12. IL RAGAZZINO E L'ALPHA

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Erano stati giorni difficili per Stiles: non era riuscito a nascondere a Scott l'accordo che aveva fatto con Derek e la sua ansia, unita a quella che gli induceva il proprio "fratello" con i suoi continui riferimenti a quello che sarebbe potuto su...

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Erano stati giorni difficili per Stiles: non era riuscito a nascondere a Scott l'accordo che aveva fatto con Derek e la sua ansia, unita a quella che gli induceva il proprio "fratello" con i suoi continui riferimenti a quello che sarebbe potuto succedere quel venerdì sera, era arrivata a dei livelli esagerati persino per uno come lui, che era abituato a convivere con quella sensazione da sempre... tanto che si sarebbe potuto dire che fosse diventata parte del suo stesso carattere...

La mattina della fatidica giornata Stiles era talmente agitato da non riuscire a controllare la propria parlantina ed il suo corpo si muoveva continuamente in modo convulso.

- BRO, BASTA! - gli intimò uno Scott esausto - Ti devi dare una calmata!

- E come potrei riuscirci... ?! - mormorò Stiles, dondolandosi freneticamente sulle gambe.

- Ehi, fratello: vedrai che andrà tutto bene... Ti ha parlato solo di toccarvi, no? Quindi rilassati - cercò di tranquillizzarlo il futuro True Alpha.

- CAZZO Scottie... è Derek Hale, capisci... ? Derek-ti strappo la gola con i denti-Hale! - e Stiles ne pronunciò il nome in un sussurro atterrito.

- Sì, e tu sei quello che ha accettato la sua proposta - gli ricordò con severità Scott - Avevamo deciso che avremo fatto fronte comune per evitare che succedesse qualcosa di simile... E tu invece hai capitolato subito.

- Io... mi dispiace... Non so come sia potuto succedere... - cominciò Stiles, ma, allo sguardo scettico di Scott, non poté continuare.

- E invece lo sai benissimo: lui ti piace ed è bastato che ti facesse un sorrisino e ti parlasse in modo un po' più rassicurante per farti cascare subito nella sua trappola! - continuò, spietato, Scott.

Stiles abbassò lo sguardo, vergognoso. E per un attimo addirittura interruppe qualsiasi movimento. Ma fu solo un momento: subito dopo l'umano riprese a dimenare nervosamente le mani, mentre il suo corpo ricominciava ad oscillare.

- Beh, è andata così. Non fa niente, fratello... ora però fai un bel respiro e cerca di calmarti - gli parlò, stavolta in modo conciliante, il suo migliore amico.

- Grazie Scottie... Grazie per continuare a stare vicino ad una frana come me - disse avvilito Stiles.

- Non sei una frana - gli rispose con dolcezza il mannaro - E tra voi due chi ci sta decisamente guadagnando è proprio quel cavolo di Hale!

- Bro... - Stiles lo guardava con occhi luminosi - Ma se proprio mi doveva piacere un maschio, dico io, perché non mi è capitato di avere una sbandata per te invece di prenderla per un lupaccio grosso, rozzo e pauroso?!

- Perché non si può desiderare il proprio fratello! - rise Scott.

- E chi l'ha stabilito... ? - Stiles mise su un'espressione che voleva sembrare lasciva e, magari, anche un po' perversa.

ANOTHER LOVE  (boyxboy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora