Alla fine della giornata mi ero arricchito di una scorta a vita di fuochi d'artificio, un complesso telefono nuovo da Robert -che aveva allegato ad un bigliettino con mittente:Stronzetto mio-, una macchina per il gelato da Ginny, cianfrusaglie varie e un sacco di aspettative.
"Dai Dray... voglio il tuo regalo.." mi lagnai infatti nel suo orecchio dopo l'ennesima stupida proposta di vedere un film. Lui mi sorrise scuotendo la testa.
"Propongo invece di andare tutti al mare." Gridò facendosi sentire da tutti, che si guardarono intorno spaesati, come se si fossero ricordati solo in quel momento dove fossero.
Sbuffai. "oookay." Cantilenai facendo finta di essere annoiato, ma non era da me fingere, così mi aprii in un enorme sorriso.Anche se non avevo il costume con me, fu davvero rilassante rimanere steso al sole su di un telo insieme al mio ragazzo.
Il sole stava scendendo sull'orizzonte, rendendo l'aria sempre più fredda, dandoci la possibilità di stare abbracciati senza scioglierci.
"Sarebbe davvero bellissimo passare ogni giorno così." Bisbigliai non volendo rovinare quella surreale atmosera che ci circondava: il rumore caldo e monotono delle onde, il vento tra gli alberi, gli schiamazzi in lontananza dei nostri compagni.
"Potremmo farlo, se è quello che vuoi.." rispose Draco stringendomi più forte.
In quel momento stare accanto a lui non sembrò bastarmi. Mi voltai dalla mia posizione e prendendo lo slancio mi misi a cavalcioni sull'altro, immergendomi nei suoi occhioni meravigliosi.
"Non mi importa avere una vita rose e fiori Draco. Davvero. Preferisco sudarmele le cose che voglio. E al momento voglio solo che tu rimanga con me. A qualsiasi costo." Sussurrai come per paura che dicendolo ad alta voce, il vento avrebbe portato via quelle mie parole così banali, ma così difficili da pronunciare.
"Te lo prometto." Fece per dire il biondo, ma io ero già sulle sue labbra. Erano così morbide e calde, anche un po' screpolate a causa del caldo. Ma a chi importava come fossero? Erano della persona che amavo. E quello mi bastava.
"Piccioncini!! Ormai si sta facendo tardi." Ginny si avvicinò al nostro covo e ci guardò dall'alto. Mi sentii avvampare e dividendomi con uno scatto da Draco mi misi seduto a fambe incrociate al suo fianco. "Mentre voi due stavate suggellando il vostro amore eterno, noi abbiamo deciso di andare a cenare nella villa, prima di tornare in città." Ci prese in giro con uno sguardo malizioso. Io alzai gli occhi al cielo prima di incrociarli con quelli grigi di lui. "Certo. Io ed Harry vi raggiungiamo tra un istante.. se per te va bene." Ci informò chiedendo però il mio consenso. Annuii. "Sisi. Ginny ci vediamo tra dieci minuti." Rassicurai la rossa che con un bacio volante ci lasciò da soli su quel suggestivo tratto di sabbia.
Mi girai e feci per ridere, ma mi bloccai vedendo l'altro giocare impacciatamente con le mani, a testa talmente bassa da riuscire a vedere soltanto la suo chioma bionda.
"Hei." Lo richiamai posizionandomi davanti a lui e prendendogli il volto tra le mani.
"Cosa c'e?" Chiesi ancora, cercando di non farmi distrarre da quella perfezione che era il suo viso.
Lui aprì la bocca per parlare ma non ne uscì alcun suono. "Draco Lucius Malfoy. Riprenditi!" Lo sgridai scuotendolo drammaticamente per le spalle. Lui sorrise, ed io lo imitai contento di essere riuscito nell'impresa. Tornai a sedermi a gambe incrociate. "Allora?" Chiesi cercando di essere allegro e solare, anche se la preoccupazione e i dubbi cercavano con tutte le loro forze di soffocare le parole.
"Bhe io, non so da dove iniziare.." disse Draco in difficoltà. "Se eravamo in un film avrei dovuto rispondere 'che ne dici dell'inizio?' Ma io sono un ribelle, quindi... Spara quello che vuoi dire e basta Dray." Ridemmo insieme a voce bassa.
"Vuoi venire vivere con me?" La risata mi si bloccò in gola e cominciai a tossire come un forsennato mentre l'altro mi dava pacche sulla shiena per farmi smettere. "Ti sembra il modo di chiedere queste cose?" Quasi gridai con la voce roca alzandomi in piedi e respirando aria pulita. Il biondo andò nel panico e si alzò imitandomi.
"Tu hai detto che dovevo sparare quello che volevo dire!" Si lamentò come un bambino che è stato appena messo in punizione per qualcosa che non ha fatto.
"Si ma non sapevo fosse una cosa così.... così...." proprio non avevo una parola per ciò. Cominciai dal principio.
Come mi faceva sentire quella notizia? Felice, euforico, sollevato, ma soprattutto in pace con il mondo. Come descrivere tutto questo in una parola?
Non mi accorsi che mentre io riflettevo su un aggettivo, il mio ragazzo si era buttato in un monologo disperato.
"...magnifica." conclusi tra me e me. Non era un aggettivo così imponente ma avrei dovuto dargli peso?
"Okay okay." Lo fermai quando oramai era sulla via della pazzia. "Okay cosa?" Sbottò frustrato. Io feci un sorriso enorme tanto da potermi rompere una mascella.
"Quando partiam--?" Chiesi. O almeno volevo. Perchè il resto della frase venne soffocato dal ragazzo che mi sollevava da terra facendomi girare insieme a lui, scena molto da film, ma che di solito non viene fatta sulla sabbia. Il perchè risultava logico dopo che Dray cadde come un salame e io gridai appresso a lui atterrando sul suo corpo. "Auch.."gemette per il dolore. Io risi e mi rifiondai felice sulla sua bocca."Bhe, noi andiamo... partiremo alle quattro, ed io devo ancora mettere in ordine la mia roba." Mi scusai con i presenti, alzandomi dal divano sul quale ci eravamo spalmati dopo la saziante cena.
Robert mi si buttò addosso facendomi perdere l'equilibrio, che con una mano sul fianco Draco mi fece riacquistare. Gli sorrisi da dietro la spalla del rosso che mi abbracciava stretto.
"Mi mancherai Mocciosetto." Lo salutai arruffandogli i capelli. Lui sorrise in modo malizioso. "Non ti libererai di me Stronzetto." Promise cercando di non ridere. Io feci il finto sconvolto per poi abbracciarlo ancora velocemente.
"Ginevra. Ci vedremo sicuramente tra qualche mese." Formalmente Draco si congedò dalla ragazza che al contrario lo strinse forte per poi dargli un bacio sulla guancia. Lui rimase un po' imbarazzato mentre usciva dalla casa lasciando a tutti un saluto con la mano.
"È stato un piacere ragazzi." Dissi quando Fred e George brindarono alla mia partenza, e ridendo mi avviai alla porta seguito dai due Weasley più giovani.
"Sono felice per voi." Quasi pianse Ginny. Rob le mise una mano attorno alle spalle ed io sorrisi intenerito.
"Lo sono anche io." Le risposi buttandomi addosso ad entrambi.
"So per certo che Ron ed Hermione torneranno ad essere quelli di prima." Mi confortò, e la sua voce vibrò su di me per la sua troppa vicinanza, e anche per le parole appena pronunciate.
Mi allontanai e uscii sull'uscio.
"Ci vediamo." Dissi solo in un sussurro, poi me ne andai."Permesso!" Gridai prima di entrare in casa Weasley.
"Dai Harry non c'è nessuno." Borbottò Draco annoiato. Io sbuffai contrariato. "Non puoi saperlo. Magari c'è qualche domestico che crede che siamo ladri e ci prende a mazzate." Mi lamentai impaurito da quella prospettiva. Delle mani mi afferrarono per il busto e io soffocai un grido. Draco mi caricò in spalla e salì le scale ridendo.
"Fifone." Disse buttandomi sul letto dopo aver chiuso, un po' per scrupolo ed un po' per abitudine, la porta a chiave.
Il suo viso a pochi centrimeti da me, tanto da poterne sentire il fiato sulla mia bocca.
"Draco. È l'una. Tra tre ore dobbiamo essere in aeroporto..." bisbigliai non convinto. La bocca del biondo era troppo vicina per evitarla. Troppo calda e accogliente per dirle di smettere di baciarmi.
Il suo bacino si abbassò sul mio scatenandomi mille brividi, anche se divisi dagli indumenti leggeri. Questi ultimi in meno di due minuti erano già spariti.
"Spero ne sia valsa la pena." Scherzai accarezzando la guancia dell'altro. Lui mi guardò confuso. "Per cosa?" Sussurrò di rimando.
"Per aver aspettato tutto questo tempo per il mio regalo di compleanno migliore.." conclusi avvicinandolo nuovamente a me. Riusciva ad essere così dolce nei movimenti da farmi sentire in pace con il mondo. Sentivo il suo amore penetrare dentro di me. Ad ogni spinta, sempre più profondo, sempre più radicato. Sapevo che sarei morto affrontando la sua perdita.
"Non sai quanto ti amo." Bisbigliai tra gli ansiti smorzati causati dalle continue spinte di lui. "Allora dimmelo." Rispose baciandomi. "Ti amo." Dissi baciandolo ancora. "Ti amo." Ripetei. "Ti amo." Continuai. "Ti amo." Dicemmo insieme raggiungendo l'apice del piacere e crollando su noi stessi. Sapendo che ci sarebbe stato sempre l'altro ad attutire le nostre cadute.#angolino depresso
Scusate scusate scusate.
Per scrivere questa mezza mostruosità ci ho messo una settimana. Scusate tantissimo. So di aver commesso molti errori di ortografia ecc... ma rileggere prima di pubblicare è anche più complicato di scrivere per me.
Non so quanto riuscirò a pubblicare da ora alla fine della scuola. Perché oramai la storia sta giungendo a termine credo, e gli "ultimi" capitoli dovrebbero essere scritti meglio di questi ultimi. Quindi con i compiti in classe e continue interrogazioni non vi assicuro nulla.....
Fatemi ugualmente sapere cosa ne pensate di questo capitolo con un commento e/o accendendo la stellina qui sotto ☆
Un bacione Xx
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Ci sono anch'Io || Drarry
FanfictionEntrambi i miei genitori avrebbero voluto che studiassi privatamente, ma frequentare una scuola, seppur sempre differente, mi dava la falsa sensazione di non essere propriamente 'solo'. "Draco Malfoy ;)" "Harry Potter." 🥇#58 in Drarry (09-06-2020...