed io sto sprofondando,
assaggiando un paradiso avvelenato.
Sono dipendente da te,
non lo sai che sei il mio veleno? (...)

Avvelenami ora
Con il tuo amore ora"

Da "TOXIC" di Britney Spears
                                ***

Da "TOXIC" di Britney Spears                                ***

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Derek, finita la cena, non era andato via. Aveva detto a suo zio di lasciarlo lì e tornare al loft. Peter non gli aveva chiesto niente: anche lui aveva notato lo strano odore che aveva preso ad emanare Stiles da un certo punto in poi della serata. Era puzza di paura, confusione e... tristezza.
E poi il modo come li aveva salutati... automaticamente, come se in quel momento non fosse presente, come se lui non fosse stato lì con loro...

Peter poteva comprendere quello che stesse provando suo nipote, quanto Derek potesse desiderare conoscere ed estirpare quel tarlo angoscioso che, di sicuro, si era insinuato nella mente del suo ragazzo, portandolo ad estraniarsi da tutti loro...

Il maggiore degli Hale era dunque andato via da solo.

Derek era rimasto nascosto nelle vicinanze del giardino di casa Stilinski, osservando la finestra della camera di Stiles. Ne aveva visto accendersi la luce, poi aveva guardato la sagoma dell'umano stagliarsi in controluce mentre si cambiava. L'aveva vista sparire, probabilmente per andare in bagno, poi ritornare. Ed infine aveva visto la luce spegnersi.

Ed era stato solo allora che si era arrampicato velocemente lungo il muro della casa, usando la sua agilità di lupo.
La finestra della camera di Stiles era socchiusa, Derek l'aveva aperta ed era entrato.

La sua intenzione era soltanto quella di parlare, ma quando l'aveva visto nel letto, sdraiato languidamente come se lo stesse invitando tra le lenzuola... quando aveva visto il suo sguardo bruciante, voglioso, desideroso di lui... quando aveva sentito quel: - "Vieni... " detto con un tono basso e sensuale, carico di promesse...

Beh, Derek non ci aveva capito più niente.

Il mannaro aveva dimenticato il motivo per cui era entrato nella camera dell'umano e si era infilato in quel letto caldo e accogliente.
Stiles l'aveva stretto a sé, con un abbraccio disperato, poi aveva preso a spogliarlo piano.

Derek l'aveva lasciato fare.

Le dita di Stiles tremavano leggermente mentre gli tiravano via prima la giacca di pelle e poi la canotta. Il licantropo assecondò con le braccia i movimenti dell'altro per agevolarlo a sfilargli di dosso quegli indumenti.

Poi Stiles gli sbottonò i pantaloni. Derek alzò i fianchi per permettergli di farli scivolare verso le caviglie, insieme agli stretti boxer neri.

Ed il mannaro rimase dunque, nel letto del ragazzino, completamente nudo.

Stiles lo guardava immobile, con gli occhi sgranati, come si guarda un capolavoro, un'inarrivabile opera d'arte. Derek non riusciva proprio ad abituarsi a quel modo ammirato e timoroso con cui l'umano continuava ad approcciarsi a lui.

ANOTHER LOVE  (boyxboy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora