su un tetto per una sigaretta- CLEXA FF

pt.7 [I Am Falling Now-Maximilian Hecker]

Siamo a metà settembre, in questo ultimo mese non è successo un granché, io e Lexa siamo riuscite a prendere alcune cose da casa mia quindi adesso vivo ufficialmente con lei e Anya.

Nonostante Lexa abbia ripreso a combattere, sia lei che Anya hanno deciso di iniziare a lavorare in un bar per non stare tutto il giorno a casa.

Per ora il problema Nia e Roan è risolto, il figlio è stato beccato dalla polizia e lo hanno arrestato e la madre è scappata in Norvegia.

Per quanto riguarda me, ho ricominciato scuola, sto facendo il secondo anno di un liceo artistico, e anche se questa cosa mi dà parecchio fastidio, si può dire che Lexa mi sta mantenendo, lei dice che non è un problema, ma non vorrei assolutamente essere un peso.

Il mio rapporto con Anya è migliorato, possiamo dire che siamo amiche e ne sono molto contenta, perché lei è una persona importante per Lexa, quindi automaticamente è importante per me.

Parlando di Lexa, niente è cambiato tra noi due, ma in me una cosa è cambiata, ora sono pronta, penso che lei abbia aspettato troppo, quindi appena avrò l’occasione le parlerò di questo.
Inoltre ho conosciuto altri suoi amici, ho legato molto con Murphy e Raven, che sarebbe la ragazza di Anya, poi ci sono i fratelli Blake, Bellamy e Octavia, Bellamy non lo sopporto molto a dirla tutta, se la tira troppo e pensa che tutte le stiano ai piedi quando in realtà non è così, invece Octavia è una ragazza molto gentile e ho scoperto che ha la mia stessa età, e poi infine c’è Lincoln, cugino di Lexa e fidanzato di O.

Tornando al presente, oggi è l’anniversario di morte di mio padre, 4 anni da quel orribile giorno che ha cambiato completamente la mia vita. Ho deciso di non dirlo a Lexa, sarebbe una preoccupazione in più, semplicemente mi comporterò come tutti i giorni, mentre lei sta a lavoro io oggi farò finta di andare a scuola, in realtà andrò al cimitero e passerò la mattinata lì, poi tornerò, mangeremo insieme e passeremo il pomeriggio a fare i compiti e a coccolarci, come sempre e forse riuscirò anche a dirle che sono pronta a stare con lei seriamente.
“Ci vediamo dopo, chiamami per qualsiasi cosa”
“Si Lexa, lo dici ogni volta che esci di casa”
“Mi preoccupo”
“Lo so, buona giornata”
“Anche a te koala” e come sempre prima di uscire di casa mi lascia un bacio sulla fronte, so che può sembrare poco, ma il bacio in fronte mi fa sentire tanto amata e protetta, inoltre lei cerca di baciarmi il meno possibile perché ha paura di andare troppo veloce, è troppo perfetta.

Un po' mi dispiace mentirle oggi, ma non voglio che stia in pensiero per me, o che peggio decida di non andare a lavoro per farmi compagnia.

Esco di casa, nello zaino ho una bottiglia d’acqua, le sigarette, che mi compra Lexa, e dei soldi che ho messo da parte tempo fa e che userò per prendere dei fiori per mio padre.

Per arrivare al cimitero non ci metto molto, prendo un paio di autobus e sono lì, per fortuna c’è un fioraio davanti e prendo dei 3 girasoli e un gelsomino, ho preso 3 girasoli perché fin da quando sono piccola mio padre mi ha sempre detto che io, lui e quella sorta di madre che mi ritrovo, eravamo come 3 girasoli, e poi ho preso il gelsomino, è il fiore preferito di Lexa e pensavo che fosse il modo migliore per parlare di lei a mio padre, che sono sicura l’avrebbe adorata.

Arrivo davanti alla lapide e vedo la sua faccia super sorridente, in ogni foto che si faceva mostrava sempre il suo bellissimo sorriso, e qui hanno scelto proprio una bella foto, mi ricordo che quella foto gliela avevo fatta io, aveva iniziato ad insegnarmi ad usare la sua macchina fotografica, eravamo al lago e mia madre stava preparando il pic-nic, io avevo 10 anni e la macchina fotografica era più grande della mia faccia ma comunque ero decisa a voler fare una foto a mio padre, penso che quel sorriso sia dovuto alla buffa scenetta di me nascosta dalla sua macchina fotografica, poso i fiori vicino al suo nome e mi siedo per terra.