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7 CAPITOLO
"Non ti sei ancora vestito?" Draco mi guardò incredulo, mentre con solo un asciugamano in vita uscivo dalla porta del bagno. "La mia bellezza richiede tempo." Dissi sicuro di me. In realtà cercavo di ritardare il più possibile la mia condanna. Forse stavo esagerando un tantino. Era solo un ballo...
"Hermione ha appena chiamato. Lei e TUO NIPOTE ci stanno aspettando da tipo un quarto d'ora all'aula magna." Mi informò il mio compagno guardando pensieroso l'orologio mentre io infilavo velocemente i boxer. Da quando lo avevo informato che Ronald non era altro che un mio nipote, Draco si dilettava a sottolineare quel suo stato famigliare.
Il telefono squillò e lo presi saltellando nei pantaloni neri. "Pronto?" Mi affannai. "Disturbo?" La voce di mia sorella maggiore mi fece sorridere. "Sì Rose.." dissi senza sbilanciarmi a parlare. Draco mi fulminò indicando il suo polso, mimando un 'siamo in ritardo'. Misi la chiamata in vivavoce e cominciai ad abbottonare stancamente la camicia.
"Non sarai mica insieme ad una ragazza?" Mi chiese maliziosamente invadente, sbuffai. "In quel caso non ti avrei risposta." Risposi logico, lei sembrò non essere del mio stesso parere. "Stai nascondendo qualcosa." Mi accusò con rimprovero. Alzai gli occhi al cielo. "Sono con il mio coinquilino: stiamo andando ad una festa." Proferii sperando non mi chiedesse altro. Per fortuna mi accontentò. "Vedi di non combinare altri guai Harry... e chiamami appena puoi.. devo informarti di alcune cose." Si premurò di dirmi con l'attenzione di una mamma. "Farò del mio meglio." Risposi vago sentendo il suo sospiro. "Ti chiamo domani." Dissi alla fine per tirarle su il morale. Potei infatti percepire il suo sorriso anche attraverso la cornetta. "A domani!" Quasi gridò entusiasta, poi chiuse la chiamata. "Famiglia?" Draco si era ormai seduto comodamente sul suo letto. Solo dopo la sua domanda mi accorsi che per tutto il tempo della breve chiacchierata avevo parlato francese.
Mia madre era inglese e per questo saperlo, era rientrato nei miei obiettivi sin da piccolo, così ora all'età di quasi diciotto anni, mi districavo talmente bene tra le due lingue da non rendermi nemmeno conto del cambiamento. "Oh.. mia sorella." Dissi allora per chiarire. Il biondo annuì a testa bassa, giocherellando con la cravatta senza alzare gli occhi.
"Cos'hai?" Chiesi leggermente scocciato dopo qualche minuto di silenzio imbarazzante. Il papillon non ne voleva sapere di lasciarsi allacciare e io necessitavo davvero di un aiuto.
"Draco?" Richiamai. L'altro alzò la testa come svegliato da una tromba in un amplificatore. "Puoi darmi una mano?" Lasciai cadere le braccia lungo i fianchi per comunicare il mio disappunto. "Certo." Bisbigliò avvicinandosi. I suoi occhi erano ancora offuscati dai pensieri nei quali non ero riuscito ad entrare. Lasciai perdere la questione del papillon e afferrando il più dolcemente possibile il mento del Malfoy, lo constrinsi a guardarmi. "Cos'è che non mi stai dicendo?" Chiesi in un sussurro. Non riuscii a sentire la risposta, inevitabilmente attratto dalle sue labbra su cui mi fiondai come in cerca di aria.
"Finalmente!" Gridò Ron per sovrastare la musica assordante. Anche se in maschera, era stato facile riconoscere i suoi capelli in mezzo alla folla. Sorrisi teso. Hermione mi abbracciò per rassicurarmi, mentre Draco teneva una mano poggiata sulla mia schiena in modo inconsciamente protettovo. "Vuoi qualcosa da bere?" Mi chiese in un orecchio, annuii grato.
Ron si unì a lui ed io rimasi con la mia amica ai bordi della pista da ballo. "Herm.. lui domani torna a casa." Le ricordai tristemente quando con lo sguardo lo cercò tra la calca. Sapevo che lei ed il mio migliore amico avevano stretto un legame, e sapevo anche che la distanza spesso rovina tutto. Non volevo vederli soffrire. "Lo so. Voglio solo godermi questa serata con lui." Rispose lei entusiasta come suo solito. "Vedi di prendermi ad esempio." Mi rimproverò poi. L'unica risposta che mi fu possibile dare fu un sorriso sfuggente. Il mio accompagnatore infatti mi aveva attirato a sè con un braccio, porgendomi con la mano libera, un bicchierone di carta rosso dentro il quale c'era una strana sostanza che identificai come birra. Mi guardai intorno circospetto. Nessuno sembrava far caso a noi così mi sbilanciai a ringraziare il ragazzo con un fugace bacio sulle labbra. "Sai di alcool mi lamentai dandogli una pacca giocosa sulla spalla, lui mi fece la linguaccia e sorrise. Sembrava un altro ragazzo se pensavo a soli dieci minuti prima. Cosa aveva per la testa in quel momento? Possibile che non mi fossi accorto di tutte quelle insicurezze che lo attanagliavano? Bevvi una considerevole quantità del liquido ambrato concentrandomi su quel sorriso e stampandomelo nella testa. Era così bello. Nel giro di qualche minuto il bicchiere fu terribilmente vuoto. Lo buttai alle mie spalle menefreghista mentre Draco rideva per mio comportamento. "Non puoi ridere di un principe." Lo sgridai mettendo il broncio e corrugando la fronte. "Mi spiace Principe. Per farmi perdonare: mi concedereste l'onore di questo ballo?" E in quel momento tutte o precedenti timori sembrarono non essere mai esistiti. Forse perchè la sua mano tesa verso la mia, mi scatenava mille farfalle nello stomaco facendomi scordare persino il mio nome; o magari soltanto per l'alcool che ormai entrava in circolo. Fatto sta che accettai quella sua fantastica proposta e con le dita intrecciate alle sue, mi feci trasportare tra i ragazzi e le ragazze intenti ad ancheggiare in modo provocatorio. Per poco non scoppiai a ridere mentre un ragazzone tutto muscoli faceva gli occhi dolci a quella che sembrava una ragazzina.
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Ci sono anch'Io || Drarry
FanfictionEntrambi i miei genitori avrebbero voluto che studiassi privatamente, ma frequentare una scuola, seppur sempre differente, mi dava la falsa sensazione di non essere propriamente 'solo'. "Draco Malfoy ;)" "Harry Potter." 🥇#58 in Drarry (09-06-2020...